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Legnochimica, sindaco revoca ordinanza. Vertice in Prefettura. Cittadini chiedono bonifica
Legnochimica, sindaco revoca ordinanza. Vertice in Prefettura. Cittadini chiedono bonifica 13 giu 17 Revocata l'ordinanza del sindaco di Rende Marcello Manna emessa nei giorni scorsi dopo gli incendi scoppiati nell'area dell'ex Legnochimica, con cui vietava ai cittadini di aprire le finestre delle loro abitazioni. La decisione è stata presa nel corso della conferenza dei servizi indetta in Prefettura a Cosenza, per decidere le prime misure urgenti per mettere in sicurezza l'area in attesa di una bonifica definitiva. All'incontro hanno partecipato il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, il prefetto Gianfranco Tomao, Manna, il sindaco di Montalto Piero Caracciolo, il rettore dell'Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, e i referenti di Asp e Arpacal. Assenti solo i rappresentanti della Legnochimica. "I risultati delle analisi - ha spiegato il Prefetto - non indicano livelli di tossicità, quindi procederemo ad individuare un modo per evitare altri incendi, in questo senso abbiamo ipotizzato di coprire le vasche con terra e sabbia, e nella prossima settimana decideremo in tal senso. Secondariamente avvieremo un tavolo tecnico per individuare modi e tempi per la bonifica. Il progetto di bonifica sarà poi sottoposto agli enti competenti, che dovranno procedere ad individuare i fondi. Ovviamente, dal progetto non è esclusa Legnochimica che dovrà farsi carico delle spese". Indicazione subito respinta dal curatore fallimenatre della Legnochimica che ha fatto sapere che non ci sono fondi. Fuori dalla Prefettura un gruppo di cittadini di Rende e rappresentanti dei comitati ambientali hanno esposto striscioni chiedendo, come unica e immediata soluzione, la bonifica immediata del sito. La soluzione scelta di coprire le "vasche di accumulo" con uno strato di terra non trova loro d'accordo per il semplice fatto che dentro le vasche oltre ai residui di lavorazione del legno ci sono sostanze chimiche che già in passato hanno dato vita a fenomeni di auto accensione. Ma la preoccupazione maggiore e il probabile inquinamento della faglia sotto stante visto che la vasca è rimasta attiva per moltissimi anni. Di seguito il comunicato dei cittadini. I cittadini chiedono la bonifica subito. Questa la nota del comitato #DecidiamoNoi. "TANSI, STAI TRANQUILLO! In un’intervista rilasciata ieri mattina ai microfoni di una Radio locale, Carlo Tansi, Capo della Protezione Civile, ha sostenuto che nell’incontro urgente di domattina in Prefettura si decideranno le prime misure per mettere in sicurezza l’area. Come già comunicato durante il sopralluogo alle Associazioni ed ai residenti, la prima proposta tampone potrebbe essere quella di ricoprire la zona delle vasche con terra per scongiurare altri roghi “dolosi”. Tansi invita, nella stessa intervista, la popolazione a stare tranquilla. Nelle vasche, sostiene, ci sono solo rifiuti del legno, scarti della lavorazione della Legnochimica. Ogni vasca, grande come due campi da calcio e profonda quattro metri, è piena di semplici ed innocui trucioli. La materia di partenza, quindi, non sarebbe tossica. Materiale vegetale in combustione. Se questa è la natura degli scarti non si capisce la necessità della bonifica dell’area. Basterebbe interrare tutto ed aspettare che i trucioli di legno diventino buon compost, fertilizzante naturale del terreno, o addirittura potrebbero essere utilizzati, come già avvenuto in passato, quale combustibile per la vicina Centrale a Biomassa (meglio detta Inceneritore) ed a costo zero. Purtroppo la verità è ben altra, quei trucioli e quelle vasche sono impregnate di elementi chimici concentrati che hanno inquinato la terra, le falde e, durante i fenomeni di autocombustione, anche l’atmosfera. Purtroppo ancora una volta assistiamo a palesi menzogne da parte delle “istituzioni” che invece di battere i pugni, invece di gridare nelle sedi opportune tutto il loro sdegno, invece di scendere in piazza con i cittadini, preferiscono ricoprire i panni dei pompieri, provando a spegnere il rogo della sacrosanta indignazione della popolazione. Avete spento il fuoco delle vasche, non spegnerete il fuoco della rabbia della gente che subisce da anni gli effetti deleteri del disastro ecologico attuato dalla Legnochimica nel silenzio di tutti coloro che sono chiamati a vigilare sulla salute della popolazione. Non è più il tempo dei comunicati rassicuranti, è tempo che tutte le istituzioni agiscano con la tempestività e la radicalità dovute ad una simile emergenza. Per ribadire la nostra determinazione, oggi, una delegazione di cittadini e cittadine, sarà davanti alla Prefettura per la Conferenza dei Servizi…..fino alla bonifica! #DecidiamoNoi"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |