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      Neonato morto all'Annunziata, l'Azienda precisa: nessun trauma ma gravi patologie

       

       

      Neonato morto all'Annunziata, l'Azienda precisa: nessun trauma ma gravi patologie

      29 mag 19 Non sarebbe morto per traumi da caduta o altro il neonato morto all'ospedale Cvile dell'Annunziata lo scorso 22 maggio ma per le gravi patologie di cui era affetto. A precisarlo è il direttore del dipartimento Materno Infantile, dr. Gianfranco Scarpelli, che in una nota afferma: "Contrariamente a quanto riportato dalla cronaca, il neonato venuto alla luce il 22.05.2019 presso l’UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, non ha subito alcun trauma o caduta accidentale: la presenza di ecchimosi sono state la conseguenza delle manovre resesi necessarie per agevolare l’espulsione del feto. Il neonato del peso di Kg 4.780 è nato da parto spontaneo dopo travaglio fisiologico, da madre con grave obesità. Sin dai primi momenti il neonato, trasferito immediatamente nella UOC di Neonatologia e TIN, ha manifestato sintomi di patologie gravi e importanti dovuti all’iperinsulinismo materno con grave ipoglicemia, cardiopatia ipertrofica con segni di scompenso cardiaco, grave insufficienza renale acuta e indici di flogosi aumentati. Nonostante l’erogazione di tutte le cure, nel rispetto delle Linee guida Nazionali e Internazionali, non è stato possibile correggere e risolvere il grave quadro clinico che presentava compromissione multiorgano. Particolarmente grave lo scompenso cardiaco e la grave epatosplenomegalia. Il quadro clinico di estrema gravità in cui versava il neonato è conseguenza della condizione gravidica antecedente al parto e dello stato di salute della mamma. Nel periodo di ricovero, avvenuto la sera prima del parto, non si sono manifestati segni e sintomi di allarme che avrebbero dovuto indurre i sanitari ad adottare un comportamento diverso da quello poi assunto, nè l’eventuale parto con taglio cesareo avrebbe potuto modificare il quadro clinico del neonato che si è presentato sin da subito grave e di difficile soluzione".

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