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      A Cosenza le "Stagioni d'Estate" per Invasioni 2018 tra arte, musica e spettacolo. Programma

       

       

      A Cosenza le "Stagioni d'Estate" per Invasioni 2018 tra arte, musica e spettacolo. Programma

      26 giu 18 Si comincia il 27 giugno con la inedita “Notte della luna”, si andrà avanti fino a settembre per vivere un'estate cosentina ancora una volta all'insegna dello spettacolo, dell'arte, dell'aggregazione sociale. Cominciano le Invasioni 2018, questa volta sotto il claim “Stagioni d'Estate”. La Vice Sindaco Iole Santelli, che ha delega per la Cultura, ha presentato ieri alla stampa il programma delle manifestazioni ed ha parlato dello spirito che anima quest'anno un Festival che è ormai assurto fra i primi dieci più importanti storicizzati della Calabria. Insieme a lei erano il Dirigente della Cultura Giampaolo Calabrese, la consulente Eva Catizone, il Presidente dell'Amaco Paolo Posteraro, gli assessori Loredana Pastore e Matilde Lanzino. Creare interesse e attrattività per Cosenza, ma soprattutto far sì che gli eventi “creino comunità”: questi -ha dichiarato Iole Santelli– gli obiettivi primi dell'Amministrazione nello stilare il programma delle Stagioni d'Estate. LA XX edizione del Festival delle Invasioni inizierà il 27 giugno, in concomitanza con la luna piena, con la 1.a edizione della “Notte della Luna”. Un evento che si caratterizza per l’opportunità data a cittadinanza, spettatori, turisti, di poter fruire i beni culturali in modo insolito dalla quotidianità. Scopo della “Notte della Luna” è legare il bene culturale con uno spettacolo aereo, prodotto dalla Compagnia Stabile dei Sonics. Il tema è la connessione tra le meraviglie rappresentate dalla disseminazione di opere artistiche lungo Corso Mazzini e le meraviglie della luna, per un continuo scambio tra cielo e terra, ad opera di 10 acrobati, impreziosito da costumi luminosi e performances, grazie alla presenza di una compagnia tra le prime al mondo del Teatro acrobatico aereo. Lo spettacolo sarà suddiviso in diversi quadri che si snoderanno lungo il MAB: luna calante, luna crescente, luna nera, luna piena, con una macchina scenica di quasi 10 metri di diametro e uno spazio di 15 metri di altezza: in scena 10 acrobati che daranno vita ad un susseguirsi mozzafiato di mirabolanti acrobazie aeree eseguite su trapezi, funi e altri attrezzi di invenzione dei Sonics, con giochi di danza e luci e quadri scenici che rapiranno gli sguardi. Completano il cast una performer con il violino elettrico e un dj set al termine dello spettacolo. In questa occasione le attività commerciali del centro cittadino osserveranno l’apertura notturna. Anche quest'anno il programma è suddiviso in pacchetti tematici: Beni parlati, Beni suonati, Beni sognati, contenitori tematici del Festival nei quali, artisti, scrittori, giornalisti, musicisti, si confronteranno con il tema dei luoghi della cultura. Un occhio di riguardo è riservato ai giovanissimi, con musicisti emersi sui social, ma anche con un allestimento permanente che viene lasciato ancora riservato per non rovinare l'effetto sorpresa. A ciò s’aggiungono le Invasioni del gusto: i temporary e le botteghe artigiane di Corso Telesio faranno da corollario ad un percorso dedicato all'enogastronomia e all’artigianato di qualità. Tutte le azioni artistiche e di spettacolo individuate per il cartellone di Invasioni 2018 hanno un forte legame con i Beni artistico-culturali e paesaggistico-ambientali della città in quanto gli spazi individuati sono chiostri, Chiese e sagrati, piazze storiche, teatro Rendano, MAB (Museo all'Aperto Bilotti), nonché vicoli della città antica particolarmente suggestivi. La fruizione delle varie manifestazioni sarà quanto più possibile agevolata dall'Amaco con il potenziamento della Circolare dei Musei e con servizi-navetta che faciliteranno il raggiungimento dei luoghi, in particolare del Castello svevo.

      Acrobati Sonics alla Notte della Luna
      Cosenza – 27 giugno dalle 22.00 Corso Mazzini – MAB
      La compagnia di Acrobati Sonics sarà protagonista il 27 giugno della Notte della Luna a Cosenza. A partire dalle ore 22.00 una serie di performance e installazioni dirette da Alessandro Pietrolini, dislocate lungo Corso Mazzini, renderanno omaggio alla magia della Luna, attraverso la dolcezza della musica e tutta la poesia dell'arte visuale. Gran finale in piazza ___________________: la grande macchina scenica a forma di sfera di Meraviglia - il più famoso show dei Sonics con oltre 600 rappresentazioni in tutto il mondo - si trasformerà in una grande LUNA che, elevandosi nel cielo ad oltre 20 metri di altezza, darà il via ad un susseguirsi di performance aeree mozzafiato. Gli sguardi di piccoli e grandi, pieni di stupore e magia, fluttueranno insieme alla grande sfera, lasciandosi trasportare leggeri come una camminata sulla superficie lunare. NOTE DI REGIA “Ci sono cose nella nostra vita terrena che sono indissolubili e chiare, una di queste è la magia della luna. La luna ci offre l'opportunità di essere collegati con gli esseri umani in qualsiasi parte della terra. La Luna compare e riappare, ma è sempre lì a farci compagnia, silenziosa, misteriosa, a tratti sorniona. Illumina e disegna paesaggi notturni, ci invita al silenzio e a goderne, da' vita a tempi e suoni sospesi, nel tempo ha ispirato moltissimi artisti e musicisti, ha nutrito l'immaginario di moltissimi uomini, che l'hanno immaginata popolata da esseri bizzarri, ma anche legata alle energie vitali dei nostri corpi e al mondo emozionale dei desideri e dell'empatia. Le nostre performance e installazioni accompagnano il pubblico attraverso tutte le varie suggestioni e immagini che la Luna ci ha ispirato, fino all'incontro con la Luna stessa, con un nostro personalissimo omaggio, fatto di danze aeree, al satellite che scandisce il tempo delle nostre vite” (Alessandro Pietrolini) SONICS - Non tutti nascono con i piedi per terra… L’avventura SONICS nasce nel 2001 da un’idea di Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, tuttora, rispettivamente, performer, autore degli spettacoli e direttore artistico della compagnia (Alessandro) e performer, costumista e coreografa (Ileana). Il progetto diventa realtà con l'arrivo del Manager Fanzia Verlicchi nel 2003. Nel 2010 i Sonics decidono di intraprendere la loro prima tournée teatrale e da allora hanno calcato i palchi di tutti i più importanti teatri e Festival d'Italia e del mondo (oltre all'Italia, Scozia, Germania, Grecia, Turchia, Israele, Austria, Romania, Emirati Arabi). Oltre all'avventura teatrale, i Sonics hanno preso parte a grandi eventi mediatici internazionali come - solo per citarne alcuni - la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006, la Cerimonia di Inaugurazione dello Stadio Olimpico di Kiev per gli Europei di Calcio del 2012 e, ultimo in ordine di tempo, la Cerimonia di Apertura di Pitti Uomo a Firenze a Giugno 2017. La regione Calabria li ha già ospitati diverse volte, memorabile è stata la loro partecipazione alla Festa del Sole di Soverato nel 2011. I Sonics coniugano da sempre gesto atletico e poesia, forza fisica e leggerezza, danza e acrobazie, creando spettacoli dal forte impatto visivo. Disegnano coreografie calandosi e interagendo con macchine e attrezzi di scena di propria ideazione appesi ad autogru, americane o al graticcio di un teatro. Giorno per giorno, nella Sonics Creative Lab , situata a pochi chilometri da Torino, si costruisce, grazie ad un solido e affiatato gioco di squadra fatto di passione, sacrifici e soddisfazioni, il sogno di un gruppo di persone e la solidità di un nome oramai apprezzato in tutto il mondo. I numeri: 30 paesi visitati, 973 repliche, 1300000 spettatori.

