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    Pupo “A Rende Comune in dissesto e si aumentano stipendi a dirigenti”

     

     

    Pupo “A Rende Comune in dissesto e si aumentano stipendi a dirigenti”

    02 feb 11 “Con la delibera n. 5/2011, la giunta rendese aumenta i livelli retributivi dei dirigenti comunali. La scusa è il “premio” che spetterebbe ai dirigenti rimasti in servizio per il sovraccarico di lavoro cui sarebbero costretti in seguito al pensionamento di altri dirigenti. Una scusa che non regge sul piano sia etico che giuridico”. Lo denuncia in una nota il Capogruppo Pdl Comune di Rende Spartaco Pupo- “Infatti, già nel 2010, -spiega Pupo- l’organico dei dirigenti aveva subito una riduzione, causa pensionamento, ma i restanti dirigenti si sobbarcarono un aggravio di lavoro senza vedersi riconosciuto alcun premio. Anzi, la giunta interveniva addirittura per ridurre loro lo stipendio. Forse per qualcuno ci sono dirigenti simpatici e altri meno. Fatto sta che, grazie a questa delibera, lo stipendio medio dei dirigenti supera i 100 mila euro annui! Una vergogna. In un comune dissestato, dove non si riesce a pagare l’acqua potabile, le bollette, le ditte fornitrici, la bitumazione delle strade, gli stipendi alla Multiservizi, la ricostruzione dei ponti crollati, Bernaudo e compagni pensano a aumentare lo stipendio a dirigenti in parte assunti da qualche settimana e, in qualche caso, se proprio vogliamo dirla tutta, da punire più che premiare, visti i milioni di debiti fuori bilancio prodotti nella gestione di qualche settore. Con i soldi di questi aumenti ai dirigenti, a conti fatti, si potevano alzare le ore di lavoro a molti dipendenti Lsu/Lpu che percepiscono stipendi da fame per 3 ore di lavoro giornaliere. E anziché produrre una delibera contraria alla legge Brunetta, che prevede che ad ogni riduzione del numero dei dipendenti per cessato servizio deve corrispondere una riduzione della spesa di bilancio, il sindaco avrebbe potuto affidare i compiti dei dirigenti pensionati al segretario generale e al direttore generale, già lautamente pagati dall’Ente. Il segretario, in particolare, percepisce come “premio di posizione” qualcosa come 37mila euro l’anno, pur non avendo mai svolto alcun compito di gestione perché non titolare di nessun settore. E ciò alle spalle di tanti dipendenti scarsamente considerati che percepiscono stipendi ridotti rispetto alle loro effettive mansioni? A cosa è servita la figura del direttore generale, questo super manager super pagato, se i debiti fuori bilancio aumentano, insieme alle spese inutili e ai disagi di utenti e cittadini? Come è possibile che tutte queste stranezze sfuggano ai revisori dei conti? A queste domande risponderà la Corte dei Conti, cui manderemo le carte nei prossimi giorni.

     

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