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Padre Fedele sbotta al processo "Dopo 5 anni nessuna prova"
Padre Fedele sbotta al processo "Dopo 5 anni nessuna prova" 15 giu 11 A distanza di cinque anni e cinque mesi dall'inizio del processo non è emersa "nessuna prova che dimostri le accuse". A sostenerlo è stato Padre Fedele Bisceglia, l'ex frate accusato di violenza sessuale ai danni di una suora (difeso dagli avvocati Eugenio Bisceglia e Franz Caruso) insieme al suo segretario, Antonio Gaudio (difeso dagli avvocati Loscerbo e Sorrentino). Padre Fedele stamane, nel corso del processo in corso a porte chiuse dinanzi ai giudici del tribunale di Cosenza, ha fatto dichiarazioni spontanee durante le quali ha sostenuto che "esiste un complotto contro di me. Hanno cercato di colpirmi in tutti i modi ma in questo processo, però, non è emersa nessuna prova che dimostri le accuse". Per l'ennesima volta l'ex frate ha ribadito che "non ho mai commesso i reati dei quali vengo accusato. Non ho mai abusato della suora. Contro la mia persona, invece, è stato ordito un complotto preparato in modo minuzioso". Subito dopo le dichiarazioni spontanee l'udienza è proseguita con la deposizione di Gioacchino Calapai, il perito d'ufficio nominato dai giudici del tribunale. Calapai ha illustrato gli effetti di un farmaco per la cura dell'insonnia. Ha escluso l’esistenza, almeno nell’anno 2005, di una forma farmaceutica a compressa orosolubile dello Zolpidem capace di sciogliersi subito in bocca, tanto in quanto la suora ha narrato di avere ricevuto una pillola scioltasi subito in bocca. Il perito ha poi confermato, per come scritto nella perizia, che “l’amnesia causata dallo Zolpidem puo’ interessare i fatti accaduti in un arco di tempo fino a 4-5 ore anche se il tempo di dimezzamento nel sangue e’ di circa 2 ore. Ha poi riferito che il farmaco ha una efficacia immediata, ovvero dopo circa 10/15 minuti dalla sua assunzione e che la sua concentrazione maggiore e’ presente nella prima ora. D’altro canto e’ detto anche nella scheda tecnica dei farmaci Stilnox, Niotal e Nottem (nomi commerciali dello Zolpidem in Italia) che il farmaco provoca amnesia per gli eventi durante i quali c’e’ stata la somministrazione. La suora, nelle sue dichiarazioni, ha sostenuto che Padre Fedele le dava il farmaco in modo da produrle una forma di amnesia. Durante gli effetti del farmaco, sostiene l'accusa, sarebbero avvenute le violenze sessuali. L'udienza, presieduta dalla dott.ssa Antonia Gallo, chiusa l'istruttoria dibattimentale, è stata aggiornata a mercoledì 22 giugno per la requisitoria del PM e la discussione della parte civile e della parte offasa. Il 27 giugno sarà la volta della difesa di Antonello Gaudio e per il 29 giugno è prevista la seduta per la difesa di padre Fedele. Dopo le repliche fissate per il 4 luglio, il collegio si ritirera’ in camera di Consiglio per la sentenza. Domani pomeriggio, a Cosenza, Padre Fedele terrà una conferenza stampa durante la quale leggerà una lettera i cui contenuti sono stati illustrati stamani ai giudici nel corso delle dichiarazioni spontanee. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |