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    Bagno di folla per Occhiuto che racconta il "rinascimento" di Cosenza

     

     

    Bagno di folla per Occhiuto che racconta il "rinascimento" di Cosenza

    13 apr 16 Cinema Citrigno gremito in ogni posto per la kermesse di apertura della campagna elettorale del candidato a Sindaco, l’uscente Mario Occhiuto, defenestrato da 17 firme quattro mesi prima della scadenza naturale del suo mandato, tra le quali, addirittura, quelle caine dei suoi ex compagni di viaggio. Una storia lucida nella mente dei tanti cosentini presenti replicano con un sonoro sold out a quello di appena quattro giorni fa. Ma Occhiuto da buon cristiano non infierisce sul progetto che lo ha portato anzitempo alla fine del mandato e chiama i “giuda” solo ex amici. Una fine di consiliatura che, per come avvenuta, fa ancora sorridere. Alla fine, gli stessi autori, sono stati gabbati da quella regia che ha forzato la mano. Un incipit dovuto per un fatto recepito in giusta misura dalle tante facce sorridenti che hanno battuto continuamente le mani a Mario Occhiuto più che contento del suo operato. Li sul palco del Citrigno a sfogliare con il telecomando le tante opere portate a termine, i progetti, le felici intuizioni che hanno, di fatto, risvegliato una città assopita da più di un decennio.

    --- Video Guarda il video della presentazione di Occhiuto

    La sala. In sala nessun nome roboante ma tanti cittadini. In prima fila il fratello Robertorto accompagnato dalla collega di partito, Jole Santelli, e di fianco Fausto Orsomarso, Wanda Ferro, l’ex vicesindaco Vigna, Piercarlo Chiappetta, l’ex sindaco Eva Catizone. Sul palco non ci sono poltrone. Solo due trespoli. la giornalista Iole Perito, che lo intervista, fa notare la differenza. Anzi si scusa per qualche minuto di ritardo, la manifestazione quasi svizzera è iniziata poco dopo le 18:30 previste, perchè Mario Occhiuto è stato intervistato prima dai giornalisti. Giù risate ed applausi. Per la cronaca Occhiuto viene supportato da 15 liste.

    Blitz del Guru. In sala l’ex sindaco della Serie B, Carratelli, tutti gli ex assessori di Occhiuto e perfino il candidato sfidante dell’ultima ora, “Guru” Iaconianni che nel finale ha dato spazio ad un siparietto, assieme ai protagonisti della sua iniziativa, Antonello Anzani, Giuseppe Febbraio, Nunzio Scalercio, Nicolò Sivini, inscenando una simpatica “invasione” sotto il palco per un selfie. Scenetta che ha allarmato subito le forze dell’ordine presenti ma che si è conclusa, per come iniziata, in una gran risata. “Lo faremo anche con gli altri” hanno assicurato i componenti il gruppo “Hettaruzzu Hebdo” che nel frattempo hanno chiesto ad Occhiuto "Un'ambasciata di rappresentanza" così come chiederanno agli altri candidati a sindaco nelle loro sedi.

    I progetti realizzati. Sul palco invece Occhiuto ha voluto chiarire subito la sua “non appartenenza” alla politica ma al mondo del “fare” di chi nella vita si è occupato di città e a Cosenza ha voluto lasciare una traccia indelebile, perché di questo si tratta, con opere materiali richiamo continuo di tutta la stampa nazionale e internazionale. Dopo l’ampia rassegna delle riviste europee e di oltre oceano sulle residenze artistiche dei “BoCs Art”, grande successo e felice intuizione che ha portato ad un via vai di tanti artisti contemporanei nella città dei Bruzi, l’interesse del quotidiano Repubblica, di questi giorni, su Cosenza e sui suoi percorsi artistici i cui meriti Occhiuto si prende in toto. Senza dimenticare Eva Catizone che ha iniziato il progetto del Mab. Oggi un percorso artistico, prossima meta dei tanti che verrano a visitare Cosenza, attraversa tutto il centro città, sono parole di Occhiuto, ed arriva fino alla monumentale Piazza Bilotti. Paragonata a scempio dai suoi concorrenti per i lavori che hanno interessato l’opera ed equiparata a Parigi da Occhiuto per come, ai tempi della costruzione della Torre Eiffel, visse le stesse polemiche. A paragoni il nostro ex primo cittadino non lesina di certo. Racconta per filo e per segno il contenitore della piazza che avrà un museo al suo interno, uno spazio per bambini con ludoteca dove è possibile lasciare i figli ed andare in centro a fare shopping. Un book shop con sala lettura. Sale attrezzate ed un museo virtuale enorme dove si racconterà della lunga storia della città, di Alarico, delle statue del Mab che si visiteranno lungo il corso. Un museo pensato anche per le scolaresche. Sopra, lo spazio sarà atterzzato con ombrelloni tavolini. Insomma una piazza monumentale da vivere come quelle di tutte le città importanti italiane che sarà un luogo da visitare per chi arriva in città come porta dei tanti tesori artistici che il Corso attualmente ospita. Il paragone con il mega parcheggio che fino a qualche anno fa occupava la piazza venie rievocato con una triste foto di allora. Oggi invece lo spazio viene tolto alle auto e restituito ai cittadini, agli abitanti, a quanti vorranno vivere la città. Uno dei grandi temi dell’architettura contemporanea. Restituire gli spazi occupati delle città a quanti le abitano togliendo auto e impedimenti. Così vengono fuori le ristrutturazioni di piazza Loreto, di Piazza Santa Teresa e delle altre piazza su cui stava lavorando Occhiuto. Percorsi tattili per i non vedenti,piste ciclabili e pedonali sono opere che non solo sono state realizzate ma che fanno luccicare gli occhi all’ex sindaco. Nuovi spazi verdi sono previsti in cantiere e il riassetto dei giardini e delle ville sono stati già fatti.

