Cosenza Domani: Candidatura Paolini valore aggiunto societa’ civile - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cosenza Domani: Candidatura Paolini valore aggiunto societa’ civile

14 mar 11 “Alcune precisazioni vanno fatte in ordine alla candidatura di Enzo Paolini. Così in una nota il gruppo Cosenza Domani a proposito delle polemiche sollevate dopo la candidatura del centrosinistra. “La prima –e’ scritto- riguarda la sua asserita “disorganicità” rispetto ai partiti o al PD. Ed allora: la appartenenza alla cosiddetta “società civile” dovrebbe essere un valore aggiunto rispetto alla autoreferenzialità dei partiti. Altrimenti non si comprende perché Bersani cerchi a Roma e nel Paese alleanze con la società civile ed a Cosenza, invece ci si debba chiudere in logiche di appartenenza. Peraltro si presta a facili ironie il fatto che a risollevare dalle macerie la bandiera del PD sia quel Nicola Adamo che dopo i patti scellerati di Capo Suvero ha portato il PD alla disfatta elettorale.- E’ davvero singolare che della scelta di Paolini come candidato del centrosinistra si dia una lettura del tutto opposta alla verità dei fatti. Erano mesi che il centrosinistra nelle riunioni per la scelta del candidato non riusciva a trovare le sintesi che – invece – è avvenuta nel momento in cui è stata proposta la candidatura di Paolini. Che non è un marziano della politica, non viene dalle Case di cura, né dall’edilizia né da attività imprenditoriali, ma ha una storia politica di cui si vuole strumentalmente dimenticare. Forse sarebbe bene ricordare che Enzo Paolini dal 1976 ad oggi è stato molte volte candidato alle elezioni amministrative e politiche: 3 volte nelle liste radicali, 2 con i verdi, 2 con gli antiproibizionisti, 3 con le liste socialiste, 1 nel PDS.- Ai sepolcri imbiancati che agitano suoi asseriti contatti con il centrodestra dovrebbe essere sufficiente ricordare questa sequenza di linearità e coerenza politica che non tutti possono vantare.- Quanto agli incontri con esponenti del PDL non c’è niente da smentire. Paolini si è incontrato più volte – l’ha detto lui – recentemente con il ministro della salute Fazio, con il sottosegretario all’economia Micciché, con il Ministro del lavoro Sacconi, con deputati e senatori locali, nel suo ruolo istituzionale, ai tanti tavoli tenuti per tentare di risanare la sanità calabrese; in tali occasioni molti - anzi tutti – hanno espresso apprezzamento per la sua persona e per il suo impegno. Da qui ad inventarsi nomi, contatti telefonici, “trattative” che nessuno – ripetesi nessuno – ha mai portato avanti a nessun tavolo, ce ne corre. D’altra parte basta leggere le dichiarazioni che negli ultimi tre mesi hanno rilasciato il coordinatore ed il vicecoordinatore calabrese del PDL ed i nomi fatti: Santelli, Mancini, Gentile, Occhiuto, Adamo Vincenzo, Orsomarso ed altri. Paolini non c’è mai. Il resto è tutta fuffa. In particolare l’affermazione di qualcuno che vorrebbe far passare come “civica” la candidatura di Occhiuto, esponente di punta dell’UDC calabrese, mentre quella di Paolini che era già in campagna elettorale con le sue liste civiche senza essere ostile ai partiti, diventerebbe una candidatura “apolitica”. Tutto molto comico.- Infine la questione del “re delle cliniche” e degli “interessi nella sanità privata” agitata per non fuggire ai temi veri. Tutto sempre molto subdolamente suggestivo ma privo di ogni dignità: Paolini ha già dichiarato e chiarito di non avere neanche una sola azione di una clinica ma, voler rispondere ci sarebbe da chiedersi perché avere interessi nella sanità sarebbe un male assoluto e avere interessi ad esempio nel commercio o nell’industria o nell’edilizia o nell’editoria sarebbe un bene comunque? Possibile che il dibattito politico si riduca ad una polemica di così basso profilo? Come ha affermato Paolini al Modernissimo, stiamo alle idee, ai programmi, ai fatti ed alle cose da fare per risollevare la città. Tutto il resto è noia".