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      In arrivo sgombero per 100 occupanti di via Savoia e del "Centrale". Mobilitazione

       

       

      In arrivo sgombero per 100 occupanti di via Savoia e del "Centrale". Mobilitazione

      29 giu 18 Il Comitato "Prendocasa" con una nota diffusa sui social, ha annunciato che stanno per essere sgomberate le occupazioni di via Savoia e dell'Hotel Centrale. La notizia è stata confermata alla delegazione che in presidio in piazza XI settembre ha chiesto lumi in prefettura. Le risposte sono state giudicate dei palliativi (una settimana di albergo) dal comitato e per questo motivo, dopo una serie di attacchi a PD e Regione, propietari della strittura di via Savoia, hanno lanciato un appello ai 5 stelle. In serata, infine, è arrivata anche la posizione del Comune. Di seguito, come nostro costume, pubblichiamo tutte le note stampa per documentare la cronaca di un giorno di mobilitazione. Nel frattempo si è alzato un coro di protesta contrassegnato da un hashtag #cosenzaresiste che sta diffondendosi sul web e sui social. Al momento non ci sono sviluppi ma la situazione potrebbe avere sviluppi nelle prossime ore vista la mobilitazione che il cado sta sollevando.

      Le note:

      "Ieri mattina, durante l'incontro che abbiamo avuto in prefettura a seguito del nostro presidio, c'è stata confermata la volontà di sgomberare il prima possibile gli stabili di via Savoia e dell'Hotel Centrale. Le "soluzioni alternative" che ci sono state proposte già le conosciamo e a fronte dell’impossibilità di avere una casa, pur avendone diritto, si risponde con la proposta di una settimana di albergo. Una non soluzione del tutto irricevibile. Il giro di vite di Salvini ha immediatamente prodotto i suoi effetti e il Pd regionale, in barba al presunto ruolo di opposizione, si è subito adeguato. A cosa serve la bellezza simbolica di alcuni gesti se nell’esercizio della propria azione di governo non si è diversi da Salvini? A cosa serve, presidente Oliverio, salutare la salma del povero Sacko se solo qualche ora dopo si procede a mettere per strada centinaia di senza casa?La volontà del PD e del governo regionale (proprietario dello stabile di Via Savoia) è di mettere per strada, nel cuore dell'estate, oltre cento persone tra cui numerosi bambini. Per Oliverio e il direttore dell’aterp Mascherpa la reale priorità è combattere gli ultimi e i poveri, sfruttando il clima di tensione che si respira nel paese. Insomma se nelle dichiarazioni pubbliche il governatore e il Pd attaccano Salvini le scelte politiche seguono la stessa scia. Grazie al governo 5 Stelle-Lega e al governo regionale di Oliverio più di 100 persone rischiano lo sgombero.A Laura Ferrara, Nicola Morra e Anna Laura Orrico (cosentini del 5 Stelle) chiediamo se anche loro ritengono una priorità mettere per strada centinaia di persone? La lotta alla casta si è ridotta alla persecuzione di quelli che hanno subito gli effetti disastrosi del malgoverno? Se cosi non è ci aspettiamo gesti concreti perché il tempo della propaganda è finito e non si risponde ai problemi sociali con la violenza e la polizia. Se lo sgombero dovesse verificarsi porterà la loro firma e quella di chi amministra il territorio. Il Comune non sarà esente da responsabilità, nella città delle grandi opere non c'è spazio e soluzione per chi vive il disagio sociale ? Noi siamo pronti a resistere per difendere casa e dignità". Prendocasa Cosenza

