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      Fulmine a ciel sereno: Facciolla trasferito dal Csm

       

       

      Fulmine a ciel sereno: Facciolla trasferito dal Csm

      27 nov 19 Il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla è stato trasferito a Potenza come giudice civile dalla sezione disciplinare del Csm. Il provvedimento fa seguito all'inchiesta della Procura di Salerno che vede Facciolla indagato per corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio per l'uso di una scheda telefonica e falso su presunti illeciti nell'affidamento alla Stm, società che si occupa di intercettazioni, del noleggio di apparecchiature. Stamani era in programma l'udienza del gup per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio ma è stata rinviata per un difetto di notifica. Facciolla al momento resterà al suo posto in attesa della definizione del procedimento in tutti i suoi gradi. Sorpresa per il provvedimento è stata manifestata dall'avv. Antonio Zecca legale di Facciolla in sede penale ma non davanti al Csm, che ha evidenziato come gran parte delle accuse contestate siano già state archiviate su richiesta della stessa Procura di Salerno.

      "Ho preso visione del provvedimento per valutare l'opportunità del deposito all'attenzione del giudice penale. Ciò che mi sorprende è che il provvedimento possa essere stato adottato per comportamenti per i quali a Salerno è intervenuta l'archiviazione su richiesta del Pm". Lo ha detto all'ANSA l'avv. Antonio Zecca, difensore in sede penale del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla. "Il dato assai singolare che riguarda Facciolla, insigne magistrato - ha aggiunto il legale - è che il difensore con fatica è riuscito a prendere visione del provvedimento di archiviazione sollecitato dallo stesso pm di Salerno su gran parte delle accuse originariamente mosse a carico del magistrato. Dato altrettanto singolare è che per l'archiviazione non si è avuta cura di diffondere la notizia, cosa che al contrario è accaduto nel momento dell'apertura delle indagini. Direi che è giunta l'ora che i cittadini possano e debbano esercitare un controllo non solo sull'esercizio della giurisdizione visto che le sentenze sono emesse in nome del popolo italiano, ma anche sui procedimenti disciplinari che, riguardando i magistrati, determinano singolari spostamenti, proprio alla luce degli ultimi accadimenti che ancora stanno innescando sicuro allarme sociale".

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