    Calatrava e planetario. Così come il ponte di Calatrava opera abbandonata dal 2002 con finanziamenti spesi e ripresa nel 2011 da Occhiuto con i finanziamenti che stavano per scadere e portato a termine in questi giorni. Così come ll Planetario. Altra opera rimasta chiusa in un cassetto per 10 anni. Due importanti infrastrutture che hanno cambiato un quartiere, Gergeri, oggi completamente rinnovato ed al centro di un rilancio. Lo stesso discorso per il centro storico e le periferie.

    Arte e musica contemporanea. E rimanendo sull’arte annuncia il progetto dell’ex area Officine Calabro Lucane, dove attualmente risiede il “Rialzo” che sarà sede di un museo contemporaneo, ch e ospiterà anche le tante opere lasciate dagli artisti dei Bocs Art ed anche luogo della musica contemporanea dove i gruppi musicali cosentini avranno spazio non solo per suonare ma anche per esibirsi. Ha annunciato l'istituzione di una "Musicommission" e di una "Film Commission Cosenza", che consacrino - fra altre iniziative - il capoluogo bruzio come una sorta di Matera capitale della cultura. "Si tratta di idee - ha sottolineato - pensate per intercettare i tanti talenti del territorio creando opportunità di impiego oltre che di valorizzazione dei luoghi quali set musicali e cinematografici".

    I trasporti. L’area urbana ed i suoi trasporti hanno poi riempito di applausi la sala allorquando Occhiuto ha ricostruito l’incredibile vicenda della circolare veloce. Due comuni che trovano l’accordo, Cosenza e Rende e la Regione che blocca il progetto per tutelare le lobby. Giù applausi. Spiega del successo dell’iniziativa. Di come i bus, gli stessi che viaggiano in città come Roma e Milano nell’hinterland, abbiano avuto il permesso delle Motorizzazione sui libretti di circolazione e di come la Regione abbia fatto di tutto per ostacolare l’iniziativa. Intanto la circolare veloce funziona ed è utilizzata.

    Il bluff della metro. E anche qui la polemica con la Regione non è affatto tenera per un opera giudicata esagerata da Occhiuto per un bacino di appena centodiecimila abitanti. Uno spreco lo definisce e s'affretta a bollare come panzana la tranvia che dovrebbe arrivare fino a Cataznaro. Quella non è una metro ma un treno regionale.

    La differenziata e l’acqua. Un altro dei suoi successi, che tra l’altro raccoglie ancora oggi premi, l’impegno per la sostenibilità attraverso il riciclo dei rifiuti. Oggi Cosenza è tra i migliori centri con il suo 60% di differenziata grazie anche al contributo dei cittadini che hanno sposato l’iniziativa. E poi la rete idrica colabrodo che da 40 anni nessuno ci ha messo mano. Già i primi risultati sono arrivati con una dispersione scesa dal 70 al 60 percento e con quartiere come le case minime e la zona del centro quasi all’asciutto ed oggi con l’acqua h24.

    Le periferie. Per le periferie è il programma del futuro prossimo. Proprio dalle periferie, ha detto Occhiuto, sono partiti i progetti più importanti come al rete idrica, l'illuminazione pubblica, i trasporti ed il verde per i quartieri parla di riabilitazione urbana dei disstri commessi dalle amministrazioni precedenti nelle periferie.

    L’ospedale. Anche qui Occhiuto non lesina le critiche alla Regione sottolineando l’importanza di ristrutturare tutta la zona intorno all’ospedale con i nuovi plessi senza andare a sconvolgere altre zone visto l’investimento già fatto sulla parte destra di viale della Repubblica con i nuovi plessi.

    La Bellezza. Occhiuto punta sulla bellezza. Cosenza non ha niente da invidiare a Matera, dice, e può candidarsi a capitale della cultura e della bellezza. La bellezza è sul programma della sua seconda consiliatura a campletare quel cammino iniziato nella prima e finita per colpa di chi ha voltato le spalle alla città che oggi gode di un nuovo volto.

    Illuminazione verde, castello, Rom, cooperative, monumenti. E poi la nuova rete di illuminazione con lampade led a basso consumo energetico, la manutenzione del verde pubblico, il restauro del Castello, degli antichi ponti di Cosenza, del letto del fiume Busento adesso con argini ancorati e una rete protettiva che impedisce la proliferazione di quel verde invasivo e pericoloso. Senza dimenticare i complimenti dei prefetti che si sono succeduti per la risoluzione del problema delle cooperative oggi tutte al lavoro e regolamentate e il problema dell’insediamento Rom lungo il fiume. Oggi, senza controllo, altri insediamenti stanno prendendo piede.

    Insomma Occhiuto non ha bisogno di promettere chissà cosa. Va facile e sciorina il suo operato aggiungendo i progetti per il futuro come il Museo di Alarico al posto del Jolly e il nuovo stadio Marulla, è giù applausi, tipo Allianz Arena dove da ogni posto si potrà godere la partita.
    Una prima uscita che più che una campagna elettorale sembra un bilancio partecipato assieme ai cittadini a raccontare di come Cosenza abbia cambiato volto e stia per entrare in quel mondo fatto di richiami per quanti amano la storia, il bello ed il godibile vera merce rara di una città che punta sull’arte e sulle attrattive per un nuovo “rinascimento”.

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