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      La Camusso all'Unical: sbagliato investire in modo diverso tra università

       

       

      La Camusso all'Unical: sbagliato investire in modo diverso tra università

      24 gen 18 "Investire in modo diverso nelle università del Sud rispetto a quelle del Nord, è una scelta sbagliata che parte dai criteri con i quali si distribuisce il fondo ordinario. Ed è sbagliata perché tra l'altro usa parametri non sempre comprensibili, e non permettono la crescita di qualità, di iscrizioni, di rapporto del territorio che l'università dovrebbe avere. Come tante altre cose, segna una progressione di trasferimento di risorse al Nord, aumentando i divari che già ci sono". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, all'Università della Calabria, a margine dell'assemblea nazionale sulle Università che la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza della Cgil ha scelto di svolgere all'Unical in una due giorni di approfondimento.

      Campagna elettorale fatta di slogan. "Questa campagna elettorale non si misura sul progetto del Paese. In realtà è una campagna elettorale molto superficiale, costruita sull'idea di lanciare degli slogan che attirino i rancori e gli umori del popolo". Lo ha detto Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil, parlando con i giornalisti a margine dell'assemblea sindacale in corso all'Università della Calabria a Rende. "Nessuno però - ha aggiunto - dice cosa si pensa di fare, che sarebbe la cosa più interessante. Per esempio, ai lavoratori si parla di riforma Fornero, che è profondamente ingiusta, però non dicono cosa fanno un minuto dopo. Tutto ciò mi suscita diffidenza".

      "La scelta di fare un'assemblea nazionale dell'università qui in Calabria è totalmente in controtendenza rispetto al modo in cui il Paese sta affrontando la questione. E che la Flc Cgil lo abbia fatto con un impegno nazionale lo è ancor di più". Lo ha detto Susanna Camusso concludendo all'università della Calabria, a Rende, l'assemblea della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil. "E' segno - ha aggiunto - che il lavoro che stiamo cercando di fare per riproporre il tema che non esiste un Paese che si riprende se persiste un divario tra nord e sud produce un'idea compiuta sul quale debbano essere le nostre priorità. Il messaggio sbagliato che si è diffuso in questi anni è che l'Università pubblica, così come tutte le altre istituzioni pubbliche, non sia essenziale per la vita dei cittadini. Questo è il vero divario del nostro Paese. Quello che dobbiamo fare è provare a ridare all'Istruzione la funzione primitiva di costruzione di cittadinanza e di lettura critica del mondo ai cittadini. E c'è solo un modo per farlo: ricostruire l'idea di un sistema universitario collettivo". "Abbiamo una grande opportunità adesso - ha concluso Camusso - il rinnovo del Contratto. Rappresenta per noi un cambiamento di fase, che nessuno ci ha regalato ma che ci siamo guadagnati in anni e anni di lotte. Il Contratto ci potrà permettere di costruire un primo scalino fondamentale nel percorso verso un'Università infrastruttura che possa tornare a fare la vera differenza nella vita pubblica del nostro Paese"

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