Api Cosenza "2 giugno, Calabria dimenticata" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Api Cosenza "2 giugno, Calabria dimenticata"

02 giu 11 "Le celebrazioni che ricordano il 2 giugno 1946, quando gli italiani scelgono la Repubblica, in un momento epocale della storia non solo politica, ma anche culturale, economica e sociale di una nazione, che, tra mille difficoltà, sceglieva, con convinzione, la strada della democrazia e della libertà". Lo afferma Stfano Vecchione, Segretario cittadino di Alleanza per l’Italia di Cosenza. "Il 2 giugno -aggiunge- è la ricorrenza della sovranità popolare che nella Costituzione trovava e trova la propria sublimazione, ed è anche l'occasione per approfondire temi sempre attuali e ricchi di implicazioni per il Mezzogiorno d’Italia in generale e per la Calabria in particolare, una regione con una propria identità caratterizzata da più parti negativamente in maniera unilaterale e spesso superficiale. È una Calabria "dimenticata", nonostante il sacrificio ed il forte spirito di abnegazione dei giorni di cimenti e di eroismi, di ricordi vivi delle lotte di libertà dal fascismo e dalla monarchia, dei tanti caduti in battaglia, nei campi di concentramento e nelle loro case, durante la difesa della patria e nel processo di unificazione di una "nazione duale". Ancora oggi, dopo 65 anni, gli elementi di elevata criticità per la Calabria continuano, «grandi differenze di performance si riscontrano con le varie regioni, ed evidenziano distanze che, nei casi più evidenti, raggiungono l’ordine delle trenta volte tra l’area più avanzata (il Piemonte) e quella più svantaggiata (la Calabria)». La festa della Repubblica non può, quindi, essere soltanto un mero momento celebrativo, deve invece contribuire a plasmare tutte quelle coscienze capaci di porsi quale imperativo morale la valorizzazione di persone e risorse della nostra terra, della nostra identità, della nostra capacità di confrontarci nel presente con altre realtà e con un futuro di progresso di cui siamo tutti chiamati a rispondere. Per questi motivi, nella ricorrenza della Repubblica, Stefano Vecchione, segretario cittadino di Alleanza per l’Italia, ritiene necessario pervenire a nuove e moderne politiche di promozione umana e sociale, idonee a dare risposte alle urgenti esigenze dei locali territori, conseguenti alla recessione in atto che dal 2008 penalizza ulteriormente imprese e famiglie. Alleanza per l’Italia più volte ha richiamato al senso di responsabilità il governo Berlusconi che ha, sin dal suo insediamento, dimenticato i giovani e le donne calabresi che vanno a costituire i tassi di occupazione più bassi dell’Occidente europeo. Giovani e donne che non hanno un lavoro e vivono il grave «disagio» nelle proprie famiglie, dove i genitori sono sempre più anziani e a loro volta bisognosi di aiuto. Una situazione – continua Stefano Vecchione – di grandi difficoltà economiche e sociali di «una regione che non è in grado di portare a convergere le profonde diversità con le altre aree del Paese, ma richiede con urgenza politiche mirate sul piano territoriale». È una Calabria dove cresce l’esclusione sociale, dove il già elevato tasso d’incidenza della povertà è più del doppio rispetto alla media nazionale. I «dati sull’occupazione fanno tremare la regione e rimangono tra quelli più elevati in negativo delle regioni italiane», «non ci attendono mesi facili», cresce il disagio, diminuiscono i consumi, per la prima volta in dieci anni la «spesa» familiare si riduce in misura consistente, e «si sono rivelati formiche perfino i ceti medio-alti» che hanno tagliato le spese anche sui prodotti di prima necessità, come il cibo. Siamo, pertanto, in presenza, di «uno scenario inquietante», conclude Stefano Vecchione – che rende non rinviabili nuove istanze di democrazia e organizzazione del territorio con l’obiettivo di scelte condivise, di creare occasioni di discussione e quindi di riflessione, per giungere a una diversa rappresentazione delle relazioni tra la Calabria e il resto della nazione, nell’ambito di una più ampia strategia nazionale, regionale, e provinciale, finalizzata al recupero della coesione sociale attraverso la riduzione degli effetti negativi dell’attuale ciclo economico. Alleanza per l’Italia, al riguardo, invita le associazioni dell’economia, del sociale e della cultura, di farsi carico di organizzare un apposito incontro di studio e di programmazione, ognuna con il suo stile, con le sue idee, libera di contribuire fattivamente con nuove modalità ad una crescita pronunciata ed omogenea della regione. Sull’esempio di altre importanti realtà territoriali italiane ed europee, attraverso proposte non partisan di alto livello, si vuole offrire alle scelte politiche un’insieme coerente di prospettive su cosa è indispensabile per il raggiungimento di moderni obiettivi di sviluppo, duraturo e sostenibile, per il lavoro, la sanità, l’istruzione. Un funzionale contributo propositivo per avviare una crescita forte, sana, socialmente ed ecologicamente giusta della Calabria, che permetta alla regione di potersi finalmente confrontare, a distanza di 65 anni dalla proclamazione della Repubblica e a 150 anni dall’unità d’Italia, con quelle più avanzate del Mezzogiorno e del Nord Italia".