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Torna al suo posto la colonna di Sosno restaurata
Lo svelamento della colonna (Foto Tosti)
Torna al suo posto la colonna di Sosno restaurata 09 mag 15 La colonna dorica di Sacha Sosno, una delle tre colonne dell'artista franco-estone che fanno parte del Museo all'aperto Bilotti e che era stata danneggiata il 23 novembre del 2013, da un mezzo della società "Ecologia Oggi", è stata restaurata e restituita alla città di Cosenza. Stamane la statua è stata scoperta una seconda volta, dopo il restauro, ed è quindi tornata a far compagnia alle altre due colonne doriche del trittico di Sosno, ricomponendo l'unicum originario. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco Mario Occhiuto, il presidente di "Ecologia Oggi", Eugenio Guarascio, che si è fatto carico delle spese del restauro, attraverso l'assicurazione che ha coperto i danni causati dal mezzo della società; l'assessore alla Comunicazione, Turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro e, soprattutto, il restauratore ed esperto di conservazione e restauro dei beni culturali, Gianluca Nava, che può essere considerato a tutti gli effetti il vero artefice di questo autentico miracolo, in considerazione del fatto che la colonna dorica di Sacha Sosno, al momento dell'incidente, si era smembrata in 35 frammenti. Il risultato finale del restauro è stato lungamente lodato dal sindaco Occhiuto, che si è complimentato con Nava, mentre sul luogo dove è stata ricomposta la statua è intervenuta anche una scolaresca della scuola elementare "Giuseppina De Matera". Ed è toccato proprio a due bambini scoprire la statua tornata a vivere e a fare bella mostra di sé nei ranghi del Mab, tra gli applausi del pubblico che ha affollato l'isola pedonale. Occhiuto ha ringraziato anche il presidente Guarascio che ha materialmente sostenuto il restauro dell'opera. "Gianluca Nava - ha aggiunto Occhiuto - è l'artefice principale di questa rimessa a nuovo e del recupero di tutti i pezzi identitari della nostra città che sta portando avanti con il progetto 'RestArt' al cui completamento mancano solo i due monumenti di Piazza XV marzo. Le sculture del Mab non solo verranno ulteriormente valorizzate attraverso una più corretta illuminazione, ma verranno accresciute con altre opere, come annunciato da Roberto Bilotti sulla stampa, che sta pensando di collocare in città una scultura di Pomodoro che, però verrà probabilmente utilizzata per Piazza Santa Teresa". Nel disegno di città che sta prendendo corpo, il Sindaco Occhiuto indica nel Museo virtuale di mille metri quadri di Piazza Bilotti "la porta di accesso agli spazi culturali della città, nella quale potrà avvenire una ricognizione più complessiva che faccia interagire i servizi culturali con le attività commerciali. Nel programma di recupero è compresa anche la piazza antistante Piazza Tommaso Campanella, che sarà abbassata di quota". Ma la fabbrica creativa e città opera d'arte di Occhiuto non finisce qui. Tra le altre realizzazioni indicate, il Museo di Alarico che prenderà il posto dell'Ex Albergo Jolly e poi il LungoFiume con i 27 box art, sorta di museo contemporaneo che arriva fino al Parco Acquatico e che sarà uno spazio prevalentemente destinato agli artisti, ai giovani e agli sportivi.
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