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    Cosenza, Consiglio comunale sulla verifica del Programma del Sindaco

     

     

    Cosenza, Consiglio comunale sulla verifica del Programma del Sindaco

    17 gen 11 Il Consiglio Comunale, presieduto da Antonio Ciacco, è riunito in sessione straordinaria per la verifica dell'attuazione delle linee programmatiche di mandato. Approvato il verbale della seduta precedente, la prima parte del Consiglio è stata occupata dalla lunga relazione del Sindaco Salvatore Perugini che, di seguito, si trasmette. Relazione del Sindaco “Questo punto all'OdG, come negli anni precedenti, era stato iscritto per una verifica riferita all'esercizio finanziario dell’anno trascorso. Esigenze consiliari lo hanno trasferito alla data odierna, che è anche prossima alla nuova scadenza elettorale, dalla quale istituzionalmente ci separa un periodo di circa 4 mesi. Allora ho ritenuto opportuno e doveroso avviare nella sede consiliare un ragionamento che costituisca il punto complessivo di un cammino che, dal 2006 ad oggi, abbiamo compiuto e che da qui a qualche mese troverà il suo punto di arrivo. Doveroso nei confronti del Consiglio comunale e, altrettanto, nei confronti della nostra comunità che nel 2006, con un significativo risultato elettorale, ci ha dato l’onore e l’onere di guidare questa fase amministrativa. Credo che, per fare un'analisi corretta istituzionalmente parlando, per rendere il conto del mandato ricevuto, non possiamo prescindere da alcune condizioni di premessa. Che sono quelle del contesto in cui abbiamo congiuntamente operato, che sono quelle relative a ciò che ci eravamo prefissati di fare e ciò che siamo riusciti a fare, e ovviamente a ciò che lasciamo nella nostra città come frutto del nostro lavoro. Quindi farò delle riflessioni di carattere politico - inteso come impegno che siamo statti chiamati a svolgere al servizio della nostra città - istituzionale e amministrativo. Mi aspetto dal Consiglio comunale il dibattito più articolato possibile, i contributi e gli arricchimenti alla mia relazione introduttiva, ben sapendo che quando c'è la volontà di fare le cose, riusciamo a farle e anche bene. In primo luogo, il ruolo delle Amministrazioni comunali è cambiato profondamente nel tempo, in una fase in cui avanza nel paese la questione del federalismo, fiscale e istituzionale, che avanza, però, in modo schizofrenico. Aumenta il ruolo dell'ente di prossimità, il cittadino ha una sola interfaccia, le domande sociali crescono; si avvia il federalismo fiscale e istituzionale, che significa maggiore autonomia e responsabilità, ma parallelamente si avvia una politica in base alla quale agli enti locali si sottraggono violentemente risorse. Questo è il contesto in cui abbiamo avviato la nostra attività, è stata la traccia che ha caratterizzato questi anni e che continuerà purtroppo a caratterizzare il futuro delle nostre comunità. In questo quadro avevamo, abbiamo e avremo un dovere fondamentale. Il primo dovere, che avverto e che da quest'aula voglio testimoniare ed amplificare, è il dovere di usare un linguaggio chiaro e semplice, immediato e diretto, in modo che la gente possa intendere e valutare. È noto che c'è un diaframma tra politica e cittadini nel paese, un diaframma determinato dalla incapacità dei cittadini di capire il linguaggio della politica abusato, che sfugge ai temi concreti, ai problemi. Noi ci siamo caratterizzati per compiere ogni sforzo idoneo a parlare il linguaggio della chiarezza, senza enfasi, con una comunicazione semplice che rifugga dall'effimero, ma abbia alla base sfere oggettive di concretezza. E dobbiamo rendere il conto - perché è arrivato il momento - e lo devo rendere al Consiglio ed ai concittadini. Nel 2006 abbiamo presentato un progetto per la città, la cui originalità e concreta attuazione io rivendico con grande orgoglio e decisione, con grande fermezza; un progetto che prevedeva alcune direttrici di marcia, che si dovevano snodare per il raggiungimento di obiettivi condivisi. Queste traiettorie si possono sintetizzare in alcuni punti: aprire nella nostra città una nuova fase della politica, una nuova stagione, che nel segno della continuità amministrativa, che è valore fondativo, presentasse dichiarandoli gli elementi della sua originalità; governare