Manifestazione dei lavoratori dello Skorpion: vogliamo risposte sul posto di lavoro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Manifestazione dei lavoratori dello Skorpion: vogliamo risposte sul posto di lavoro

12 gen 15 Domani alle 09.30 nel piazzale antistante il centro sportivo Scorpion Health Club di Rende si terrà una manifestazione dell’intero staff e dei soci per sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica -è scritto in una nota dei lavoratori della struttura- su quanto di increscioso si è verificato e si continua a perpetrare nei confronti di una struttura che svolge un servizio di pubblica utilità , unica nel suo genere in Calabria. La struttura è stata chiusa il 22 dicembre 2014 dalla curatela con una comunicazione scritta che la stessa avrebbe riaperto al pubblico e ripreso i corsi dal 20 gennaio. A tutt’oggi non siamo ancora in grado di fornire ai nostri soci una data certa per la riapertura ed ancor più grave è la situazione di noi lavoratori (60 persone) i quali siamo stati completamente ignorati , negandoci senza alcuna motivazione il nostro diritto a lavorare. In breve, in data 29.12.2014 una delegazione del comitato della società cooperativa (senza finalità di lucro) denominata Take Care che presta la propria attività nel centro sportivo Scorpion Health club è stata ricevuta dal Sindaco del Comune di Rende al fine di renderlo edotto e partecipe di una gravissima e drammatica situazione venutasi a creare per l’ improvvida chiusura della struttura disposta frettolosamente dal curatore fallimentare della società Scorpion pur senza averne titolo. Vane sono state le richieste avanzate dai responsabili della Take Care per evitare l’immotivata chiusura i quali hanno evidenziato al curatore le gravi ripercussioni che si sarebbero avute in primis per le sessanta famiglie di collaboratori che trovano unico sostentamento economico per le loro prestazioni svolte presso il centro ma anche per le migliaia di soci-utenti che svolgono attività sportive in maggior parte per scopi terapeutici più che per l’aspetto prettamente ludico. Preme sottolineare che la struttura sportiva ha ottenuto, già dagli anni novanta, il riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Rende che ha certificato che trattasi di struttura di “ Servizio Pubblico.” Tale certificazione scaturisce oltre che dalle meritorie attività svolte in senso lato anche dalla convenzione con lo stesso Comune che prevede nell’ atto notarile del 1989 l’utilizzo gratuito da parte delle scolaresche del territorio anche dalle attività, sempre gratuite, offerte ai bambini disabili ed ai portatori di handicap in genere. Il curatore ci è sembrato oltremodo insensibile alle reali problematiche evidenziate dicendo, tra l’altro, che aveva fretta di chiudere perché non poteva nemmeno assicurare un esercizio provvisorio alla società che, di fatto, da diversi anni , con grande professionalità, manda avanti, con enormi sacrifici ed abnegazione la propria attività, in quanto doveva partire per l’estero per trascorrere una lunghissima vacanza Natalizia . Di fatto dallo scorso 22 dicembre non abbiamo nessun interlocutore che possa darci risposte nonostante le nostre già gravi difficoltà economiche, e nessuna risposta ai soci che usufruiscono dei nostri servizi e della nostra professionalità. Nell’affiancarci in questo delicato momento, così come avvenuto all’incontro con il signor Sindaco di Rende, anche il presidente del CONI dottor Pino Abate a tutela dell’intero mondo dello sport. Questo è lo slogan con il quale intendiamo manifestare oggi: La pazienza è finita. Lo Scorpion deve riaprire: 60 famiglie senza più lavoro Migliaia di soci in attesa di riprendere i corsi Terapie riabilitative interrotte Didattica delle scuole interrotta Atleti di squadre nazionali ai quali viene inibito il quotidiano allenamento (unica struttura in Calabria con 5 campi da squash) A chi giova questa chiusura? Che interessi ci sono? Perché rimane ancora chiusa una struttura di proprietà comunale che svolge pubblico servizio?