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    Solidarietà di Lucà agli operai ex Sasol in sciopero della fame per mancata CIG

     

     

    Solidarietà di Lucà agli operai ex Sasol in sciopero della fame per mancata CIG

    12 ago 10 Il capogruppo in Consiglio Provinciale della Compagnia dei Democratici, Salvatore Lucà, in merito allo sciopero della fame indetto dagli operai ex Sasol per protestare per la mancata concessione della cassa integrazione, manifesta tutto il suo disappunto per l'incresciosa situazione creatasi e la massima vicinanza e solidarietà umana a questi dipendenti ed alle loro famiglie che stanno vivendo una situazione che per certi versi ha del surreale. Non più la lotta per un posto di lavoro, ha dichiarato Lucà, a Crotone si aprono delle fasi sociali che sono veramente paradossali, non sembra di essere in Italia. Quando in un territorio si deve lottare, ha sottolineato il capogruppo CdD, anche per ottenere diritti sacrosanti come gli ammortizzatori sociali previsti per i dipendenti, evidentemente c'è uno scollamento generale a cui la politica, le forze sindacali ed imprenditoriali hanno il dovere di mettercì mano fin da subito senza perdere più un'attimo di tempo. La crisi economica, l'endemica mancanza di posti di lavoro e vicende come queste sono bruttissimi segnali di una situazione che sta mettendo in forse tutto il nostro tessuto sociale creando malcontenti, disagi ed emergenze che potrebbero diventare incontrollabili. Quando si registrano situazioni simili che pensavamo risolte d'ufficio da tempo, perchè d'altra parte si rivendicano diritti indissolubili, significa che siamo arrivati veramente all'epilogo. Come cittadino, prima ancora che da politico, sono preoccupatissimo di come si stanno evolvendo tutte le vicende legate alla problematica lavoro in questa provincia, per cui voglio sollecitare le forze sindacali, il Sindaco Vallone e il Presidente della provincia ad attivarsi senza alcun tentennamento affinchè questa situazione si risolva prontamente; stiamo diventando poco credibili ma è implicito che di queste vicende ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, non possiamo giocare più a scaricabarile nel mentre le famiglie non possono, testualmente, nemmeno mangiare. E' mai possibile che dei cittadini devono ricorrere allo sciopero della fame per ottenere un diritto sacrosanto? In definitiva, ha concluso Lucà, politici, istituzioni e sindacati non possono concedersi più tregue o proroghe, il sottoscritto riafferma con la sua parte politica che è pronto a partecipare ad ogni iniziativa che possa contribuire ad alleviare il malessere di questi nostri concittadini e non solo.

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