Parte la mediateca comunale, scrigno della memoria a disposizione dei cosentini - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Parte la mediateca comunale, scrigno della memoria a disposizione dei cosentini

03 ago 10 Se volessimo immaginare una insegna per la Mediateca comunale oggi inaugurata ufficialmente, non potrebbe che essere “Amo Cosenza”. È la stessa nella quale Ercole Scorza – artefice della realizzazione - ha racchiuso con una semplicità disarmante la motivazione che da venti anni gli fa guardare la città attraverso l’obiettivo della telecamera. Decisamente inusuale vederlo al tavolo di una conferenza stampa, lui che generalmente sta dall’altra parte, decisamente insolita la sua emozione per chi è abituato ad incrociarlo e spesso ne riceve un sorriso appena appena abbozzato. Che si apre e si accende, però, non appena si comincia a parlare di Cosenza, degli angoli del suo centro storico, di questo o di quel personaggio che l’ha attraversata, di tutto quell’avvicendarsi di eventi, insomma, che ha segnato la storia della città negli ultimi venti anni e dei quali ‘Ercolino’ – come tutti lo chiamano da sempre - ha dato una sua lettura in immagini. Perché questo grande scrigno della memoria – oggi istituzionalizzato come mediateca comunale – non è un semplice archivio cronachistico di immagini, quanto piuttosto una lunga sceneggiatura che, ricomposta nei suoi frame, può diventare il film di Cosenza. Il video-maker Scorza ed il Sindaco Salvatore Perugini si scambiano ringraziamenti. “Oggi il Comune sta mettendo al sicuro questa memoria” – dice Scorza –, che non vuole dimenticare chi lo ha aiutato e continua ad aiutarlo in questo lavoro che è un continuo work in progress, dal Dirigente del settore Ugo Dattis a Giampiero Guido e Corrado Oliveti. Il Primo Cittadino, da parte sua, sottolinea l’importanza della formalizzazione - “oggi esiste la mediateca comunale” - e non si esime dall’evidenziare anche una lacuna, che intende colmare, quando ricorda che “la mediateca nasce grazie all’impegno di un professionista che, dopo tanti anni, è ancora un precario all’interno del Comune”. Da qui all’altro grande punto di forza di questa mediateca che è la fruibilità. Tutto è raccolto in un database – anche le migliaia di fotografie, dello stesso Scorza e di suoi compagni di lavoro come Turano, Gallo e Tosti – assolutamente consultabile da parte dei cittadini attraverso quattro postazioni informatiche. La sede è quella di Io citt@dino – in via San Martino – nel cuore del quartiere di Rivocati. “La possibilità di consultare in questo luogo immagini e foto che raccontano il cammino della nostra comunità costituisce un arricchimento per l’intero quartiere – afferma ancora Perugini. Ora dobbiamo mettere in campo iniziative che aiutino a divulgare questa mediateca anche attraverso innovative tecnologie informatiche”. Anche a distanza, insomma, si dovrà accedere alla mediateca, che comunque da settembre farà la sua apparizione sul portale web del Comune. Contestualmente si attiveranno stage e tirocini con l’Università della Calabria per continuare il lavoro di catalogazione. Parte anche l’invito alla donazione. “Ognuno di noi – dice Scorza – ha una valigia di ricordi. Donarne le immagini o gli scatti a questa mediateca significa metterli al sicuro e poter ritrovare se stessi in qualsiasi momento”. Alla fine ciò che ha indotto Ercole a ‘separarsi’ dai suoi filmati – lui che non li mollava mai se non sotto stretta sorveglianza – è proprio la certezza che sono al sicuro, istituzionalizzati da un atto amministrativo che ne garantisce il riconoscimento di patrimonio storico-sociale-culturale della città di Cosenza.