il territorio coniugando la capacità di inseguire e realizzare ambizioni con la concretezza dell'azione quotidiana. Mi piace mutuare l'espressione: la politica come segno, la politica come sogno; la grande ambizione dell'area urbana - che annette nei suoi ragionamenti il tanto trascurato sud - che aveva il dovere di ragionare di più insieme, in una prospettiva che nel prossimo quinquennio dovrà trovare maggiore concretezza, che è il tema della città unica; la difesa del lavoro, anche se quando la ipotizzavamo nessuno immaginava quello che in questi anni sarebbe accaduto nel nostro paese; le grandi opere del nostro territorio; le politiche sociali ed il tema dei servizi ai cittadini. Nella disamina di questi sette punti, che abbiamo con grande serietà perseguito, non posso omettere da dove siamo partiti. E non posso che fare riferimento agli aspetti più squisitamente finanziari della vita dell'ente, perché qualunque politica, da chiunque sia svolta, deve fare i conti con la capacità di spesa. Ne abbiamo discusso in queste sedi tante volte, ma quando rendiamo il conto dobbiamo ricapitolare, con quella onestà intellettuale che è stata caratteristica dell'azione del nostro governo cittadino. Abbiamo trovato un bilancio ingessato, che nella sua spesa corrente presenta entrate sufficienti appena a coprire la spesa contrattuale, obbligatoria, abbiamo trovato un bilancio che presentava pesanti esposizioni debitorie. Non entrerò nel dettaglio ma due le voglio ricordare: il gravoso debito nei confronti del sistema Valle Crati, il gravoso debito nei confronti della Regione e della Sorical per l’approvvigionamento idrico, che abbiamo dovuto smobilizzare con un doppio onere, far fronte al debito e affrontare la quotidianità. Ciò ha creato problemi di squilibrio nella spesa corrente, con riferimento alla capacità di cassa di far fronte ai pagamenti. Ci siamo fatti carico di questa necessità proprio perché, dovendo fare scelte importanti per la città, dovevamo poterle fare mantenendo un equilibrio dei conti. Quando le cose stanno così si possono anche adottare provvedimenti di inizio legislatura assai drastici, è una scelta dalla quale derivano conseguenze, una scelta che di certo avrebbe comportato conseguenze dolorosissime per la comunità, non solo per la difesa e la qualità dei servizi, ma ancor prima per la tutela dei livelli occupazionali, endo ed extra comunali. La nostra è stata una scelta diversa, operare in modo che ciò non accadesse e allo stesso tempo avviare politiche complessive virtuose, che in un contesto di sacrifici dessero comunque speranze di crescita. Ma è anche unanimemente riconosciuto, parlando di contesto, che i cinque anni che stanno per passare sono stati i peggiori che la storia repubblicana ricorda. Sembrava una crisi congiunturale ma in realtà la crisi si è appalesata strutturale. Il nostro Paese da 10 anni non cresce. Drammatici gli effetti sugli enti locali perché, per recuperare equilibri economici a livello nazionale, sono state introdotte nuove regole per la finanza pubblica. Molto più rigore e controllo nella capacità di spendere, sono stati effettuati tagli lineari nei bilanci dei Comuni e delle Province, gravosissimi per il nostro erario. Negli ultimi 3 anni abbiamo subito tagli per 5 milioni di euro e la certezza, già comunicata dal Ministero, per il bilancio preventivo 2011, fissa una cifra pari a 4 milioni e mezzo di euro, in totale 10 milioni di euro in meno sulla spesa corrente. Però la domanda di servizi aumenta, l'interlocuzione del cittadino, che vuole vedere soddisfatta la domanda individuale è solo con questo livello di Amministrazione. Regole rigide anche per il rispetto del patto di stabilità. Con orgoglio dobbiamo rivendicare che lo abbiamo sempre rispettato. Non sono state più finanziate tante leggi e ne cito solo due: quella che finanziava i servizi della Città dei Ragazzi e quella che, per anni, ha finanziato la cultura, le stagioni liriche e di prosa. E poi altri due dati: la crisi congiunturale, ma strutturale, ancora non superata, ha determinato una difficoltà delle famiglie da noi amministrate a corrispondere con puntualità ciò che è l'erario diretto dell'amministrazione comunale, dunque minori entrate. Siamo stati e siamo attraversati da emergenze sociali, così come da reiterate emergenze ambientali. In questo quadro abbiamo fatto una scelta, anche di ottimismo, di chi voleva mettersi alla prova nel rapporto con la gente, per dire che, anche in un contesto problematico non facciamo ragionieristicamente tagli lineari senza neanche una prospettiva minima di crescita e di sviluppo. Il sacrificio dobbiamo farlo tutti, ma chi è chiamato a governare deve dire una parola di speranza, e devono seguire fatti concreti per poter comprendere se quella spinta si sia poi o meno tradotta in risultati. Per fare questo abbiamo profuso tutte le nostre energie, con grande senso di equilibrio, certo con grande rigore, linearità di comportamenti e serietà. Sul piano politico, la nuova fase in questa città doveva aprirsi privilegiando alcune cose importanti: il pluralismo, la collegialità, la condivisione. Questo risultato credo che lo abbiamo raggiunto. Ringrazio la Giunta comunale, chi mi ha affiancato in questa importante esperienza amministrativa. Uomini e donne che hanno collaborato con grande impegno, in uno spirito di grande collegialità. Certo, non posso esprimere apprezzamenti per chi dopo aver condiviso 4 anni di gestione amministrativa di questa città, oggi pensa di potersi ergere a censore dell'attività amministrativa fin qui svolta. È il segno tangibile delle miserie umane. Ma andiamo avanti e con maggiore forza e decisione. Ringrazio il Consiglio comunale: non credo che nella storia degli ultimi 20 anni ci sia stato un tale numero di riunioni e di discussione. Grazie al Consiglio che sugli atti fondamentali non ha mai registrato momenti di debolezza o di vanificazione del voto. Ringrazio le Circoscrizioni, nei confronti delle quali abbiamo valorizzato la capacità di intervenire direttamente nei confronti dei cittadini, sbloccando la spesa. Non c'è mai stata disarmonia, non c'è mai stato sperpero di danaro ma proficuo rapporto di collaborazione con le esigenze di base della nostra comunità. Voglio ringraziare tutti i Dirigenti, credo abbiamo rispettato il principio dell'autonomia gestionale, affermo che aldilà dei necessari indirizzo, coordinamento, e controllo, che sono le funzioni degli organi esecutivi, non ci sono mai state interferenze con il lavoro che i Dirigenti hanno svolto insieme alla struttura dell'ente. Ringrazio il Collegio dei Revisori, il nucleo di valutazione che prima non c'era, tutti coloro che si sono impegnati, le cooperative di tipo B e di tipo A, l’Amaco, la Multiservizi, le società partecipate. Abbiamo lavorato insieme, anche con momenti di grande conflittualità. Voglio ringraziare quello che secondo me è la vera ricchezza della nostra città: il mondo associativo, con il quale abbiamo adottato una regola precisa, che non ci doveva essere la politica dei monopoli ma la politica aperta, di collaborazione con tutto il variegato mondo delle associazioni, per sprigionare le migliori energie. Il mondo associativo è il valore aggiunto della nostra città. Abbiamo dialogato con tutti i livelli istituzionali del nostro territorio, con una particolare sottolineatura per la nostra Università. Un’ultima cosa la dico per una questione, ancora aperta, che mi sta molto a cuore: i 13 stagisti della nostra Amministrazione, giovani laureati con il massimo dei voti, scelti con rigidi criteri di selezione, che ora non lavorano più con noi, ma continueremo la battaglia perché ritornino a lavorare con noi, perché abbiamo il dovere sociale, prima ancora che politico, per sposare la loro causa e trovare le soluzioni giuste. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al Segretario generale, Francesco Grossi, per la sua esperienza, le sue capacità e dedizione, che ci hanno sempre guidato sulla strada del rispetto delle regole, verso la migliore soluzione possibile con trasparenza ed efficacia. E proprio perché le politiche di bilancio guidano tutti i settori, ringrazio Ugo Dattis. Insieme a tutta la dirigenza avete fatto tutto ciò che di meglio si poteva fare. Questo mio ringraziamento non è da interpretare come una mozione degli affetti, ma è piuttosto una valutazione di natura politico-istituzionale, e come tale vi prego di intenderla. Siamo riusciti a realizzare le cose di cui parlerò fra poco, grazie a politiche di bilancio serie e corrette, abbiamo avviato una lotta all'evasione ed all’elusione che ha dato segni tangibili, abbiamo