NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Falbo "Una beffa il servizio idrico integrato regionale"

       

       

      Falbo "Una beffa il servizio idrico integrato regionale"

      08 lug 17 "L’ennesima beffa ai danni dei calabresi e un insulto alla democrazia. E’ ciò che emerge dalla legge 18/2017 “Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato” approvata lo scorso maggio dal Consiglio Regionale della Calabria che ha letteralmente cestinato la proposta di iniziativa popolare "Acqua Bene Comune Calabria" firmata da migliaia di calabresi e sottoscritta da molti consigli comunali, tra questi Cosenza". Così in una nota Andrea Falbo Capogruppo de “Mario Occhiuto Sindaco” nel Consilio comunale di Cosenza. "Un momento -scrive Falbo- di alta democrazia e partecipazione andato in fumo grazie ad una classe politica regionale autoreferenziale e lontana anni luce dai veri problemi dei territori. La carenza d’acqua sta provocando disagi non così importanti per i nostri rappresentanti che tentano ancora una volta di cambiare tutto per non cambiare nulla. Un ulteriore accentramento del potere decisionale attraverso la costituzione di un’unica Autorità Idrica per l’intero territorio regionale, soggetto giuridico pubblico che ad oggi non esclude di ripescare l’annosa e fallimentare gestione privatistica del servizio, la presenza di un non precisato fornitore di acqua all’ingrosso, l’esclusione dalla gestione del 90% dei comuni di cui 138 solo nella provincia di Cosenza, un inconsistente organo consultivo per gli utenti del servizio: questi i dettami principali di un testo che lascia a dir poco increduli. La politica ha la necessità di riprendersi il ruolo lungimirante che le spetta e chiarire ai propri cittadini che quando dai rubinetti di buona parte dei comuni non esce il prezioso liquido, in una Regione come la Calabria tra le più ricche d’acqua, la responsabilità prioritaria non può ricadere su Sindaci e amministratori locali ma su quelle scelte direzionali effettuate a monte che, invece di mettere in atto la volontà popolare, sembrano privilegiare soluzioni ambigue e di parte. E’ necessario affrontare nelle sedi istituzionali appropriate la delicata questione con l’obiettivo preciso di verificare anche soluzioni alternative che vadano nella direzione di garantire l’acqua a tutti, diritto base di un’intera comunità ridotta ormai alla sete".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "AreaUrbana"

     

     
Pubblicità


Oltre 2000 video sul nostro canale:

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito