Pupo “Contributi elettorali al Comune di Rende” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pupo “Contributi elettorali al Comune di Rende”

11 apr 11 “Le ultime delibere della giunta uscente del Pd sono quasi tutti contributi economici in favore di associazioni e singoli cittadini, magari dal cognome “illustre”. Atti dalla dubbia legittimità poiché la legge stabilisce che dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali gli enti locali sono tenuti ad adottare solo “atti urgenti e improrogabili”. Non mi pare che le elargizioni di danaro “ad personam” rientrino in questa fattispecie. Essi anzi presentano quel carattere personalistico e clientelare che la legge vieta tassativamente”. Così Spartaco Pupo Consigliere comunale della Primavera di Rende “Il decreto prefettizio di indizione dei comizi elettorali –aggiunge Pupo- è infatti del 10 marzo 2011, mentre le delibere in questione sono alcune del 10 e altre del 30 marzo 2011. Una tempistica a dir poco sospetta se si considera che la pubblicazione del manifesto pubblico di apertura dei comizi è del 31 Marzo. La delibera n. 42 è l’assegnazione di un contributo di 30.000 euro all’associazione “Africa Renaissance Tim”. È questo un atto improrogabile? Non mi pare. La N. 65 è un parziale rimborso spese di quasi 5.000 euro all’associazione di volontariato “Service Civium”. Chi presiede, chi sponsorizza queste associazioni e cosa c’entrano con l’imminente campagna elettorale? Poi ci sono delibere dall’oggetto insospettabile, apparentemente di normale routine amministrativa, ma se le sfogli scopri la magagna. Una di queste è la N. 62, che ha per oggetto l’aumento del contributo “a favore di imprese artigiane da localizzare nel centro storico di Rende”, ma in realtà è l’aumento di un contributo da 10.000 a 25.000 euro per un solo soggetto, tale Michele De Santis. Un’altra delibera si intitola “Atto di indirizzo per il redigendo bilancio 2011”: uno si aspetta la classica pratica burocratica, e invece è l’assegnazione di 53.400 euro a una società per il “ricovero di nuclei familiari presso il residence Pitagora a seguito di calamità naturali”. C’è chi è disposto a giurare che tra gli alloggiati a spese del Comune non ci sono solo sfollati, sfortunati e senzatetto ma ci sarebbe anche qualche assistito nullafacente che, nonostante sia imparentato con una illustre e facoltosa famiglia rendese, continua a vivere sulle spalle dei cittadini di Rende. Guarda caso è l’unica delibera in cui non compaiono i nomi e i cognomi dei beneficiati. Perché? Tocca a Sandro Principe, capolista del Pd, a illuminarci sui dettagli di queste strani atti elettorali. Nel frattempo non sarebbe male che gli organi preposti, come il Prefetto, la Procura e la Corte dei Conti facciano piena luce nell’interesse della collettività.