Unione dei Comuni, Cavalcanti invia bozza statuto a Occhiuto e Greco - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Unione dei Comuni, Cavalcanti invia bozza statuto a Occhiuto e Greco

24 nov 11 Dare il via all'Unione dei Comuni tra Cosenza, Rende e Castrolibero « per dare corpo ad una idea di rapporto e di raccordo tra istituzioni, che avvii politiche di integrazione sui principali servizi, creando le condizioni per l'approdo finale, vale a dire la realizzazione di una città unica». Così il Sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti in una lettera indirizzata ai sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, e di Castrolibero, Orlandino Greco. Il primo cittadino di Rende alle parole, dunque, fa seguire i fatti con uno schema di statuto di Unione dei Comuni, elaborato dall'ANCI che, per accelerare i tempi, sottopone all'attenzione di Cosenza e Castrolibero. Una bozza di statuto composta da 41 articoli in cui si definisce il futuro soggetto istituzionale che avrà funzioni amministrative su numerosi servizi oggi gestiti dai singoli comuni « L'Unione dei Comuni – spiega Cavalcanti - costituisce lo strumento più idoneo per riequilibrare il livello dei servizi, creando una organizzazione che in qualche modo consenta un'azione amministrativa finalizzata a dare a tutti i cittadini dell'area urbana i medesimi livelli di qualità e sviluppando, al contempo, politiche di ottimizzazione delle risorse oltre che di attrazione di finanziamenti europei. E' inutile dire che – prosegue il Sindaco Cavalcanti - tra i servizi prioritari nella prospettata logica dell'integrazione e della valorizzazione rientrino, per tacer d'altro, quello del trasporto pubblico locale, della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, alle politiche culturali, ai circuiti teatrali, alla pianificazione urbanistica». Cavalcanti, nelle lettera inviata ad Occhiuto e Greco nel sottolineare che «su questo tema, mai come questa volta, si è determinata una grande aspettativa da parte dei cittadini e, soprattutto, si è ingenerata la convinzione che siano maturi i tempi per una forte accelerazione verso l'obiettivo finale della "città unica"», manda un messaggio chiaro ai due primi cittadini: «tutto ciò può realizzarsi - scrive Cavalcanti - se vi sono le condizioni politiche, amministrative, ma soprattutto culturali per superare logiche di campanile, di difesa del territorio, di chiusura verso quello che ritengo sia il principale ostacolo di un'azione amministrativa così straordinaria: la capacità di ragionare sapendo che occorre rinunciare a quote di sovranità per operare con uno sguardo che veda l'intero territorio come un unico territorio». Nel documento il Sindaco Cavalcanti fa riferimento anche al tema più particolare della Metropolitana Leggera su quale dice «si è dovuto riscontrare una progressiva, oggettiva emersione di atteggiamenti e di argomentazioni che, sotto le legittime aspirazioni della difesa del proprio territorio, sembrano porsi in contrasto con le logiche delle azioni condivise per giungere a connotarsi in termini quasi di contrasto verso quell'idea di integrazione che è connaturale al tema dell'unificazione. Probabilmente in qualche caso la parola ha tradito il pensiero ed è su questa convinzione che intendo muovermi». Nell'inviare la bozza di Statuto dell'Unione dei Comuni, emerge la volontà del sindaco Cavalcanti di proseguire su questa strada «per giungere, in tempi ragionevolmente brevi, alle deliberazioni comunali ed alla sottoscrizione anche degli atti formali». Infine l'invito ai due sindaci di avviare una discussione «che abbia tempi compatibili con quelle che sono le aspirazioni dei cittadini».