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      Polemica su fondi centro storico, domani Oliverio in conferenza a Cosenza

       

       

      Polemica su fondi centro storico, domani Oliverio in conferenza a Cosenza

      23 feb 18 "Non pensavo che la campagna elettorale potesse essere così accecante per il sindaco Mario Occhiuto e l'on. Iole Santelli". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio in riferimento alle polemiche scaturite dall'annuncio dei 90 milioni di euro assegnati dalla Cabina di Regia Nazionale al Centro Storico di Cosenza. "Non si giustifica - prosegue - tanta ostinazione nel fare propaganda elettorale fino al punto di sacrificare il dovere e la responsabilità istituzionale. Ciò è un grave limite che rischia di divenire il vero tarlo erosivo della democrazia. Come si può negare che la Cabina di Regia, della quale mi onoro di fare parte, che istruisce i provvedimenti all'esame del CIPE, abbia già deliberato la decisione di destinare 90 milioni di euro alla città di Cosenza? Questo è un dato certo ed inconfutabile che il Sindaco e la sua vice avrebbero dovuto valorizzare. La città di Cosenza è stata trattata alla stregua dei grandi capoluoghi del Mezzogiorno". "Sin dal giorno della visita che ho fatto sui luoghi dove si è registrato il pericoloso crollo di alcuni edifici, nell'agosto del 2015 - afferma il presidente della Regione - abbiamo lavorato con costanza e perseveranza affinché si pervenisse a definire un organico e strutturale intervento di messa in sicurezza del centro storico cosentino. Senza una vasta e strutturale opera di messa in sicurezza del territorio il rischio che si danneggi irreversibilmente e possa disperdersi un grande tesoro di beni culturali, storici ed architettonici, è elevatissimo. In questo senso, va dato atto, pertanto, al Governo Gentiloni ed in particolare al Ministro Franceschini di aver avuto il coraggio ed il merito di essersi assunti la responsabilità di una scelta che non ha precedenti nella storia dell'Italia repubblicana. Di fatto, il rilevante e consistente investimento riveste il carattere di un provvedimento speciale ed eccezionale. Da decenni, sin dalla fase post bellica, sono state promesse e rincorse addirittura ipotesi di leggi speciali per il centro storico di Cosenza. Non se ne è mai fatto nulla. Oggi, invece, siamo in presenza di un intervento inedito e straordinario. Il centro storico, di fatto, è stato riconosciuto come bene di valore storico monumentale della cui tutela e valorizzazione se ne fa carico lo Stato". "Al di là della ragionevole responsabilità di cooperazione istituzionale - conclude Oliverio - mi sarei aspettato, dunque, che i vertici di Palazzo dei Bruzi avessero sottolineato e fatta propria, anche con un pizzico di orgoglio, la scelta che abbiamo compiuto. Se non altro perché ognuno di noi, nelle rispettive funzioni istituzionali, non deve mai anteporre gli interessi di parte e di bottega a quelli generali. Nessuna competizione elettorale può oscurare tutto ciò. Mi sembra scontato, in questo caso, che il comune interesse degli amministratori debba essere prima di tutto quello dell'amore per la propria città e per la sua storia identitaria". Su questi temi Oliverio terrà domani, sabato 24 febbraio, alle 10, nella Sala Nova della Provincia di Cosenza, un'apposita conferenza stampa.

      "La campagna elettorale può ingenerare confusioni che possono essere agevolmente fugate. La cifra di 90 milioni di euro per il centro storico di Cosenza, rientra tra le linee di azione per 'Progetti integrati per il recupero e la riqualificazione dei centri storici o porzioni di contesti urbani in degrado' (su 360 milioni complessivi previsti per questa misura) ed è contenuta nell'addendum al 'Piano di Operativo Cultura e turismo' del 'Fondo per lo sviluppo e la Coesione' che il Governo approverà nella seduta del Cipe del 28 febbraio". È quanto afferma il consigliere regionale dem Domenico Bevacqua. "Gli interventi previsti - prosegue - riguarderanno la valorizzazione del patrimonio edilizio e la riqualificazione dello spazio pubblico, con il completamento dell'offerta di parcheggi e la possibile pedonalizzazione degli spazi pubblici meglio serviti: il tutto è finalizzato a ristabilire una specifica continuità con l'asse storico che dal centro storico conduce a Piazza Bilotti, in grado di mettere in relazione il patrimonio storico della città antica con il Museo all'Aperto Bilotti (MAB) e, più in generale, con l'asse di collegamento con l'area universitaria, per favorirne, anche attraverso la mobilità sostenibile, l'integrazione con la parte antica della città di Cosenza, con particolare riferimento alle aree dei fiumi Crati e Busento che lambiscono entrambi il Colle Pancrazio sul quale insiste il centro storico. I due lungofiumi e le aree fluviali nel loro complesso, potranno, inoltre, essere oggetto di un sistemico intervento di riqualificazione idrogeologica e funzionale. Per mettere fine alle chiacchiere, che stanno a zeromi preme ricordare che l'intervento sarà attuato attraverso un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), ponendo in essere la procedura di cui all'articolo 7 della Legge n. 123/2017 'Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno' secondo le principali fasi di seguito elencate: attivazione del CIS su proposta del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo al Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno; costituzione del Comitato istituzionale presieduto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; sottoscrizione del CIS, su schema predisposto d'intesa con la Regione; ricognizione delle risorse già programmate (attivate ovvero da attivare) e individuazione dell'area specifica oggetto di intervento; definizione del piano degli interventi in collaborazione con le Amministrazioni competenti territorialmente e/o per materia, con la individuazione delle priorità di intervento e dei criteri di selezione dei progetti, a cura di un Nucleo Tecnico presieduto dalla Regione e composto dalla stessa Regione, dal Responsabile Unico del Contratto, dai Soggetti Attuatori". "Evidentemente - conclude Bevacqua - l'approssimarsi del 4 marzo conduce qualcuno a tentare di gettare fumo negli occhi, ma i fatti hanno una loro consistenza che è dura da scalfire. Il ministro Franceschini ha mantenuto la promessa resa nella sua visita del 28 novembre scorso: Cosenza è stata inserita nei progetti organici di ristrutturazione dei centri storici, insieme a Napoli, Taranto e Palermo. Il resto è polemica inconsistente, che può essere smentita con un semplice clic. Allo stesso modo, chiunque può verificare la realtà degli ulteriori fondi stanziati per i beni culturali calabresi dal piano di investimenti antisismico varato dal Ministero: per la sola città di Cosenza, 8,5 milioni di euro, destinati al Duomo, alla Galleria nazionale e alle chiese di San Francesco d'Assisi e San Francesco di Paola"

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