Collettivo studentesco: No alla privatizzazione della scuola - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Collettivo studentesco: No alla privatizzazione della scuola

07 mag 15 "Di parole in questi giorni ne abbiamo sentite anche troppe, ma quelle provenienti da noi sono di gran lunga inferiori rispetto a chi, sui social e sui giornali c’ha attaccati". Così in una nota il Collettivo Autonomo Studentesco Giovani Comunisti/e - Federazione di Cosenza. "Con questo nostro scritto - spiegano- vogliamo mettere a tacere la polemica, che serve solo a spostare l’attenzione da quello che è il motivo per cui siamo scesi in piazza Martedi: la Riforma scolastica a dir poco vergognosa del Governo Renzi. Si è scritto che le piazze cosentine hanno vissuto anni di oscurantismo e che siano oggi tornate aperte, libere ed accessibili a tutti. La verità è una ed una sola: in piazza, a difendere gli studenti tanto quanto gli altri diritti per cui ci battiamo ogni giorno(casa, lavoro, salute, reddito) c’eravamo solo noi. E’ stato scritto e detto, volutamente, che “autonomi e comunisti” erano in piazza per difendere la Buona Scuola. Niente di più falso! Chi vive in questo Paese sa benissimo che quelli sopra citati sono gli unici soggetti politici che si stanno realmente battendo( e lo facevano in passato) contro il continuo processo di privatizzazione della scuola e degli altri diritti conquistati negli scorsi decenni di lotte. Chiudendo questa polemica sterile ribadiamo, una volta per tutte, che noi in piazza eravamo, con coerenza e trasparenza, senza nascondere bandiere o modalità di piazza differenti, per ribadire il nostro NO ai continui tagli che fanno dell’Italia l’ultimo Paese europeo per spesa sull’istruzione e la ricerca; per ribadire il nostro NO ai fondi alle scuole private perché totalmente incostituzionale; per ribadire il nostro NO alla concentrazione di potere nelle mani dei dirigenti scolastici; per ribadire il nostro NO ad una Riforma che vuole dei docenti conformisti e con la schiena curva, con la possibilità per il dirigente scolastico di confermarli o meno con totale discrezionalità; per ribadire il nostro NO secco e intransigente alle prove INVALSI perché esse rappresentano uno strumento strutturale e decisivo nella direzione della privatizzazione della scuola italiana e stravolgono quella che storicamente è stata la funzione della nostra scuola pubblica. Vogliamo una scuola totalmente pubblica, dove nessuno venga lasciato indietro; democratica, dove tutte le categorie scolastiche abbiano peso decisionale(compresi gli studenti); perché pensiamo che ogni scuola abbia diritto ad avere insegnanti preparati e stabili, selezionati con criteri oggettivi e procedure trasparenti, insegnanti che possano dedicarsi con serenità ai propri compiti educativi e cooperare tra di loro; perché pensiamo che le controriforme degli ultimi anni, Moratti e Gelmini, che hanno impoverito la qualità della scuola debbano essere cancellate; il governo, invece, non le modifica di una virgola, anzi, completa il disegno di smantellamento della scuola della Costituzione sull’unico punto che non era ancora stato toccato: lo stato giuridico dei docenti. L’11 Maggio alle 17:30 saremo in Piazza XI Settembre per rafforzare il nostro no alla Riforma e parlare del nostro modello di scuola. In merito al boicottaggio delle prove Invalsi abbiamo quindi deciso di lanciare varie azioni negli istituti la mattina del 12 Maggio e un pomeriggio di assemblee e attività per vivere la politica anche autoaggregazione, socialità e controcultura. 12 Maggio, villa comunale di via Roma, Cosenza, ore 16:00: - assemblea pubblica con interventi del collettivo autonomo studentesco, dei giovani comunisti/e e alcuni insegnanti. - estemporanea di pittura e writing esibizioni artistiche in estemporanea e laboratorio aperto a chiunque voglia partecipare attivamente alla creazione di opere - jam session esibizioni di vari artisti del collettivo - free style open mic".