accelerato la riscossione dei tributi. È legittimo che non si voglia dare seguito alle cose buone realizzate, ma nella indagine de Il Sole 24ore questa città è stata segnalata come città virtuosa, che ha gestito i suoi conti come un buon padre di famiglia. Il patto di stabilità noi l'abbiamo sempre rispettato, grazie all'accortezza con cui abbiamo controllato le uscite e lo sforzo intenso con cui abbiamo incrementato le entrate. Area urbana e il suo sviluppo a sud: nel sud della città abbiamo realizzato opere sui servizi minimi essenziali che mancavano da 20 anni. Rete fognaria, rete di illuminazione, rete del metano, rete stradale. Per dare un senso concreto dell'impegno e dell'attenzione che questa Amministrazione poneva, guardando a sud della città, come parte integrante del nostro territorio. Vi abbiamo realizzato cose che si vedono, nell'ottica della programmazione che ha avuto il culmine nel Piano Strategico, e continuerà nel prossimo Piano della Mobilità così come nel Piano Strutturale Comunale. Sulle grandi traiettorie che sono da sud a nord, dalle colline e dal centro storico all'università, dalla identità e dalla tradizione al polo della modernità. Due le questioni fondamentali: la metropolitana leggera e lo svincolo a sud. Della metropolitana se ne parlava da 20 anni, ora ci sono i progetti e la volontà ribadita dalla Regione di volerla realizzare. Ed anche sullo svincolo a sud abbiamo fatto il nostro dovere insieme a Rende, Anas e Provincia, c'è un accordo firmato, una progettazione di macrolotto che sta per partire. E poi il Piano particolareggiato di Donnici, definito dalla Soprintendenza quasi una sorta di piano paesaggistico, che deve costituire un fiore all'occhiello di questa Amministrazione. C'è stata una sinergia quasi completa tra le Amministrazioni, una discussione continua, in particolare con Rende, che ha prodotto questi risultati. Area urbana però non basta. Chi ha parlato di città unica è stato proprio questo Sindaco, anzi il candidato a Sindaco di questa città, intravedendo la necessità che i confini già inesistenti sul piano geografico lo diventassero anche sul piano istituzionale. Sarà compito della prossima consiliatura avviare più concretamente questo percorso, insieme ai cittadini. Lavoro: lì siamo riusciti a conciliare le difficoltà con la capacità di mantenere, e in alcuni casi, aumentare i livelli occupazionali: dalla struttura comunale al sistema Valle Crati, dalle cooperative B alle cooperative A, all'Amaco, dove abbiamo prodotto nuove assunzioni attraverso procedure concorsuali. C'è un nodo ancora irrisolto, la Multiservizi, ma voglio tranquillizzare: troveremo la soluzione. La volontà di questa Amministrazione è di mantenere tutti i livelli occupazionali. Questo territorio non ha perso un posto di lavoro, con sacrifici e scelte. Per le cooperative B continuiamo a preoccuparci di mantenere quei livelli occupazionali, senza promesse; stiamo lavorando perché quel gruppo possa vivere condizioni migliori rispetto al passato ma abbiamo chiarito che quello è il numero e non si tocca. Guai a chi, in momenti difficili come questo, dovesse indugiare in promesse che non saranno mantenute perché non è possibile. Bisogna lavorare per tutelare quel che abbiamo. Grandi Opere: oltre 70 milioni di opere sono state investite nel quinquennio. Le voglio citare. Viale Mancini, per il quale avevamo preso l'impegno alla riapertura, con opere di rifacimento e di consolidamento. Da qui ad un mese inaugureremo il nuovo tratto che ci porterà fino a Rende. Può sembrare poca cosa ma non è così, riaprire il vecchio viale e appaltare il nuovo, ha costituito un momento di grande tenacia ed operosità. Qualcuno si aspettava che appena arrivati avremmo subito appaltato Calatrava, ma nessuno sa della complessa opera di validazione del progetto. Le strade di Calatrava si stanno facendo. Ed il planetario, oggi basta passare da Gergeri e si vede, è lì. L'isola pedonale, l'opera che tutti ci invidiano: abbiamo aperto un nuovo tratto arricchendolo di nuove sculture, abbiamo appaltato i lavori di due nuovi tratti, e c'è la grande idea di realizzare, con risorse proprie, il sottopasso che da I 2 Fiumi bypassa viale Trieste, per consentire che l'isola pedonale possa costituire sempre punto di riferimento e di aggregazione. I lavori sulle