      CALEXICO
      Il deserto dell'Arizona ha forgiato il loro sound inconfondibile. Joey Burns e John Convertino alias CALEXICO, sprigionano lo spirito del crossover tipico delle popolazioni del sud degli Stati Uniti d'America al confine col Messico. Il nono album in studio dei Calexico,The Thread That Keeps Us è un puntuale spaccato della band originaria dell’Arizona: un ritratto di famiglia che cattura tutta la loro imprevedibilità e varietà stilistica, pur riservando il consueto spazio per la loro illimitata creatività.Nel portare l'album in vita, il vocalist / chitarrista Joey Burns e il batterista John Convertino trovano la loro dimensione spirituale in un ambiente insolito, non in Arizona, ma sulla costa settentrionale della California, in una casa trasformata in studio chiamata House Panoramic.Costruita con detriti e legname recuperato da un cantiere navale – soprannominata dalla band "la nave fantasma" - la sfarzosa casa con il suo ambiente all'avanguardia, non tardò a dare il suo contributo al suono dei nuovi brani.Lo spettro della California anch’esso ha avuto un effetto non indifferente: essendo sia uno stato da sogno che da incubo, la sua infinita dualità si rispecchia nella musica, dando ai Calexico una nuova direzione e un nuovo approccio. Con meno lucidità e più coraggio che mai, The Thread That Keeps Us onora sia la duratura tradizione musicale che la sicurezza nella composizione della band, arrivando a definire uno standard nuovo per la band.Con al fianco il loro fonico di lunga data Craig Schumacher, i Calexico hanno co-prodotto The Thread That Keeps Us, raccogliendo musicisti da tutto il mondo per inventarsi un suono terrestre ed espansivo contornato da chitarre graffianti e momenti di distorsione. "C'è un po’ più di caos e rumore nel mix rispetto ai lavori fatti in passato", evidenzia Burns. Anche se quel caos ha molto a che fare con " where we’re at right now as a planet" – singolo e prima traccia dell’album -, chaos che comunque echeggia nella dedizione dei Calexico alla costante sperimentazione. Dice Burns, "È stato davvero importante nell’arco dell'evoluzione di questa band continuare a sperimentare nuove cose". CALEXICO sono: Joey Burns, John Convertino, Martin Wenk, Jacob Valenzuela, Sergio Mendoza, Jairo Zavala Ruiz, and Scott Colberg. CAPIBARA Luca  Albino aka Capibara è un producer romano, classe 1989. Cresciuto con l’hip hop, una passione smodata per i videogiochi e l’amore per i cuccioli e gli animali esotici. Un’anima sensibile travestita da nerd, che trova rifugio dietro canzoni in cui, oltre lo specchio di un’elettronica vestita di futurismi garage, ritmi urbani e suggestioni afro, si nascondono linee e orizzonti pop . Capibara è un dj/producer che vive con i piedi a Roma, ma con la testa in un pianeta immaginario in cui si incontrano ritmi equatoriali ed elettronica colta. Ha pubblicato un album, un mixtape, e dato vita a svariati singoli, remix e collaborazioni che in pochissimo tempo lo hanno portato a suonare in numerosi club e festival di settore. "Fantino" è il suo ultimo singolo, che anticipa il suo nuovo album. Un inno sadness-rave, dedicato a tutti i rider; una traccia che alterna la rabbia alla malinconia, con incastri di synth ipersaturi e tappeti molto più lenti, quasi dub: "Ho voluto ricreare quelle sensazioni contrastanti che provo quando giro in macchina per Roma di notte, in una città vuota e immensa". iamcapibara.tumbrl.com soundcloud.com/iamcapibara facebook.com/iamcapibara

      CALIBRO 35
      Milano, studio di registrazione, interno giorno: il gruppo di musicisti inizia a suonare. Massimo Martellotta è alle chitarre e alle lapsteel, Enrico Gabrielli a organi, pianoforte e fiati, Fabio Rondanini alla batteria, Luca Cavina al basso elettrico e  Tommaso Colliva ai controlli in regia. Quattro musicisti nella stessa stanza e un direttore dall’altra parte del vetro: chitarre fuzz, organi distorti, bassi ipnotici e funk grooves riempiono l’atmosfera. Una sessione di registrazione che doveva finire nello spazio di quattro giorni, nacque così il primo disco omonimo della band, “Calibro35“. Un omaggio al lato piu oscuro delle colonne sonore italiane degli anni ’60 e ’70 con musiche di Ennio Morricone, Luis Bacalov e Armando Trovajoli reinterpretate cercando di ritrovare il suono, l’attitudine e quella coesistenza di generi che hanno reso famoso in tutto il mondo il gusto italiano nella musica per le immagini. Non è un caso che importanti network come BBC, KCRW e Radio RAI (“Notte in Bovisa” è tutt’ora sigla di Radio Due Live) abbiano da subito trasmesso brani della band e che le prime esibizioni del gruppo siano avvenute all’estero, in Lussemburgo e Belgio. Furono anche queste risposte, in gran parte inaspettate, a portare la band a suonare dal vivo e nel giro di meno di un anno di attività Calibro 35 vinse il premio PIMI come Miglior Tour del 2009. Allo stesso anno risale il primo tour americano della band con concerti a Los Angeles per il festival HitWeek e a New York per suonare in due dei club più quotati della citta: il Nublu del lower East Side e lo Zebulon di Brooklyn. La band sarebbe anche tornata nella grande mela per partecipare al CMJ Music Festival. Durante questa spedizione statunitense i Calibro 35 si esibirono anche nel corso di una delle più importanti trasmissioni radiofoniche degli US, Morning Becomes Eclectic  ulla college radio di Santa Monica KCRW. “Ritornano Quelli di… Calibro 35”, il secondo album della band, fu pubblicato da Nublu Records negli Stati Uniti e da Ghost Records in Europa. Contenute nel disco numerose composizioni originali, scritte per il documentario americano “Eurocrime” ma anche la versione della band de “Il Consigliori” di Ritz Ortolani. Un altro brano del disco – “Convergere su Giambellino” – fu inoltre scelto per i titoli di coda del blockbuster hollywoodiano RED con Bruce Willis, Helen Mirrell e John Malkovich. L’album raggiunse il settimo posto della classifica annuale CMJ World Music Chart, avendo occupato per cinque settimane consecutive il numero 5e ottenne notevole airplay in numerose college radios comeKXLU, WRAS e KCRW. Nel frattempo la band ricevette la commissione per la sua prima colonna sonora per un lungometraggio: la produzione italo/spagnola “Said”, diretta da Joseph Lefevre. La colonna sonora fu registrata negli storici studi Forum di Roma, fondati da Morricone alla fine degli anni sessanta. Nello stesso periodo una canzone della band – “Appuntamento al Contessa” – fu inclusa nella colonna sonora del film di Michele Placido “Vallanzasca: Gli Angeli Del Male”; il gruppo partecipo anche alle riprese del film, figurando come il complesso di una balera della Milano anni settanta. Un altro brano originale del gruppo fu inoltre scelto per la compilation della serie televisiva “Romanzo Criminale“. Nel dicembre 2010 fu pubblicata “Rare“, raccolta di musiche da film, b-side, versioni alternative e inediti dell’archivio sonoro della band e per tutto l’anno seguente Calibro 35 continuo a calcare i palchi internazionali partecipando al SXSW di Austin, Texas, e concedendosi un breve tour in Turchia dove la data ad Istanbul sarà sold out. In Italia l’attenzione si sposto su due progetti speciali dal vivo: la sonorizzazione del film “Milano Odia La Polizia Non Può Sparare” (regia di Umbero Lenzi, musiche di Ennio Morricone) che registro il tutto esaurito sia a Roma che a Milano mentre l’evento speciale “Indagine Sul Cinema Del Brivido” aprì alla band le porte del Teatro dal Verme di Milano. Il successivo disco “Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Accaduti è Puramente Casuale“, è stato pubblicato nel Febbraio 2012 su Tannen Records/Rough Trade per il mercato europeo e su Nublu Records per quello statunitense. L’album, contente ben dieci brani inediti e due gemme dal passato, fu registrato a Brooklyn e rappresenta un ulteriore step nel percorso musicale del quartetto strumental e con un suono ancora più spurio e contaminato. La title track sarebbe stata campionata da Dr Dre nel suo disco “Compton Soundtrack”. Nella primavera del 2013 la band volò in Brasile per suonare al Nublu Jazz Festival, condividendo il palco con nomi storici del jazz funk americano come The Headhunters, Robert Glasper e Roy Ayers. Sempre dello stesso anno la seconda apertura per la rock band inglese Muse allo Stadio Olimpico di Torino. Il quarto album “Traditori di Tutti”, ispirato al romanzo di Scerbanenco dal medesimo titolo, è stato pubblicato in tutto il mondo da Record Kicks nell’Ottobre 2013 e contiene per la prima volta solo musica originale della band. A seguito della pubblicazione del disco la band intraprese un ennesimo tour europeo, toccando tute le più importanti città del continente e registrando il tutto esaurito nelle date di Barcellona, Madrid, Parigi, Londra e Berlino. Nell’estate 2014 Radio RAI Uno ha commissionato alla band tutti i suoi jingle e la sua library musicale.

      YOMBE
      Gli Yombe sono un duo electro-pop fondato da Alfredo Maddaluno (musicista e produttore) e Cyen (cantante e autrice). Il progetto nasce a Milano nel 2015, il nome è ispirato a un’opera esposta all’interno di una mostra sull’arte africana: una statua d’ebano, raffigurazione della maternità nell’iconografia religiosa, recava la didascalia “Yombe figure”. L’esotismo è centrale anche nella proposta musicale del duo, dove l’elettronica si mescola al soul e a sonorità tribali, quasi primitive. Electro / New Soul / Pop Yombe è un duo electro-pop italiano fondato dal musicista e produttore Alfredo Maddaluno e dalla cantante e songwriter Cyen. Ex membri dei Fitness Forever, si spostano a Milano nel 2015 dando vita alle prime tracce del progetto. A marzo 2016 pubblicano per l’etichetta italo-canadese Locale Internazionale il loro primo omonimo ep, che riceve ottimi feedback dalla stampa internazionale specializzata. L’ep viene ristampato da Carosello Records, e la band parte per un tour che li porterà in pochi mesi a condividere il palco con artisti comePhoenix, Mount Kimbie e Sevdaliza. “GOOOD” è il loro nuovo disco, uscito a novembre 2017 per Carosello Records. Anticipato dai singoli “Tonight” e “Nothing New To Me”, il disco un passo ancora più deciso nell’evoluzione del songwriting di YOMBE.I brani che lo compongono sono eleganti gemme minimal-pop con forti venature elettroniche, caratterizzate da un delicato equilibrio, il frutto di un’ulteriore maturità compositiva raggiunta dalla band. “Provate a immaginare la sensazione di vivere la vita come una continua prova di forza, un costante stato di agonismo in cui bisogna dimostrarsi bravi in qualcosa (to be good at something)” – racconta la band a proposito della scelta del titolo – “A volte ci sentiamo come degli atleti della sopravvivenza e nella maggior parte dei casi, più ci avviciniamo al podio olimpico, più ci allontaniamo da noi stessi. Finiamo per non riconoscerci piú perché il traguardo ci distrae da tutto il resto e quando saremo finalmente coi piedi su quei gradini le nostre medaglie non avranno più alcun significato”. www.facebook.com/yombeband www.instagram.com/yombeband twitter.com/YOMBE__band www.youtube.com/user/YombeVEVO

      WRONGONYOU
      Wrongonyou è lo pseudonimo di Marco Zitelli, giovane musicista romano, classe 1990. Innamoratosi del folk e di tutta la discografia di Justin Vernon, comincia a scrivere brani intorno al 2013 ed a pubblicarli sul suo profilo soundcloud, i brani arrivano all’orecchio del professore di Sound Technology dell’Università di Oxford il quale lo invita a registrare quattro brani nei recording studios dell’università, gli stessi dove nel ’91 gli Shinding, oggi conosciuti come Radiohead, registrarono Manic Hedgehog. Lì nasce Hands, il primo demo che gli permetterà di fare tanti nuovi concerti, tra cui il festival Frammenti e Tutto Molto Bello, oltre che di condividere il palco con Lee Ranaldo dei Sonic Youth. A settembre 2016 è stato selezionato come artista del mese di Mtv New Generation. Il 18 novembre 2016 esce il primo EP dal titolo “The Mountain Man”. Nel 2017 Wrongonyou pubblica il singolo “I don’t Want To Get Down”. Il brano apre i lavori al nuovo album, in uscita a fine 2017 per Carosello. Il disco è prodotto da Michele Canova, uno dei produttori italiani più famosi al mondo. Sempre intensa l’attività live di Wrongonyou: ha girato tutta Italia con il suo tour, intervallandolo con gli opening act di artisti italiani (come Niccolò Fabi, Levante e Daniele Silvestri) e stranieri (Austra e i The Lumineers). Alessandro Gassman si innamora del suo talento e lo sceglie per far parte del cast de “Il premio”, il suo nuovo film in cui Wrongonyou apparirà come attore e curatore della colonna sonora.Il 9 marzo 2018 esce "Rebirth", il primo album di Wrongonyou. Subito dopo parte il Rebirth Tour, intervallato da importanti esperienze come South by Southwest negli U.S.A

      CARL BRAVE X FRANCO126 
      duo musicale rap italiano formatosi a Roma dal rapper e produttore Carlo Luigi Coraggio, in arte Carl Brave, e dal rapper Franco Bertollini, in arte Franco126. I due, emblematici di un rap che affonda le radici nella romanità e nel linguaggio dei giovani, si sono conosciuti quando Carl Brave, dopo aver fatto parte del gruppo Molto Peggio Crew (nato nel 2007), ha cominciato a collaborare con i membri della crew trasteverina dei 126 (o CXXVI), della quale fa parte Franco126. Nel 2016 Carl Brave ha cominciato a lavorare, coinvolgendo anche Franco, ad un suo disco solista d'esordio, dal titolo Fase Rem, che in realtà non è mai stato pubblicato. Da una semplice collaborazione, il progetto si è trasformato in un vero e proprio duo: dal settembre 2016 i due hanno cominciato a pubblicare su YouTube le loro canzoni, da "Solo guai", primo singolo di quello che sarà poi il progetto ufficiale, a "Pellaria", ultimo singolo dello stesso progetto. Il 5 maggio 2017 il duo pubblica il primo album ufficiale Polaroid per Bomna Dischi, con distribuzione Universal. L’album è stato intitolato Polaroid in quanto, fin dal rilascio del primo singolo, ogni canzone è stata accompagnata da una foto scattata da una macchina fotografica. Ogni singolo, infatti, rappresenta un’immagine della loro vita. Il 21 luglio è stato pubblicato il singolo Barceloneta, collaborazione del duo con il rapper Coez. Ad ottobre 2017 il singolo Sempre in due è disco d’oro FIMI, nel mese successivo anche il singolo Barceloneta guada l'attestato di disco d'oro Il 13 dicembre 2017 l'album Polaroid è disco d’oro FIMI; il 18 dicembre 2017 il singolo Pellaria è disco d'oro FIMI.

