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    Iniziativa del Pli cosentino sul 150° dell’unità

     

     

    Iniziativa del Pli cosentino sul 150° dell’unità

    18 mar 11 Non è solo festa dell’Unità d’Italia quella che si è celebrata oggi all’Officina delle Arti di Piazza Spirito Santo. L’orgoglio di essere italiani si è unito allo stupore di entrare in una vera e propria officina, in cui si produce cultura nel cuore della città vecchia. Ad aprire la celebrazione del 17 Marzo, l’inno d’Italia intonato da Liborio Olla e le immagini, proiettate in sala (opera di Orazio Garofalo), passano in rassegna 150 anni di gioie e dolori del popolo italiano. Il primo a prendere la parola è Eugenio Barca, commissario regionale del Partito Liberale, che dedica l’intero intervento all’importanza dei giovani, leitmotiv della serata. “L’unità- afferma Barca- si è costruita con il sangue versato dai giovani, che ancor oggi, nella nostra terra amara, si spendono per ottenere un riscatto e migliorare con il loro coraggio, dalle Alpi alla Sicilia, la politica locale e nazionale”. Lo spirito di amor patrio dei giovani, irrompe sulla scena, con una rappresentazione storica dei Fratelli Bandiera e da un momento di satira, in vernacolo cosentino, sulla classe politica della nostra città. Segue l’esibizione del giovane avvocato Temistocle Marasco con una “Riflessione storica sull’Unità d’Italia”. Dalla satira si scivola alla politica vera. E’ la volta dell’ intervento del candidato a sindaco di Cosenza Enzo Paolini che mostra orgoglioso alla platea la sua cravatta tricolore, fondo blu, che lo ha accompagnato sabato scorso a Roma, nella storica vittoria dell’Italia di rugby sulla Francia. “E’ un gran piacere stasera essere qui alle Officine delle Arti- commenta Paolini- in questo giacimento di sensibilità e cultura, di gente che ha reso vivi questi luoghi nel cuore della città vecchia”. “Se diventerò sindaco certe inutili e ridondanti spese per festeggiamenti di qualche ora e di tanto costo non le faremo- ribadisce con fermezza l’avvocato- ma valorizzeremo la cultura locale e faremo qualche opera manutentiva ulteriore per la nostra città”. “La cultura- aggiunge- non è superflua ma può essere per Cosenza una fonte di guadagno e una risorsa preziosa per le istituzioni comunali”. Paolini ricorda a proposito l’Ara dei fratelli Bandiera, definita dallo stesso “vetrina di protagonismo” della nostra città nella storia d’Italia. L’Ara, nei progetti di Paolini, che rammenta quanto già fatto da Giacomo Mancini, potrà diventare un elemento commemorativo alla stregua del Duomo e del Castello. “Alle nuove generazioni- conclude Paolini- oggi consegniamo il ricordo delle vicende risorgimentali che ha vissuto la nostra città e alla memoria i nomi dei fratelli caduti che ogni cittadino può leggere in Piazza XV Marzo sul basamento della statua della Libertà” A chiudere l’evento lo scrittore e critico d’arte Gianfranco Labrosciano, il quale sottolinea la necessità di riattualizzare il significato della celebrazione del 150° dell’unità d’Italia, nella contemporaneità storica.

     

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