scuole, ristrutturate; i lavori su 14 chiese; la scelta di privilegiare le politiche ambientali con gli impianti fotovoltaici. Poche voci ho sentito quando Legambiente ha formulato una graduatoria in cui segnalava che la nostra città era balzata avanti di 20 posizioni per ecosostenibilità. E così il Parco fluviale, il Parco acquatico, il lavoro sulle piste ciclabili che realizzerà in città un percorso di oltre 14 km fino a Rende. I lavori di riqualificazione del fiume, la balconata di corso Plebiscito, uno dei posti più panoramici della città. I lavori li completeremo e consegneremo l’opera ai cittadini. Su un'emergenza quarantennale che abbiamo trovato, l’emergenza idrica, sento molte meno lamentele. Ricordo il lavoro sull'impiantistica sportiva, il nostro è uno degli Stadi più a norma d'Italia, e lo abbiamo fatto con fondi di bilancio. Sembra una sciocchezza ma non lo è: sarà aggiudicata tra poco una gara sulla illuminazione della città. Agiremo direttamente sul sistema, sulle reti della illuminazione, è da lì che parte il miglior servizio guardando al risparmio energetico. Abbiamo messo in sicurezza Ponte Mancini, e molti punti cruciali della nostra viabilità con il sistema delle rotonde; abbiamo riqualificato quartieri: Torre Alta, dove c'è un lavoro intenso, abbiamo messo in campo tutto ciò che era possibile per il contratto di quartiere di San Vito alto e sono certo che non ci sarà colore politico a dividerci, sono certo che questa nuova Regione metterà a punto nell'immediato tutte le procedure perché possiamo andare avanti. Questo ragionamento delle grandi opere non può non legarsi agli interventi nel centro storico. Tra i punti qualificanti della riqualificazione della spesa c'è il loft dei 2 fiumi, oggi sede di uffici comunali, e più avanti la Caserma dei Fratelli Bandiera che oggi fa parte del nostro patrimonio, con un Chiostro che già funziona, dove sta prendendo vita un ‘Museo del gusto’, dove si accoglie la cultura, la musica, la poesia. Il Caffè letterario fa parte di questo ragionamento, è stata una nostra intuizione mettere a gara un'idea che mettesse insieme la proprietà pubblica con la capacità di investimento del privato. Il teatro Morelli, lo abbiamo completato e messo a disposizione come luogo di evidenza dei nostri talenti. E da qui a qualche giorno apriremo la Casa della Musica, un auditorium di 400 posti, per il quale abbiamo dovuto dirimere controversie annose con le imprese appaltatrici dei lavori. Abbiamo realizzato la più grande ambizione culturale cui una città possa aspirare: un nostro Museo, con le nostre radici, le nostre identità, frequentatissimo anche dalle scuole. Abbiamo avviato concretamente il rapporto con l'Università alla quale abbiamo consegnato il primo palazzo, che è già abitato. L'Aterp ci consegnerà gli altri e proseguiremo negli insediamenti abitativi. Per non parlare delle ristrutturazioni a fondo perduto, dei lavori per il Castello, l'investimento sul Teatro Rendano che ha un nuovo Ridotto, i lavori nella Biblioteca civica. Abbiamo proceduto alla riqualificazione, con fondi nostri, di punti del centro storico che erano degradati. Solo chi non le vuol vedere queste cose non le vede. Apro una finestra sul dissesto idrogeologico. Abbiamo investito oltre 3 milioni di euro per le emergenze, e non un soldo di quelli garantiti è arrivato nelle casse comunali. Lo abbiamo fato in un contesto di valorizzazione del tema della protezione civile, approvando per primi un piano che è stato elogiato. Quel piano ha funzionato, l'abbiamo visto soprattutto nella seconda ondata di neve che ha colpito la città; oltre all'immobile che stiamo ristrutturando con la Regione, e stiamo lavorando anche per realizzare una piattaforma per elicottero. Per non parlare del PON sicurezza: 90 telecamere sono installate sul territorio per la prevenzione di reati, ed hanno dato già i loro risultati, anche in un quadro di rinnovamento tecnologico che vedrà fra poco il Wi-fi gratuito per tutti i cittadini dal Comune a piazza Fera in virtù di un accordo con Telecom. Politiche sociali: credo che qui abbiano dato il massimo per una scelta oculata. Per il DNA del nostro governo cittadino, i servizi sociali non potevano diminuire, anzi siamo riusciti ad aumentarli nonostante la contrazione delle entrate tributarie. I servizi ci sono