Tripodi (Pdci) “Mia proposta completamente alternativa a quella del centrodestra”- Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tripodi (Pdci) “Mia proposta completamente alternativa a quella del centrodestra”

08 ago 10 “Non è vero quanto affermato dal Presidente della IV Commissione Consiliare del Consiglio Regionale della Calabria Alfonso Dattolo quando sostiene che gli aumenti volumetrici previsti dalla nuova legge regionale “Misure a sostegno dell'attività Edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio” (cosiddetto Piano Casa) sono identici a quelli a suo tempo da me proposti nella precedente legislatura quando ero assessore all'urbanistica ed al governo del territorio della Regione Calabria”. Lo afferma in una dichiarazione il segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi. “La proposta da me allora avanzata –spiega Tripodi- prevedeva che gli aumenti di volumetria potevano essere consentiti solo per le unità abitative monofamiliari e bifamiliari, al contrario di quanto previsto dalla nuova legge voluta dal centro destra ed approvata dal consiglio regionale che prevede la possibilità di aumenti generalizzati di volumetria su qualunque tipo di edificio senza limiti e con la presentazione di una semplice DIA (dichiarazione di inizio attività). Sembra davvero incredibile, dunque, che tutto questo possa accadere nella regione che ha in Italia il più alto rischio sismico e che, a seguito di decenni di cementificazione selvaggia, si ritrova un patrimonio edilizio che potrebbe ospitare otto milioni di abitanti. Proprio per questo motivo ho sostenuto, e continuo a sostenere, che questa legge rappresenta solo un favore elargito alle lobby del cemento, agli speculatori ed a chi in questi anni ha deturpato il territorio e il paesaggio calabrese. In ogni caso, poiché il Presidente della IV Commissione del Consiglio Regionale Alfonso Dattolo sembra ignorare i reali contenuti del testo da me presentato, mi farò carico di fargli avere, nei prossimi giorni, copia della proposta. Avrà così modo di fare l'analisi comparata dei due testi e si potrà direttamente rendere conto del fatto che si tratta di proposte totalmente differenti ed alternative: quella approvata dal centrodestra frutto di una cultura ceementificatoria e palazzinara e quella che io ho proposto, invece, espressione di una linea che punta a garantire tutela e difesa del territorio e del paesaggio per dare concretezza allo slogan “meno mattoni e più recupero”.