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    Consiglio Comunale del 28 ottobre

     

     

    Consiglio Comunale del 28 ottobre

    29 ott 13 Dopo le relazioni degli Assessori sullo stato di attuazione delle linee programmatiche si è aperto il dibattito. Primo ad intervenire il consigliere Sergio Nucci: “devo salutare l’assessore in contumacia Hauser che anche stasera brilla per la sua assenza. Dato che ritengo che in quest’aula si consumino atti notarili, chiedo all’assessore De rose di riferire all’Assessore Hauser che, nel territorio di Donnici esiste un edificio pieno di amianto. A settembre ho denunciato la pericolosità della rotonda di viale Cosmai e poi è successo quello che è successo. Ho ascoltato nello scorso consiglio comunale la lunga relazione del Sindaco Occhiuto nella quale c’è stato un solo filo conduttore. Il Sindaco ha chiamato in causa i sentimenti di invidia e gelosia e ha parlato anche di ostracismo, come se tutta l’attività dell’opposizione fosse animata da queste ragioni. Non c’è da parte dell’opposizione nè un atteggiamento invidioso, né rancoroso. La verità è che noi non siamo sul libro paga di nessuno e diciamo quello che pensiamo. Il Sindaco ha parlato di rivoluzione culturale, ma l’Amministrazione comunale non brilla per trasparenza. In tre ore di intervento il Sindaco non ha mai pronunciato la parola metropolitana leggera. Evidentemente , non gli piace. E allora perché non lanciare l’idea di un referendum popolare? Chiediamolo ai cosentini. E’ importante fare chiarezza. La politica di questo comune è stata sinora quella del rapporto fiduciario, con un forte ricorso al rapporto fiduciario. E’ infinito l’elenco dello staff del Sindaco e dei consulenti. Questa Amministrazione è forte con gli avversari ed è debole con gli amici. Chi è amico ha garantite alcune posizioni di vantaggio. Per non parlare della cultura. Cosenza era un tempo considerata l’Atene della Calabria: oggi Cosenza è la Disneyland della Calabria: abbiamo solo feste, frizzi e lazzi. Siamo messi male in termini di politica culturale. Cosenza doveva diventare un polo universitario e attrattivo. Cominciamo a portare una facoltà in città. Questa sarebbe la panacea dei mali. Il colpo di grazia lo avremo con le opere iniziate. Non vedo un futuro. Dubito persino che il Sindaco sia incline alle grandi opere, quanto piuttosto alle progettazioni. Una grande opera è il ripristino della frana sulla strada che porta al cimitero. Quella è la prima casa dei cosentini. Invece di intervenire su questo si dà il via libera ad una pratica per la realizzazione di 7 mila loculi privat. E non parliamo delle consulenze al Rup. Molte stranezze su Piazza Fera, a cominciare dal dirigente che avrebbe remato contro per finire ad uno dei tre membri della commissione di alta vigilanza che ha problemi con la giustizia.” Marco Ambrogio: “Bisogna tornare a fare politica col cuore. Belle le parole dall’assessore Piazza e me ne complimento, ma che risposta diamo alle cooperative? L’Assessore al bilancio ha parlato di precisione nei pagamenti, ma sono sei mesi che non vengono pagate. Che risposta diamo? All’ Assessore al commercio chiedo: perché non incontriamo i commercianti di Piazza Bilotti? E’ un cantiere illegale quello di Piazza Bilotti. Hanno aperto un cantiere che sulla carta non esiste. E a proposito di Cultura, il Sindaco ha cancellato un auditorium dicendo che il terreno su cui doveva nascere non era di proprietà del Comune. Abbiamo fatto solo feste e fiere. Gli alloggi universitari nel centro storico sono stati cancellati. Non riusciamo ad inaugurare il Parco Acquatico. Per 15 mesi il palazzetto dello Sport è stato occupato dai rom rumeni. Non è possibile che un assessore non partecipi ai lavori del Consiglio e della Giunta. Il Sindaco ha parlato della raccolta differenziata come di un caso nazionale, ma in positivo o in negativo? Ci parli con la gente. Sia un po’ più umano. Qui non si pretendono miracoli occupazionali, ma le garanzie per chi ha un lavoro. Oggi i cosentini vogliono avere una città normale, non una città speciale. Non mi piaciuta una cosa in particolare del discorso del Sindaco. Da qui a breve vorrebbe attribuire la cittadinanza all’ex Prefetto di Cosenza Cannizzaro. Vorrei capirne le ragioni. E capire cosa sia successo, nella vicenda delle cooperative, tra Comune e Prefettura. Chi ha sbagliato tra Comune e Prefettura. Se ha sbagliato la Prefettura non possiamo dare la cittadinanza. 13 cooperative non hanno preso servizio e non è giusto che gli venga negato per sempre il diritto al lavoro.” Enzo Paolini: “Dopo 10 ore di discussione riteniamo di poter dire che la relazione del Sindaco va considerata sufficiente. Non sono pregiudizialmente oppositivo, su alcuni punti mi ha anche convinto, per esempio sul ripensamento dell’idea di metropolitana leggera. E’ difficile contestare alcune affermazioni. Il punto è un altro. Non si scorge un progetto politico che è una cosa diversa dai progetti. E’ una relazione sulle intenzioni e il programma è ancora tale. Nonostante questo siamo, però, per le opere pubbliche. Se ben fatte e ben pensate, rendono le città più belle e più vivibili e rappresentano un volàno per l’economia. Lei ci ha present la nuova Piazza Bilotti. Niente di nuovo in verità. Progetti di una città in divenire che si devono sedimentare. Non ci avete mai mostrato una faccia, così come non avete mai pronunciato la parola diritto coniugata alla parola lavoro. Siamo ai vertici della pressione fiscale e dell’evasione. A questo si aggiunga il degrado ambientale del centro storico, la disoccupazione della generazione media, nella quale Cosenza fa registrare il tasso più alto, lo spaccio di sostanze stupefacenti , l’aumento della microcriminalità e le nuove emigrazioni. Insomma, una città immersa in una crescita solo di facciata. Non vivete sulla luna e so che sapete che queste cose sono vere perché anche voi parlare con la gente. Non c’è più speranza. Due anni e mezzo fa le intenzioni degli elettori miravano a ben altro. Quelle intenzioni appaiono ben lontane. E in questa deriva si finisce per perdere il senso della misura. E l’ennesimo atto di disprezzo alla città si è consumato stasera consegnando una paginetta della relazione dell’Assessore Hauser che è un’offesa ai consiglieri, una mortificazione alla loro dignità. L’Assessore non deve scaldare solo la poltrona, deve fare le cose. Ecco perché reitero la mia richiesta di dimissioni e auspico una mozione di sfiducia dell’intero Consiglio. In due anni e mezzo, la città è stata sommersa dal problema dei rifiuti, ostruita dalle barriere architettoniche, con parte della popolazione sotto i tenti di amianto, senza un piano di risparmio energetico, una discarica che rischia di sorgere a Donnici senza la democratica concertazione con chi ci vive. Abbiamo presentato decine di interrogazioni, ma non abbiamo avuto mai nessuna risposta, neanche sulle questioni sulle quali abbiamo espresso condivisione, come sulla metropolitana. In due anni questa Amministrazione ha abbassato il livello di operosità . Quando nel manifesto programmatico si dice che produrre più ricchezza per il territorio significa aprire nuove imprese, sarebbe sufficiente pagare i giovani che hanno suonato nelle feste di fine anno. Il lavoro non esiste, per fare un ecografia bisogna attendere lungamente, non è consentito avere la Pet, la Conferenza dei sindaci non viene più convocata e chi dieci anni fa ha rubato una macchina non ha più diritto di lavorare. Su questo ci batteremo senza sosta. Noi ci opporremo con due parole non pronunciate in dieci ore: diritto e lavoro e mi auguro che dopo le mortificazioni subite ci sia un rigurgito di dignità che non consenta l’approvazione di questa relazione programmatica.” Maria Lucente : “sono nota per non abbracciare una linea dura di opposizione. Stasera il clima di pesantezza si taglia a fette. E provo amarezza. C’è da registrare l’insuccesso di questa Amministrazione. Per due anni e mezzo non ho incalzato questa Amministrazione. Quando l’Assessore al bilancio Vigna dice non abbiamo dichiarato il dissesto, dimentica che si parlava di dissesto anche prima. E Perugini non ha dichiarato il dissesto. La relazione dell’Assessore De Rose è intrisa di teoria ridondante. Ci siamo indignati per il taglio ai buoni libro, ma l’anno prossimo le famiglie vivranno un momento assai delicato, ma che farà l’Amministrazione il prossimo anno? Prevale la dimensione del “dopo faremo”, come per la Città dei Ragazzi. Stasera colgo per la prima volta in modo totale che questa Amministrazione non realizzerà niente di positivo per questa città. Con il rammarico ulteriore che tutta la parte del sociale e del lavoro è annullata perché è la più faticosa.” Andrea Falbo: “Ho riascoltato l’intervento del Sindaco per tre ore e mezza e ho cercato di cogliervi un’anima che non riuscivo a cogliere. Mi ha colpito una frase descrittiva dello stato dell’arte, spero sia stata una svista: “non partecipo volentieri al consiglio”. Se fosse così, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell’assise comunale. Colgo nell’azione dell’Amministrazione troppo accentramento con assenza di coinvolgimento dei consiglieri, per esempio per la progettazione dell’isola ecologica a Donnici. Un’altra affermazione mi ha lasciato perplesso, quando il Sindaco ha evocato invidie personali ed ostacoli. La critica è l’essenza della democrazia e della sovranità popolare. Nel merito dello stato di attuazione delle linee programmatiche, per quanto riguarda il welfare, nonostante lo sforzo profuso dall’ex assessore De Rosa, vedo molta apatia e non c’è stata progettazione. Siamo all’anno zero. Anziché mandare tutti gli anziani e non solo una parte, al soggiorno termale, abbiamo preferito le Buone Feste cosentine. Parlare di sanità è a mio parere doveroso. Ma lei, Sindaco, non ha mai convocato la Conferenza dei sindaci per fare il punto della situazione. Abbiamo assistito impotenti al depauperamento dellle specializzazioni del nostro Ospedale. Anche quel che accade al il cimitero è una vergogna. C’è una questione atavica che è quella della frana. Per questa opera c’è mancanza di volontà. Sulle cooperative pretendiamo garanzie per impedire che anche un solo posto di lavoro vada perduto. Parliamo il linguaggio della chiarezza e della trasparenza. Qualche mese fa il nuovo sindaco di Messina si è presentato in Comune in bicicletta e a piedi nudi e ha sbaragliato i tornelli. Qui non c’erano e li abbiamo installati. Dobbiamo avere gli ultimi e i deboli come punti di riferimento.” Francesco Perri: “Se la città soffre, la regione e il Paese soffrono, dobbiamo avere la capacità di fare autocritica. Abbiamo un impegno politico serio verso il mondo della cooperazione cosentina e il Sindaco ha detto che saranno salvaguardati i posti di lavoro. Dobbiamo, però, rivolgerci anche altrove e non scaricare solo sul Sindaco le responsabilità e invocare l’impegno delle altre istituzioni, anche dell’Europa). Il Sindaco ha svolto un lavoro sostanzialmente positivo e i cantieri aperti hanno portato lavoro. Gli assessori regionali Mancini e Gentile, insieme al Presidente Scopelliti, hanno fatto sì che l’Amministrazione avesse i giusti finanziamenti per far partire queste opere pubbliche. Nel settore del bilancio l’assessore ha fatto sicuramente un buon lavoro. Voglio tranquillizzare i cittadini circa il lavoro. Saremo vigili e attenti.” Giovanni Perri: “Le poche cose che sono state realizzate sono quelle che commenterò. Il traffico: se vogliamo decongestionare la città perché vogliamo costruire un parcheggio in pieno centro e chiudere via Roma? Trascuro la questione della metropolitana leggera, perché concordo con il collega Paolini. Sulla raccolta differenziata dico che la montagna ha partorito il topolino e che è un’occasione sprecata. C’è pieno di spazzatura. Potevamo attingere a tanti altri modelli efficienti e non lo abbiamo fatto. Sul commercio aggiungo che è possibile che solo noi incontriamo commercianti sfiduciati? I franchising stanno abbandonando la città. E cosa dire del verde pubblico? Le erbacce invadono marciapiedi. Come sta l’Assessore Hauser?” La risposta, immediata, arriva dall’intervento successivo, quello del consigliere Massimo Commodaro: “l’Assessore Hauser sta bene grazie a Dio. L’’Assessore Hauser in questi anni ha dimostrato di essere un Assessore serio e competente. Numerosi i protocolli d’intesa che sono stati sottoscritti per ridurre le emissioni di CO2. Questa è un’Amministrazione moderna che pensa al futuro e che ha avuto una grande capacità di risanare il bilancio comunale. La raccolta differenziata è il futuro, un modello vincente come quello di Salerno. Non bisogna criticarlo a priori. Piazza Bilotti contribuirà alla riqualificazione di quasi tutto il centro città. E’ una città che sa guardare al futuro. E lo dimostrano i passi in avanti compiuti in direzione della mobilità sostenibile, come per la circolare veloce. Gli eventi non sono feste, ma eventi che attraggono verso la nostra città migliaia di persone dalla provincia. Un’isola ecologica non è una discarica, è l’esatto contrario. Ci sono in tutte le città d’Italia. Il filo conduttore dell’Amministrazione Occhiuto è la politica dei fatti, delle idee, dei progetti.” Lino Di Nardo: “Gli ammortizzatori sociali non li fa il Comune, il comune fa i contratti per la realizzazione di servizi. Il Comune ha un’ingessatura finanziaria che non consente di far fronte alle richieste, non solo delle classi svantaggiate, ma anche dal ceto medio C’è da registrare una diminuzione di 4 milioni di euro di risorse statali. L’azione amministrativa che si sta portando avanti tende a dare a Cosenza quella centralità che storicamente le compete. L’intervento per la riqualificazione di Piazza Bilotti è un nuovo cardine della vita culturale cittadina, che risponde anche ad esigenze di mobilità sostenibile. Alla realizzazione dovrebbero tendere tutti coloro cui stanno a cuore le sorti della città. L’azione amministrativa ha consentito di rivitalizzare la città dopo anni di immobilismo. Sono state confermate le agevolazioni previste dalle precedenti amministrazioni e in qualche caso ne sono state previste di nuove. Il Piano di riequilibrio decennale ha gettato le basi per un risanamento. Ultima annotazione riguarda il centro storico che ha nella zona franca urbana un’occasione irripetibile per il suo rilancio.” Dopo l’intervento dei consiglieri iscritti a parlare, la breve replica del Sindaco Mario Occhiuto: “nonostante le problematiche emerse, credo che la nostra Amministrazione comunale possa essere considerata un’amministrazione del fare e che ha concretamente avviato una serie di azioni che riguardano tutti i servizi e che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo messo mano al sistema idrico e all’illuminazione pubblica con le lampade a led. Anche le gare per le Cooperative sono rivolte a riorganizzare un servizio e a renderlo migliore, anche a salvaguardia del lavoro. Abbiamo avviato opere pubbliche, a cominciare da Piazza Bilotti, per 50 milioni di euro. La piazza serve ai cittadini e ai commercianti; non solo restituiamo uno spazio pedonale, ma rendiamo un servizio anche ai commercianti, così come anche nelle politiche sociali, attraverso la consegna delle case con criteri di trasparenza. Qualcuno ha parlato che partecipo poco volentieri ai consigli. Non è così, anche se a quelli come questo partecipo poco volentieri. Purtroppo alcune volte questa sala diventa il tempio delle parole false ed anche voi lavoratori venite strumentalizzati inconsapevolmente. L’isola ecologica è esattamente il contrario di una discarica. Tra l’altro si tratta di un progetto avviato dalla precedente amministrazione e con progettisti della precedente amministrazione. Alcuni, sempre strumentalmente, hanno fomentato i cittadini di Donnici.” Sulle cooperative Occhiuto – rivolgendosi direttamente ai lavoratori presenti in sala - afferma che “abbiamo fatto un progetto per farvi lavorare tutti. Anziché fare polemiche, siccome c’è un bando pubblicato, organizzatevi per partecipare. Tutte le cose dette sono infondate. E’ inutile esasperare gli animi. Nel bando di gara sono previsti due punteggi uno riguarda il numero delle persone e l’altro il lavoro già svolto per il Comune. Dovete essere solidali fra di voi. Stiamo cercando di venire incontro alle vostre esigenze e di dare un servizio migliore alla città. Spero che anche la minoranza in questa situazione possa recuperare un clima costruttivo che ci consenta di raggiungere gli obiettivi comuni che ci siamo prefissi.” Il consiglio comunale prosegue, dopo aver accolto un’inversione dell’ordine del giorno richiesta dal consigliere Enzo Paolini con la trattazione del punto relativo al nuovo bando sulla manutenzione del verde ed altro che coinvolge il futuro delle cooperative sociali di tipo B, primo firmatario Marco Ambrogio che apre la discussione: “mi sento più tranquillo – afferma Ambrogio - dopo le parole del Sindaco. Non siamo alla ricerca di voti. Lei deve immaginare, Sindaco, che c’è una parte che amministra e una parte che controlla. La invito ad essere più pacato nell’appellare la minoranza. Se il Sindaco garantirà che non si perderà neanche un posto, meriterà tutta la stima e la benevolenza. Il progetto è ambizioso ma va tradotto in realtà. Vorremmo delle delucidazioni. Siamo disposti a fornire la nostra vicinanza, ma a due condizioni: non un posto di lavoro in meno e lo stipendio intatto.” Ad Ambrogio replica brevemente l’Assessore al ramo Carmine Manna che ribadisce come con il nuovo bando venga garantita la tutela di tutti i 470 lavoratori delle cooperative.” Secondo il consigliere Paolini il bando non rispetterebbe le tabelle della legge Fornero. Interviene di nuovo il Sindaco Occhiuto per alcune puntualizzazioni: “i chiarimenti – rivolgendosi al consigliere Ambrogio - potevano essere chiesti un po’ prima. Nella stesura del bando sono stati impegnati tecnici esperti della Prefettura e l’obiettivo è quello di rendere un servizio migliore ai cittadini e salvaguardare i posti di lavoro. Adesso il bando scade e bisogna partecipare. Se la tabella Fornero non è rispettata, non era rispettata neanche prima. I lavoratori non vengono penalizzati A noi interessava modulare il bando perché l’aggiudicataria potesse utilizzare tutte le persone che hanno già lavorato nel Comune di Cosenza. Nello stesso appalto è prevista la possibilità di affidare altri ulteriori servizi. L’unico problema, a mio avviso. È quello di riuscire a mettervi d’accordo, ad organizzarvi. Sempre rivolgendosi al consigliere Ambrogio il Sindaco ha precisato di aver proposto il conferimento della cittadinanza onoraria al Prefetto Cannizzaro “perché ci ha dato una grande mano.” La seduta si conclude con una proposta del consigliere Paolini che interpreta l’esigenza condivisa di inserire tutti i lavoratori con una retribuzione minima inderogabile per legge: “Se questa assicurazione c’è, bene, se non ci dovesse essere il consiglio comunale impegna l’Amministrazione al mantenimento dei minimi salariali previsti dalla legge, consentendo l’inserimento lavorativo di tutti.”

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