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      Morra "Nuovo ospedale di Cosenza ecessario ma saremo attenti alla spesa"

       

       

      Morra "Nuovo ospedale di Cosenza ecessario ma saremo attenti alla spesa"

      13 apr 18 "Sento il dovere di mostrare da un lato soddisfazione per l’avvio di assunzioni di medici e infermieri in verità già annunciate da tempo dal Commissario Straordinario, che andranno a tamponare una situazione emergenziale insostenibile, ma anche grande preoccupazione verso una situazione raccapricciante che sta vivendo l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dal punto di vista strutturale e funzionale" - questo il commento del Senatore Nicola Morra del M5S sulla conferenza stampa del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Dottor Achille Gentile, che prosegue - "Il blocco operatorio è sotto sequestro da parte della magistratura ormai da due anni perché ha gravi carenze strutturali e basta girare all’interno del nosocomio cosentino per notare tutte le problematiche distribuite in tutta la struttura che ormai dimostra tutta la sua età". A settembre del 2016 furono sequestrate ben sette sale operatorie dell’ospedale civile “Annunziata” di Cosenza, tra cui Chirurgia ed Ortopedia, con un provvedimento della Procura di Cosenza eseguito dai Carabinieri e dai Nas. Morra attacca la politica calabrese che si azzuffa sul nuovo ospedale allungandone i tempi di realizzazione: "Non abbiamo sentito neanche una parola rispetto alla querelle del Nuovo Ospedale annunciato da mesi da Oliverio e osteggiato fortemente da Occhiuto. Anche se per noi è un film già visto con la Metropolitana: in campagna elettorale negata dal Sindaco, ma poi, subito dopo assecondata, dietro qualche piccolo finanziamento di cose che la Città non ha proprio bisogno!". "In Calabria e a Cosenza la sanità pubblica è stata quasi sempre oggetto di scambio e campo dove conquistare fette di potere da parte di clan politici-affaristico-mafiosi – prosegue Morra spostando l’attenzione sugli intrecci deviati della politica calabrese - che non hanno nulla a che fare con la richiesta di salute pubblica che emerge dalla gente comune. A turno, tutti politici locali hanno avuto propri referenti e pseudo commissari all’interno delle aziende ospedaliere e sanitarie, con la sanità a Cosenza e in Calabria sono nate carriere di “grandi” imprenditori edili, di grandi professionisti e di grandi politici - a volte queste carriere coincidevano - alcuni dei quali hanno passato parte del loro prezioso tempo nelle patrie galere" Morra lancia un’idea che altrove sembra aver funzionato: "La gestione della sanità a Cosenza deve necessariamente passare per un’unica “cabina di regia” fatta da tecnici qualificati lontani dalle logiche politiche. Se pensiamo ad un’Azienda sanitaria che lascia sprovvisto il territorio di attrezzature e professionalità qualificate ma nel contempo dà scandalo di sé e premia con liquidazioni extra chi è condannato per assenteismo, l’attuale modello non ha nessuna ragione di esistere". "L’emergenza sanitaria che sta vivendo la Calabria e la provincia di Cosenza – prosegue Morra - in questo periodo è un’emergenza che può essere affrontata soltanto se si ripensa alla struttura ospedaliera dell’Annunziata, ma nel contempo si ripensa alla rete assistenziale del territorio dei grandi centri urbani e della provincia. Sarebbe necessario dare la direzione sanitaria ad un’unica regia che possa ridistribuire le risorse per attrezzare poliambulatori nel territorio in maniera efficace e dall’altro ripensare all’esperienza dei nuclei di cure primarie attraverso convenzioni snelle con i medici curanti che possono in qualche modo fare da filtro a quelli che sono i codici verdi e bianchi che altrimenti si riversano quotidianamente sull’Ospedale. Tutto questo a vantaggio di un servizio pubblico più efficiente. Allora – afferma il Senatore pentastellato - si cancellino immediatamente le Aziende Sanitarie territoriali nei grandi centri abitati utili solo a catalizzare affari debiti e gestione di potere mentre lasciano prive di risorse le vere esigenze che servono ai cittadini. Si ripensi ad un nuovo nosocomio collegato, a prescindere dall’ubicazione, alla realtà cittadina per dare una prospettiva di sviluppo di reparti all’avanguardia anche in questo territorio". L’appello conclusivo di Morra riguarda la costruzione del nuovo ospedale: "Visto quanto accaduto con Barbieri nella costruzione delle tre opere calabresi più costose da poco realizzate – piazza Bilotti, l’impianto di risalita di Lorica e l’aviosuperficie di Scalea tutte sequestrate, in cui sembra vi siano stati degli intrecci politico-mafiosi – sarebbe il caso di costituire un comitato etico di garanzia sulla spesa affinché l’opera venga portata a compimento nel rispetto della legalità e dei cittadini che, di fatto, la finanziano"

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