|
||||
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Sgombero ex area Fdc il Moci scrive a Sindaco e Prefetto per un tavolo di trattative
Sgombero ex area Fdc il Moci scrive a Sindaco e Prefetto per un tavolo di trattative 20 giu 12 In una lettera aperta rivolta al Prefetto, ed al Sindaco di Cosenza ed a tutte le autorità coinvolte l’Associazione Moci Ong chiede un tavolo di trattativa dopo la recente disposizione di sgombero dell’area ex deposito delle ferrovie della Calabria da parte del Comune. Questa la lettera. Oggi abbiamo appreso con enorme dispiacere che è stata emessa un’ordinanza di scombro Reg.Gen.Ord.n.46/2012 dell’ex deposito ferrovie della Calabria emesso dal comune di Cosenza settore 10 – infrastrutture. Nella stessa si fa un riepilogo delle varie comunicazioni avvenute tra i vari enti interessati, nell’ultimo anno, di cui veniamo a conoscenza solo oggi. Vorremmo con questa lettera raccontare la nostra storia e come vengono trattate le realtà associative che nel silenzio e nella gratuità lavorano in questa città. Tutte le istituzioni sono a conoscenza delle realtà che sono presenti nell’area delle officine della Calabria e delle attività che loro svolgono, vogliamo fare solo dei piccoli esempi e una breve cronistoria: Già 5 anni fa alcune associazioni presenti nell’area delle ex officine delle Ferrovie della Calabria hanno partecipato alla gestione dell’emergenza rom rumeni evacuati dal greto del fiume Crati ed accolti negli stessi locali su citati. Lavorando fianco a fianco con tutte le istituzioni competenti che venivano a conoscenza della presenza delle associazioni ed il lavoro che stavano svolgendo. Tutti gli organi di stampa ne hanno dato giusto risalto. L’anno successivo il comune di Cosenza, istituisce “UrbanLab” laboratorio di progettazione partecipata in cui tutte le realtà presenti nell’area delle ex officine vengono convocate e viene chiesta loro una relazione sulle attività svolte. Ne viene fuori un progetto che viene esposto alla presenza del sindaco della città di allora e di varie istituzioni. Le associazioni nel frattempo non avendo risposta ai vari incontri informali fatti con i funzionari delle ferrovie della Calabria, decidono di scrivere delle lettere raccomandate chiedendo un incontro per discutere della regolarizzazione della loro posizione con la disponibilità a pagare anche un eventuale affitto. Non ricevendo nessuna risposta scrivono anche all’assessore al patrimonio della regione Calabria. Nel 2011 anno in cui la procura della repubblica avvia tramite l’ASL gli accertamenti dello stato dell’amianto alcune associazioni vengono sentite in procura come persone informate dei fatti e presentano un dossier con tutte le attività svolte fin dal 2005 e si dichiarano disponibili a contribuire, per quanto possibile, alla bonifica dell’amianto stesso. Durante la campagna elettorale quasi tutti i candidati a sindaco anno fatto il loro comizio nell’area in questione, esponendo a tutti la volontà di voler sostenere le numerose attività sociali nate in questi anni. Lo stesso attuale sindaco Arch.Mario Occhiuto dopo la sua elezione, ha voluto avviare un laboratorio di progettazione partecipata, manifestando la reale volontà a voler mantenere quest’area come luogo per le associazioni. Quasi tutte le associazioni lavorano e partecipano a tutti i tavoli istituzionali sia per le attività che svolgono quotidianamente sia per le emergenze che ci sono state nella nostra città. Vogliamo ricordare le attività che quotidianamente vengono svolte : • Attività di supporto scolasti per i bambini rom rumeni; • Attività di supporto legale e disbrigo pratiche per immigrati; • Corsi di lingua italiana; • Raccolta e distribuzione abiti usati; • Riciclo e riuso di mobili e suppellettili; • Mercatino equo e solidale; • Sala Internet gratuita; • Attività di sensibilizzazione e di educazione allo sviluppo; • Attività artistiche; • Distribuzione Banco alimentare; • Centro di ascolto permanente; • Dormitorio per migranti; • Bottega del commercio equo e solidale; • Attività con ragazzi diversamente abili; Come evento straordinario vogliamo solo ricordare “Fiera in Mensa” che da accoglienza a centinaia di migranti che arrivano in città per la fiera di San Giuseppe, con la partecipazione ed il coinvolgimento di migliaia di volontari. Riteniamo, che in questi anni le associazioni hanno restituito alla città un luogo che era degradato ed abbandonato, rendendolo nuovamente vivibile con il solo lavoro volontario e con l’auto finanziamento. Restiamo molto dispiaciuti ed amareggiati per essere trattati oggi, come dei delinquenti, che occupano abusivamente e quasi improvvisamente questo luogo, che è diventato punto di riferimento per tutte le fasce deboli della nostra città. CHIEDIAMO al prefetto della nostra provincia ed altresì al sindaco della nostra città di istituire con urgenza un tavolo di discussione per trovare una soluzione condivisa e partecipata. Tutte le associazioni scriventi sono e saranno sempre disponibili per un dialogo costruttivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
|
|
|
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Copyright
© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |