Callipo: "A quando l'inventario dei beni immobili della Regione?" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Callipo: "A quando l'inventario dei beni immobili della Regione?"

10 ago 10 "Non sarebbe male (sempre che non sia stato già programmato e redatto, in fondo quattro mesi non sono poi pochi per un lavoro del genere!) che durante questa pausa estiva, una parte della burocrazia regionale lavorasse, magari in sinergia con la Corte dei Conti, per rendere pubblico, alla ripresa, l’inventario dei beni immobili e mobili della Regione". o afferma in una nota l'imprenditore Pippo Callipo. "Francamente -prosegue Callipo- pensavo che l’elenco, dettagliato, con a fianco i nomi dei proprietari, ci sarebbe stato dato durante l’approvazione della manovra economica della Regione con tanto di annunci e conferenze stampa, ma tant’è... Tuttavia, conoscere l’ammontare della spesa complessiva che la Regione versa in fitti ed a chi, e l’elenco degli immobili di cui è proprietaria, per capire che uso se ne fa ed a quanto ammontano gli introiti, sarebbe un atto di democrazia e di autentica buona amministrazione. Servirebbe anche a farci capire chi ci ha guadagnato in tutti questi decenni di Regione senza fissa dimora. A chi prova soltanto a proferire parole positive sui quarant’anni di regionalismo calabrese, esempio di catastrofe amministrativa e di dispersione fallimentare di una montagna di risorse che hanno solo arricchito alcuni politici ed il malaffare penalizzando lo sviluppo e gli interessi dei calabresi, basterebbe ricordare che ancora, dopo quattro decenni, la Calabria, unica Regione in Italia, non ha una sede propria per la Regione. Quando l’ex Presidente della Regione indicava ai calabresi lo scheletro della nuova sede, c’era da sorridere: in fondo, se la Regione non ha una sua sede è responsabilità di tutta la politica ed i nomi di chi, da oltre mezzo secolo, in Calabria fa politica con carriere altamente remunerate e con tanto di buonuscite assolutamente immeritate visti i risultati, sono noti anche alle pietre. Adesso oltre a quell’elenco dei beni immobili della Regione, sarebbe bene, a voler essere seri, non perdere di vista l’urgenza del completamento della sede.