      "Ci risiamo. E’ un film già visto che si ripresenta puntuale ogni volta che le istituzioni - che per anni hanno disertato la buona politica e spesso favorito il malaffare! - si affidano al manganello. Da qualche ora è arrivata la notizia dell’imminente sgombero degli stabili di Via Savoia e dell’Hotel Centrale occupati dai senza casa del comitato Prendocasa. E’ questo il risultato del ministro della malavita Salvini che, come ben sappiamo, ha una certa predisposizione per la guerra ai poveri, per cui ha decretato guerra ai pericolosi senza casa che hanno la colpa di aver occupato e riqualificato immobili inutilizzati, simbolo della corruzione e dell’abbandono. Per tutto ciò è gravissima la posizione della Regione amministrata da Mario Oliverio che, proprietaria di uno dei due immobili, spinge per lo sgombero. Il Pd si dimostra ancora una volta il peggio della politica, perché la solidarietà agli ultimi vale quando bisogna fingere di essere opposizione al governo per poi, sottobanco, amministrare con le stesse modalità di Salvini. Dove sono finiti gli esponenti alla Enza Bruno Bossio che in queste settimane hanno iniziato una campagna di “selfie solidali” per marcare la loro differenza da Salvini? Cosa dicono ora che centinaia di persone rischiano lo sgombero? Difronte a tutto questo, la tanto decantanta rivoluzione pentastellata tace. I grillini potrebbero già domani imporre l’apertura di un tavolo tra Prefettura, Ministero e gli attori istituzionali locali, perché la vicenda trovi una soluzione politica e si blocchi lo sgombero. Qualcuno li dovrebbe informare che è finito il tempo della propaganda ed è iniziato quello del governo. A meno che non abbiano delegato totalmente a Salvini la gestione della cosa pubblica, per cui la tanto decantata lotta alla casta si è già trasformata in guerra ai poveri. Vorrebbe dire che basta poco tempo per abituarsi al metodo Pd. In questo quadro risulta desolante e vergognoso il silenzio del sindaco di Cosenza, evidentemente intento ad inseguire nuovi equilibri e posizioni utili solo al proprio tornaconto, dimentico del tutto dei problemi reali dei suoi concittadini. Per quanto ci riguarda, come Rifondazione comunista e Potere al Popolo di Cosenza, esprimiamo massima solidarietà agli occupanti e alle occupanti Prendocasa, dichiarandoci già disponibili e pronti a tutte le azioni di sostegno necessarie". Rifondazione Comunista Cosenza Potere al Popolo Cosenza

      "Oltre cento persone, tra cui numerosi bambini, rischiano di trovarsi a breve senza un tetto. Verranno infatti sgomberati, così come ha annunciato il 'Comitato Prendocasa', gli stabili di via Savoia e dell'ex Hotel Centrale. È una vera e propria emergenza abitativa quella che sta vivendo in questi ultimi anni Cosenza e l'intera Calabria. E le soluzioni provvisorie non bastano a risolvere il problema". Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale e consigliere comunale di Cosenza Carlo Guccione. "Regione e Comune - aggiunge - sono obbligate a trovare una soluzione: temi così importanti e delicati come quelli dell'accoglienza e dell'inclusione non possono essere affrontati in maniera strumentale, ma bisogna mettere in atto politiche attive in grado di garantire i diritti di queste persone e di soddisfare bisogni e servizi adeguati. Bisogna porre maggiore attenzione sull'emergenza sociale in cui versa la nostra regione anche perché, come certificano i dati dell'ultimo rapporto Istat, la Calabria è prima in Italia in termini di povertà. Una famiglia calabrese su tre (il 35,3%) vive in povertà relativa: un dato otto volte superiore a quello della Valle d'Aosta". "Il sindaco di Cosenza - dice ancora Guccione - chieda immediatamente un tavolo istituzionale alla Regione per trovare una soluzione per queste famiglie e per mettere in atto un piano di interventi per il futuro. Queste persone hanno diritto ad avere una casa e a vivere in modo dignitoso".

      "La bomba sociale dell'emergenza abitativa a Cosenza necessita di soluzioni che, nel pieno rispetto della normativa vigente, di concerto fra le istituzioni, assicurino risultati a lungo termine apprezzabili e dignitosi per famiglie e cittadini in difficoltà". Lo affermano in una nota i parlamentari del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio, Nicola Morra e Laura Ferrara. "Questa mattina - prosegue il comunicato - una delegazione di parlamentari del Movimento 5 stelle, composta da Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio e Nicola Morra, ha incontrato il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, al fine di analizzare i previsti sgomberi relativi agli stabili di via Savoia e dell'ex Hotel Centrale. Il quadro emerso risulta inevitabilmente complesso, ma ancora non del tutto compromesso. É, infatti, intento comune salvaguardare nuclei familiari, minori e persone, insomma, in evidente stato di necessità. Non stupisce la scarsa lungimiranza politica degli enti preposti per legge ad occuparsi della questione; enti che hanno dimostrato una progettualità nulla nel merito, se è vero che gli incombenti provvedimenti dell'autorità giudiziaria inerenti lo sgombero dei sopracitati stabili erano noti da tempo. Né pare una soluzione sufficiente la sola elargizione di contributi economici, non bastevoli per tutti, per far fronte all'emergenza abitativa, se non accompagnati da altre azioni strutturate ed organiche". "Ci si augura pertanto - é detto ancora nella nota - che i sindaci dell'hinterland cittadino, con in prima fila la città capoluogo, nei prossimi incontri sulla problematica in questione, mostrino interesse, apertura e disponibilità fornendo magari una mappatura degli stabili comunali in grado di poter eventualmente fronteggiare l'emergenza abitativa. Sulla tematica dell'housing sociale il Movimento 5 stelle, negli ultimi anni, ha avanzato diverse proposte. Fra queste il Fondo per l'Autorecupero che attraverso il censimento, da parte dei Comuni, degli immobili abbandonati, sia pubblici che privati, prevede di poterli mettere a disposizione di quanti non hanno la possibilità di accedere al mercato immobiliare e che invece potrebbero contribuire con il loro tempo e il loro lavoro per vedersi assicurato il diritto all'abitazione". "Ad ogni modo - conclude il comunicato - i parlamentari pentastellati, al termine dell'incontro, hanno manifestato la disponibilità a fornire, per quanto nelle loro facoltà, collaborazione istituzionale per gli sviluppi della vicenda".

      "Il Comune applicherà la legge dello Stato". Lo dichiara il vice sindaco di Cosenza, Jole Santelli, replicando alla nota dei parlamentari M5S che questa mattina hanno incontrato il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao a proposito dei previsti sgomberi relativi agli stabili di via Savoia e dell'ex hotel Centrale. "Sulla base dell'articolo 11 del decreto Minniti - aggiunge Santelli - il Prefetto valuterà le persone che necessitano di assistenza e sulla base della valutazione, per quanto di competenza, il Comune provvederà nel merito. Non si comprende la posizione espressa dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, che sembrano sollecitare la Prefettura a considerare tutti gli occupanti soggetti da tutelare a prescindere dai criteri indicati dalla legge e meritevoli quindi di 'saltare qualsiasi graduatoria'. Chi occupa abusivamente un alloggio, secondo questo ragionamento, dovrebbe quindi essere premiato rispetto a chi ne ha davvero i titoli. Non è questo che stabilisce la legge ed il Comune aspetta le valutazioni degli organi competenti per assumere i provvedimenti che saranno 'ordinati' in merito". "Alcuni parlamentari grillini a Cosenza - dice ancora il vicesindaco Santelli - si schierano senza se e senza ma a favore di chi occupa abusivamente. Pretendono che sia privilegiato di contro a chi in graduatoria attende da anni l'assegnazione di un'abitazione. Mi piacerebbe sapere se questa è la linea del Movimento a livello nazionale e se la Lega ed il ministro competente Matteo Salvini abbiano la stessa posizione. Ne dubito assai".

      Il sindaco Mario Occhiuto, da parte sua, ricorda che "il Comune in questi anni ha svolto un'azione incisiva riguardo l'emergenza abitativa, collaborando sempre con la Prefettura e dialogando con tutti i soggetti interessati, proprio al fine di risolvere le questioni emergenziali. Abbiamo esteso la graduatoria del contributo per l'emergenza abitativa a tutti gli aventi diritto con fondi di bilancio comunale - afferma il Sindaco - mentre la Regione tagliava i fondi ai Comuni. Cosenza è l'unica città in Calabria a garantire il contributo. Questo perché riteniamo che si tratti della modalità giusta. In passato sono state costruite zone-ghetto di edilizia popolare che oggi creano problemi di sicurezza urbana e sociale. Noi siamo convinti che le abitazioni debbano essere diffuse per la città assicurando agli aventi diritto una casa in un contesto sano, con un mix funzionale che risulta più utile per un percorso di inclusione sociale".

      Bianca Rende (Pd): “Faccio appello al senso di responsabilità del sindaco”. Il consigliere comunale dem si rivolge al primo cittadino affinchè si adoperi nel trovare una sistemazione civile e decorosa per queste famiglie È di pochi giorni fa la notizia che in Calabria oltre 200.000 famiglie vivono sotto la soglia della povertà. Le quasi cento persone, tra cui numerosi bambini, che tra poco verranno sgombrate dagli stabili di via Savoia e dell'ex Hotel Centrale, non avranno neppure un tetto sulla testa. In attesa che Regione e Comune di Cosenza trovino una soluzione non più provvisoria ma strutturale per alleviare l'emergenza abitativa e garantire il diritto di queste persone ad una abitazione dignitosa e con servizi adeguati, faccio appello al senso di responsabilità del sindaco di Cosenza perché si adoperi nell'immediato a sistemare queste famiglie in modo civile e decoroso.

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