tutti: assistenza ai disabili, mense scolastiche, fondo di sostegno per famiglie disagiate, due asili nido in più che funzionano. Abbiamo rafforzato i fondi dell'emergenza abitativa, abbiamo avuto la fortuna, e la volontà politica di farlo, di incrociare progetti particolari in un'ottica di condivisione che ha sempre privilegiato questo Sindaco. Sulla sanità sono state fatte tutte le battaglie per il nuovo ospedale, la nuova facoltà di medicina, la cardiochirurgia. Si continuerà. C'è un punto che voglio staccare dalla discussione ed affrontare con dichiarazioni precise: i rifiuti. Con decisione, in solitudine, con assunzione di responsabilità, con pericolo, abbiamo cambiato il sistema, abbiamo interrotto un circuito che si autoalimentava in negativo. Abbiamo poi salvato tutti i posti di lavoro, migliorando l'efficienza del sistema. Non siamo al massimo, ma l'emergenza è assolutamente superata, ed in perfetta solitudine. Sono in corso le gare per la differenziata e per l'indifferenziata, e se non sono concluse è perché quelle bandite sono andate deserte o chi ha partecipato non aveva i requisiti. Diciamo una parola chiara anche su questo aspetto: non ricordo che questa Amministrazione abbia mai interferito con le decisioni aggiudicatrici dei Dirigenti. Regole, trasparenza, autonomia di decidere: i risultati sono questi e ci sono le cifre a testimoniarli. Sul tema dei rifiuti abbiamo trovato un tumore con metastasi, abbiamo privilegiato due livelli di interventi, l’efficienza dei servizi e la tutela dei posti di lavoro. Ci siamo riusciti e dobbiamo rivendicare con orgoglio questo risultato. Non so quanti altri sarebbero riusciti a reggere l'urto violento di questa situazione. Mi aspetto che nel prossimo futuro la Regione, che ha superato la fase di commissariamento tanto negativa, possa dare un impulso per una programmazione seria. L’opera di Battiato, i Capodanni, il progetto sulla scuola, le donazioni di opere d'arte, sulla strada tracciata da Bilotti, la Prosa, la Llirica, con scelte precise, non avevamo soldi da sperperare in consulenze miliardarie; il piano sulla sosta, la nuova toponomastica, i progetti per i bambini; il piano di formazione del personale, finanziato con fondi propri per l'elevazione professionale della nostra struttura. E, ancora, in materia di personale, la verticalizzazione, i concorsi, il nuovo Regolamento degli uffici e dei servizi, da quanto tempo mancavano. Ancora, il Meeting dei giovani, istituzionalizzato. Questa città è divenuto il luogo in cui ogni ano giovani di diverse culture si incontrano. La potatura degli alberi, che non si faceva da anni e per la quale abbiamo attivato quattro gare, in condivisione con le Circoscrizioni. Il lavoro degli amministratori si giudica nel tempo, soprattutto quando è fatto di serietà e poca appariscenza. E non crediamo: la gente guarda, osserva e giudica. Il nostro lavoro è fatto di tante caselle che si intrecciano in un lavoro complessivo di sviluppo del territorio. Quella sfida noi l'abbiamo vinta, perché abbiamo avuto la capacità di coniugare la politica del rigore con il dinamismo di questa Amministrazione. I dati registrati sono quelli che ha portato all'evidenza Il Sole 24Ore. Non me ne beo perché il mio compito è stato e sarà quello di rendere concreto l'impegno a favore del territorio. Questo è il capitale sociale vero che lasciamo, il valore aggiunto rispetto a quello che abbiamo trovato. L'ho detta chiara pubblicamente e lo ripeto anche in questa sede: non c'è legge che dice che un Sindaco non può fare due mandati, così come non c'è legge che dice come il Sindaco può esercitare le sue prerogative, se con il bastone in mano o con la condivisione. Mi interessa portare a termine la consiliatura con questo capitale sociale, con questo impegno. Poi si aprirà la fase della politica, ma vorrei che chi si arroga il diritto di parlare di politica fosse stato vicino a questa Amministrazione. Io credo nel Partito, ma come organizzazione in cui si privilegia la condivisione. Concludo dicendo che abbiamo fatto tanto, cinque anni sono pochi per chi opera. Il nostro lavoro continua da protagonisti, con serietà, sapendo che in un progetto nessuno è indispensabile ma tutti sono utili, io aggiungo: nessuno è un utile idiota”.

     

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