      GO DUGONG & BALERA FAVELA
      Balera Favela è il nome della club night, con base a Milano, messa in piedi da Ckrono, Go Dugong e prp - dj/producer di rilievo del panorama elettronico - che si concentra sull'esplorazione delle musiche da ballo contaminate provenienti da tutto il mondo, oltrepassando ogni tipo di barriera geografica e fossato culturale. Dal kuduro al baile funk, passando per salsa, cumbia, palenque, bhangra, un viaggio di musiche e suoni di fronte a cui è impossibile rimanere fermi. Go Dugong è il moniker di Giulio Fonseca, produttore e musicista piacentino la cui carriera è un percorso che si snoda su più direzion. Porta la sua musica in giro per festival in Italia e in Europa, in set dove la sua espressività multiforme trova libero sfogo, mescolando “itmi carioca, africanismi e bass music inglese. Partendo dal primo EP “White Sun” (2012, AMDISCS) che seduceva per i delicati flussi chillstep e passando per il 7’’ “Carry a Flag” (2013, Lebenstrasse), in cui la ricerca di una forma più pop nella quale incastonare i suoi ritmi gode del featuring di Life & Limb, l’EP “WAS” (2013, Lebenstrasse) colleziona numerosi feedback, ed è la release che porta Go Dugong ad affermarsi come uno dei migliori producer nati in Italia negli ultimi anni.“A Love Explosion” è il suo primo LP pubblicato in free download (2015, Fresh Yo!): dieci beat strumentali che sono un inno all’amore, ispirate alle melodie dei grandi compositori italiani, che spiazzano e colpiscono pubblico e critica. La sua ricerca continua in una direzione ancora più tribale e meticcia, un ponte che collega le differenti anime della metropoli in cui vive, Milano; il risultato è l’LP “Novanta” (2015, 42 Records/Fresh Yo!). “Novanta ” è un inno alla mescolanza, quella di stili e di etnie, culture, sapori, odori e musiche provenienti da ogni epoca e parte del mondo. Un concept album che parte dalla metropoli degli anni ‘10 - la “90” è una famosa linea circolare milanese che attraversa tutti i quartieri periferici della città - e fa il giro del mondo in dieci canzoni, passando per tutte le capitali del pianeta e cogliendone l’essenza più urban e contemporanea. Hip hop ed elettronica su cui si innestano ritmi, lingue, strumenti e campioni provenienti da America Latina, Medio Oriente, Balcani, Africa e Asia; un collage a cui Go Dugong ha lavorato con la passione del collezionista e la meticolosità dell’artigiano. Il risultato è percorso da un’energia unica, l’energia di una vita globale che non si ferma mai. L’EP “(Indian) Furs” (2017, 42 Records/Fresh Yo!) è invece la prima di una serie di opere sonore basate sulla tecnica del field recording e realizzate esclusivamente con suoni registrati in una specifica zona del mondo. Il progetto prende il suo nome dalla copertura in pelliccia che viene applicata come protezione antivento sui microfoni, unitamente all’area in cui i suoni sono stati campionati: la prima parte è appunto l’India, dove l’artista ha viaggiato. “(Indian) Furs” è un altro sguardo sulle tradizioni musicali di tutto il mondo, che sviscera individualmente, registrando i suoni delle processioni religiose, le radio dei taxi, gli uccelli notturni. Il susseguirsi delle due ultime produzioni di Go Dugong evidenzia un rapporto di complementarietà, in cui il melting pot si contrappone alla specificità di una tradizione, e il paesaggio urbano a quello naturale. Nell’aprile 2017, insieme a Ckrono e prp, fonda la club night milanese Balera Favela, che in pochi mesi diventa una delle serate più “calde” della città partendo da un piccolo bar della Milano da bere degli anni ‘70 fino ad arrivare a sold out in venues come Santeria Social Club (Milano) e Combo (Firenze). In uscita a Marzo 2018 per 42 Records, anticipato dal singolo Vidita il nuovo album “Curaro” continua il viaggio iniziato con “Novanta” attraverso sonorità esotiche, passando dall’Africa all’America Latina, puntando sempre alla mescolanza e non sposando mai un genere predefinito. Se con Novanta il tema affrontato era quello del clash culturale metropolitano, questo album nasce con l’intento di scavare più a fondo per cercarne le radici. L’ispirazione nasce dalla fascinazione per delle prime civiltà, i cui miti e leggende sono legati alla natura e all’universo; si generano così canzoni ispirate a credenze tribali, figure mitologiche, rituali ed esoterismo che hanno spesso riferimenti a divinità o civiltà superiori arrivate dallo spazio. Il risultato è un ibrido di ritmi, stili e generi musicali: musica afro, andina e amazzonica, dub, psichedelia e cosmic si fondono con l’intento di raccontare un viaggio, concetto ormai leitmotiv della ricerca di Go Dugong. Go Dugong ha condiviso palchi con: Dengue Dengue Dengue, El Buho, Stereo Total, Populous, Clap Clap, Lorenzo BITW, Romare, Boogarins, Kondi Band, Branko, Mad Professor, Mo Kolours, Gold Panda, Sun Glitters, Com Truise, Ninos Du Brasil, Ata Kak, Debruit, Islam Chipsy, Felix La Band, Lapalux, Dj Khalab, Baths, The Gaslamp Killer, Blackbird Blackbird, Larry Gus, Four Tet, Jon Hopkins, Giraffage, XXYYXX, Slow Magic, Rafael Aragon. www.facebook.com/balerafavela www.instagram.com/balerafavela

      SONICS
      I SONICS sono una compagnia italiana di acrobati, fondata nel 2001 da Ileana Prudente (ora coreografa, costumista e performer aerea) e Alessandro Pietrolini (ora direttore artistico, autore degli spettacoli e performer). I loro spettacoli coniugano acrobazie aeree mozzafiato, numeri acrobatici e visuali a terra e performance atletiche dove potenza e grazia fisica creano un mix perfetto, base per i loro spettacoli sempre sospesi tra sogno e realtà. I SONICS disegnano coreografie calandosi e interagendo con macchine e attrezzi di scena di propria invenzione, appesi ad un’autogru, alle americane o al graticcio di un teatro Vantano nel loro curriculum la partecipazione a grandi eventi mediatici e festival di rilievo internazionale in Italia e nel mondo intero: con i loro spettacoli hanno sorvolato i cieli e le piazze di molte importanti città e località, da Miami a Dubai, da Patrasso a Mumbai, passando per Atene, Beirut, Kiev e Rio de Janeiro. Tra i vari eventi a cui hanno preso parte ci sono:
      la Cerimonia di Inaugurazione dello Stadio di Kiev per gli Europei di Calcio 2012, e la Cerimonia di Apertura di Torino Capitale Europea dello Sport a Gennaio 2015.
      Dal 2010, tra sold out e ottimi riscontri di pubblico e critica, i SONICS calcano i palcoscenici dei Teatri italiani. Nell’Agosto 2014 partecipano al FRINGE FESTIVAL di EDIMBURGO (il festival di arti performative più importante del pianeta), esibendosi per un mese intero davanti a milioni di spettatori provenienti da tutto il mondo. L’esperienza del Fringe rafforza il carattere internazionale della compagnia che a Edimburgo ritorna anche nel 2015, con la prima mondiale di Toren, nuovissimo spettacolo che sarà prima in tour in Europa nel 2016, e poi sui palcoscenici italiani nella stagione 2016/2017. Al Fringe di Edimburgo 2015 I Sonics sono stati una delle compagnie più acclamate e seguite del Festival, con oltre 5.000 presenze, recensioni a 5 e 4 stelle, la copertina sul “The Times” e sul “The Sunday Times” e le onorificenze dell’Ambasciatore Italiano in Gran Bretagna e del Console Italiano a Edimburgo. Oltre all’attività teatrale e agli spettacoli per eventi e festival, Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, insieme al loro affiatato team, creano, personalizzano spettacoli e sviluppano idee creative per le più importanti istituzioni e aziende mondiali. (Ducati, Ferrari, Versace, Dz Bank, Unicredit Bank e tanti tanti altri). La tenacia, la passione e la professionalità della manager Fanzia Verlicchi hanno diffuso il nome SONICS in tutto il mondo, permettendo ai sogni di concretizzarsi in teatri gremiti, eventi mondiali e strette di mano sempre più importanti. www.sonics.it

      DENTE
      Pseudonimo di Giuseppe Peveri, è un cantautore italiano. Inizia la sua carriera come chitarrista fino al 2006, quando decide di intraprendere una carriera da solista, esordendo con il disco Anice in bocca. A questo primo lavoro seguono Non c’è due senza te, L’amore non è bello, vincitore del Premio Italiano della Musica Indipendente per il miglior album, Io tra di noi (evidente riferimento al brano di Charles Aznavour) e Almanacco del giorno prima. Il suo stile cantautorale viene avvicinato dalla critica a quello di artisti come Lucio Battisti, Luigi Tenco, Cesare Cremonini, Ivan Graziani, Rino Gaetano e Francesco De Gregori.

