Comunali a Cosenza: Il PD ci pensa, Paolini si offre, Zanetti lo contraddice, Ncd ri-spera

28 apr 16 Ore di fibrillazione nel centrosinistra cosentino dopo il ritiro della candidarura Presta. Il Pd, per bocca del segretario regionale Magorno, prova a tenere unita la coalizione, praticamente allo sbando senza condottiero, ed annuncia che nelle prossime ore verrà fuori il nome del nuovo candidato a sindaco. Il totonome vede proliferare una serie di nominativi dei più disparati. Da Guccione, ad Adamo a Mancini, a Caruso. L'unico collante: la fantasia. E mentre nei vertici dei Democrat si cerca di rimettere a galla la barca della candidatura si fa avanti Enzo Paolini che si offre, dopo gli ultimi avvenimenti che lo hanno scaricato in maniera plateale, a rapresentante unico del centrosinistra. Prima però il vicesministro Zanetti, ieri ospite dello stesso Paolini a sostegno della sua candidatura, fa una mezza gaffe lanciando su twitter un hashtag che tanto amichevole non è: #cosenzanonsipresta. Sarà. Così come Ncd, che ha dichairato di schierarsi con Paolini, la quale vede in tutto questo una fase nuova di apertura ad un nuovo contatto col PD. Massimo è il caos in queste ore. Bisognerà avere pazienza e nervi saldi. Dalle prime reazioni sembra che tutto ed il contrario di tutto ancora è possibile. E gli attuali aderenti alla coalzione, resteranno?

Paolini offre la sua candidatura al PD, "Per parte mia, nell'esprimere pubblicamente a Lucio Presta sentimenti di amicizia e di stima nella reciproca appartenenza alla comunità cosentina che a lui sta tanto a cuore, resto a disposizione per fare quanto è ritenuto necessario per riportare il centrosinistra alla guida della città e restituirle prestigio, immagine, ruolo direzionale e protagonismo in campo nazionale". Lo afferma, in una dichiarazione, Enzo Paolini, candidato a sindaco di Cosenza per il Pse e Scelta civica, col sostegno di Ap-Ncd. "La notizia che Lucio Presta si è ritirato dalla competizione elettorale - aggiunge - mi coglie di sorpresa e mi condiziona sul piano umano perché riconducibile a ragioni private e familiari e non a ragioni politiche. Non ho mai nutrito nei suoi confronti astio o rancore e questo mi ha consentito di esprimergli privatamente la mia vicinanza. Il suo ritiro dall'agone elettorale, però, pone un problema politico, drammatizzato dai tempi tecnici molto ristretti, che bisogna affrontare con responsabilità e, soprattutto, con lucida serenità. Bisogna subito accantonare tutto ciò che, da una parte e dall'altra, ha diviso il centrosinistra e ritrovare le ragioni di una sintesi politica che rilanci l'unità in un progetto politico comune". "Nessuno deve essere chiamato - dice ancora Paolini - a fare passi indietro o a scusarsi per scelte superate dalle circostanze intervenute. C'è una valutazione politica da fare circa le forze e le candidature che restano in campo e decidere da che parte stare. Sarebbe un grave errore sottovalutare una prova elettorale che si presenta difficile e complessa per ragioni che si avrà modo di approfondire una volta fatte le scelte che necessitano. Bisogna dire chiaramente chi è l'avversario da battere ed essere strategicamente conseguenti e credibili. La politica ha e deve avere una sua dignità che dipende dalla trasparenza e dalla coerenza dei comportamenti degli attori decisionali".

PD: rispetto per scelta Presta, a breve nominativo. "Rispetto i motivi che hanno portato Lucio Presta alla scelta di ritirare la propria candidatura a Sindaco di Cosenza e, a nome del Partito Democratico calabrese, lo ringrazio per l'impegno profuso e i progetti messi in campo in questi mesi, per rilanciare e cambiare in meglio la città di Cosenza". Lo afferma il deputato e segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno. "Esprimo, al contempo - prosegue - la piena fiducia nella coalizione che sosteneva Presta e che farà sicuramente tesoro delle sue idee innovative, continuando il percorso di rinnovamento già intrapreso, per condurre Cosenza a una grande rinascita democratica. Nelle prossime ore verrà scelto il nuovo candidato a sindaco, un candidato che rappresenterà e interpreterà questa volontà di cambiamento e di aprire una fase nuova per Cosenza, una città meravigliosa ma sofferente a causa di azioni politiche e amministrative sbagliate, che deve riconquistare il suo ruolo di leadership territoriale non solo in Calabria, ma nell'intero Mezzogiorno"

Zanetti: #cosenzanonsipresta "Che ieri a Cosenza insieme a Paolini eravamo andati forte, lo avevamo capito, ma non pensavamo fino a questo punto. #cosenzanonsipresta". Lo scrive su Twitter Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, commentando la decisione di Lucio Presta di ritirarsi dalla competizione elettorale per le amministrative del 5 giugno. Zanetti, è scritto in una nota, "ricorda che il PD aveva deciso di candidare Presta a Cosenza senza passare dalle primarie di coalizione, motivo per cui Scelta Civica aveva deciso di sostenere Enzo Paolini. #Cosenzanonsipresta è l'hashtag che lo stesso Zanetti ha utilizzato ieri a Cosenza lanciando la candidatura di Paolini". Successivamente Zanetti ha precisato che "se, a differenza di come era inizialmente emerso, i motivi del ritiro sono personali e non politici, viene da sé che, nel permanere delle differenze di vedute sul piano politico, la decisione dell'ex candidato a sindaco di Cosenza, Lucio Presta, va rispettata sul piano personale e tutti i commenti azzerati".

Leone: Abbiamo fatto bene a differenziarci. "La rinuncia di Presta alla candidatura a sindaco di Cosenza testimonia quanta ragione aveva Area popolare-Ncd a differenziarsi politicamente da quella scelta chiaramente errata e mai condivisa per metodo, selezione e persone che, senza titoli, hanno tentato di isolarci". Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario amministrativo regionale di Ap-Ncd, Gianfranco Leone. "Ci sono ancora oggi i termini di un confronto? Noi riteniamo - aggiunge Leone - che dagli errori grossolani possa nascere una fase politica nuova che isoli avventurieri senza scrupoli e personaggi discutibili. La buona amministrazione si ottiene solo se ci si dota di capacità istituzionale, correttezza e onestà, oltre che di una visione in grado di discernere il bene dal male. Ci auguriamo che con la nuova fase che si apre oggi i massimi dirigenti del Pd regionale comprendano che ci si può e ci si deve allontanare dal baratro cambiando atteggiamento e comportamento nel pieno e massimo rispetto sia degli avversari politici che degli alleati"