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    Il libro “Etica e turismo” di Norberto Tonini presentato al Caffe’ letterario

     

     

    Il libro “Etica e turismo” di Norberto Tonini presentato al Caffe’ letterario

    31 mar 11 Un altro turismo è possibile. Non quello animato dalla logica del profitto ad ogni costo, ma il turismo che diventa importante fattore di sviluppo sostenibile, di coesione sociale, di solidarietà e promozione umana. Lo dice e lo teorizza a gran voce Norberto Tonini, membro (unico italiano) del Comitato Mondiale di Etica del Turismo e Presidente del BITS (Bureau International du Tourisme Social), nel suo libro “Etica e turismo”, pubblicato dalle edizioni “San Paolo” e presentato questa mattina al Caffè Letterario di Cosenza, alla presenza dell’autore. A promuovere l’iniziativa, l’Assessorato al turismo del Comune di Cosenza, guidato da Marco Ambrogio, e il Comitato Provinciale del Centro turistico giovanile. “Per vincere la sfida della socialità – sostiene Tonini nel libro, confermandolo questa mattina davanti ad una platea formata prevalentemente da studenti del corso di laurea in scienze turistiche dell’Università della Calabria - bisogna far sì che il turismo sia un turismo per tutti anche se, statistiche alla mano, il 40% dei giovani europei (e il 47% della popolazione europea) non va in vacanza, complice anche la crisi economica in atto.” Per Tonini “bisogna affrontare la sfida della sostenibilità, avendo cura di salvaguardare l’economia, l’ambiente e il contesto sociale del luogo visitato, per far si che il turismo diventi realmente fattore di coesione sociale. La vera sfida del terzo millennio, per l’autore del libro, “è dunque quella che dovà segnare il passaggio dallo sviluppo del turismo al turismo dello sviluppo, ovvero quel turismo che sia in grado di conciliare le tre grandi coordinate: socialità, sostenibilità e solidarietà”. Tonini ha ricordato come la questione etica del turismo, con alcuni richiami anche all’enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI, sia stata affrontata da diversi organismi nazionali e internazionali che hanno adottato dichiarazioni, regolamenti deontologici, carte e codici etici, tutti volti ad orientare più correttamente l’esercizio e lo sviluppo dell’attività turistica. Il documento principe e più autorevole è rappresentato dal Codice Mondiale di Etica del turismo, approvato a Santiago del Cile nel 1999 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione mondiale del turismo e adottato in seguito, nel 2001, anche dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Codice, con il suo preambolo e i suoi 10 articoli, invita i governi nazionali e locali, le imprese e gli operatori del settore, a considerare il turismo non solo come attività economica in grado di garantire profitto, ma anche e soprattutto, come una grande opportunità per lo sviluppo individuale e collettivo dell’intera umanità. Alla presentazione del volume hanno partecipato anche il Vice Presidente Nazionale del Centro turistico giovanile Paolo Sessa, il Prorettore dell’Università della Calabria Pietro Brandmayr, delegato al Centro residenziale e il Prof.Tullio Romita, docente di Scienze turistiche e valorizzazione dei sistemi turistico-culturali dell’Università della Calabria. Brandmayr ha evidenziato le difficoltà dell’Università della Calabria a finanziare i viaggi di istruzione degli studenti, a causa dei tagli ai finanziamenti decisi dal Governo. Il Prorettore ha anche sottolineato come quello del turismo sostenibile sia uno dei grandi traguardi da raggiungere e in questa direzione ha ricordato l’impegno dell’ateneo, che ospita 500 studenti stranieri all’anno, come rampa di lancio di questa forma di turismo. Il prof.Romita ha ricordato, invece, l’excursus storico della nascita e dello sviluppo del corso di laurea in scienze turistiche sottolineando la necessità di formare professionali in grado di leggere il territorio e le opportunità economiche. “Le professionalità – ha detto Romita – si ottengono investendo in risorse umane. A concludere la manifestazione è stato l’Assessore comunale al turismo Marco Ambrogio. “E’ significativo che questa iniziativa – ha affermato Ambrogio - sia approdata anche a Cosenza, città d’arte e a forte vocazione turistica, ricca di un patrimonio storico, artistico e culturale fatto di tracce materiali e immateriali che rappresentano certamente un altissimo potenziale ancora inespresso. Cosenza ha le carte in regola per candidarsi a diventare centro nevralgico di flussi turistici di una certa consistenza di cui si avverte già la presenza. Perché Cosenza possa recitare un ruolo importante nel comparto del turismo – ha aggiunto l’Assessore - è, però, indispensabile mettere in moto quei meccanismi di attrazione e di accoglienza che possano conferire un maggiore appeal alla nostra città. In attesa che tutto questo avvenga e perché Cosenza non si trovi impreparata, è estremamente importante cominciare a ragionare in termini di turismo sostenibile, sociale e solidale, affinché la città, una volta entrata a far parte dei circuiti turistici importanti, possa farsi trovare attrezzata nel rispettare quei principi base del turismo autentico, sociale, sostenibile e solidale, e non di quello che ha come fine ultimo il profitto ad ogni costo.”

     

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