      GUIDO CATALANO
      Scrittore e poeta, scrive per il fatto Quotidiano e il Corriere della Sera di Torino e collabora con Smemoranda. A 17 anni è il frontman dei Pikkia Froid, band rock-demenziale, per la quale scrive i testi delle canzoni. Quando la band si scioglie, inizia a leggere i testi delle canzoni in giro, scoprendo che "assomigliavano a poesie". Finito il liceo, si iscrive a Lettere Moderne all'università. Prima di diventare poeta di professione, intraprende i lavori più disparati: correttore di bozze per Einaudi, portiere di un residence, pozzettista. Nel 2000 pubblica la sua prima raccolta (I cani hanno sempre ragione); nel 2005 apre il suo blog, che farà la sua fortuna insieme ai social network, ai reading e ai poetry slam Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, D'amore si muore ma io no, parzialmente autobiografico. La sua scrittura è ciò che più si avvicina al mondo della musica. “Contemporaneamente insieme anche d’estate” è uno spettacolo in cui Dente e Catalano intrecciano musica e parole, un’esperienza singolare, non un reading, non un concerto, ma rime semiacustiche, metafore in quattro quarti in cui il poeta torinese e il cantautore emiliano incrociano chitarra e penna per parlare d’amore, giocando con il pubblico.

      ROCCO PAPALEO
      Attore, regista, sceneggiatore e musicista italiano. Esordisce in teatro per passare alla televisione e alla fiction. Intraprende la carriera cinematografica con Il Male oscuro di Monicelli. È vincitore nel 2005 del premio della critica a Festival teatro canzone Giorgio Gaberl, manifestazione canora, dedicata alla forma d'arte musicale e teatrale lanciata dallo scomparso Giorgio Gaber. . Nel 2009 porta in tour lo spettacolo di teatro e canzone Basilicata Coast to Coast, accompagnato da una band composta da Giovanni di Cosimo (tromba), Ciccio Accardo (chitarra), Patrizio Sacco (contrabbasso), Marco Monaco (batteria) e dallo stesso Papaleo (voce e chitarra). L'anno dopo debutta in qualità di regista nel film dal titolo omonimo, chiamando a sé attori come Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno e Max Gazzè, quest'ultimo al debutto cinematografico. Il film vince il David di Donatello 2011 nella categoria "Miglior regista esordiente". ROCCO PAPALEO / COAST TO COASTcon Arturo Valiante (pianoforte), Guerino Rondolone (contrabbasso), Davide Savarese (batteria e percussioni). Il lungo viaggio di 25 anni nell'esperienza del teatro-canzone ha formato dentro di me la convinzione che la strada della vita vera è la mia risorsa principale, lo spostamento la mia cifra esistenziale, il dinamismo la mia salvezza. Cercare viaggiando l'emozione comune e il divertimento. Questo nuovo show aggiunge, trattenendo i momenti salienti del percorso già fatto, l'osservazione del momento, il racconto del presente. Uno spettacolo antologico e al tempo stesso vergine, con la sospirata attitudine all'interazione e al gioco, che in fondo non vuole essere altro che una profonda carezza. Una serata che ha sempre lo stesso punto di partenza, ma una meta sempre nuova e una strada sempre diversa per raggiungerla.

      DUB FX
      Benjamin Stanford, conosciuto con il nome di Dub FX è un musicista australio noto per il suo modo alternativo di comporre brani musicali. opo aver avuto le sue prime esperienze musicali come musicista e cantante per una band locale chiamata Twitch all'età di diciannove anni decide di trasferirsi in Europa. A soli ventidue anni si intromette nella scena musicale girando per le strade e per le piazze delle città europee con un nuovo tipo di musica. Il suo stile infatti deriva da un intreccio di hip hop, drum and bass e Dub, il suo marchio di fabbrica è la capacità di creare musica dal vivo usando solo le sue grandi doti da beat boxer e l'ausilio di una pedaliera con cui modula la sua voce e crea degli effetti detti loops da usare come basi. La fama di Dub è esplosa quando il regista inglese Ben Dowden ha registrato la performance di "Love Someone" e l'ha postato sul suo canale di YouTube dove ha superato oltre 18 milioni di visite. In seguito Dub ha iniziato ad esibirsi in tutto il mondo continuando a viaggiare per l'Europa in compagnia della sua fidanzata Sahida Apsara, cantante austro-indiana, dalla quale ha avuto la figlia Sahara, e dalla sua crew Il musicista è noto per la produzione di LoveSomeone e per i due pezzi Flow e Wandering Love suonati con la collaborazione di un sassofonista di strada noto come Mr Woodnote. Nel gennaio 2009 assembla altre due tracce assieme alla sua compagna Fairy: Everythinks a Ripple e Time Will Tell. Nel 2010 collabora con il produttore Sirius di Melbourne e pubblica un altro album dal titolo A crossworlds. Le prestazioni di Dub FX non sono programmate o pubblicizzate egli infatti è completamente indipendente e le informazioni al riguardo girano per passaparola o tramite i social network. https://www.facebook.com/dubfx/ http://dubfx.com/

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