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      Inchiesta su piscina comunale Crotone, indagati sindaco, assessori e dirigenti

       

       

      Inchiesta su piscina comunale Crotone, indagati sindaco, assessori e dirigenti

      07 nov 19 Al sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e all'assessore comunale allo Sport, Giuseppe Frisenda, la Digos della Questura ha notificato un divieto di dimora nel territorio cittadino emesso dal Gip. Il divieto é stato emesso nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica sull'affidamento in gestione ad una società privata della piscina olimpionica comunale. Tra i rappresentanti del Comune di Crotone ed alcuni soggetti appartenenti al Consorzio sportivo Daippo, cui nel dicembre del 2018 era stata affidata direttamente la gestione della piscina comunale, ci sarebbe stato "un vero e proprio accordo collusivo attraverso trattative clandestine fatte di incontri privati e nascosti lontani dalle sedi ufficiali".

      La misura del divieto di dimora a Crotone, oltre che per il sindaco Pugliese, é stata emessa a carico dell'assessore allo Sport, Giuseppe Frisenda, del dirigente del Settore urbanistica del Comune, Giuseppe Germinara, e dei rappresentati del consorzio "Daippo" Emilio Ape e Daniele Paonessa. Nell'ambito della stessa inchiesta viene contestato il reato di abuso d'ufficio a Gianfranco De Martino, ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Crotone, ed all'attuale dirigente dello stesso settore, Giuseppe Germinara.

      "Il Comune di Crotone, nella fattispecie - spiega la Questura di Crotone - non si è avvalso di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la gestione del bene comunale, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici, bensì di un affidamento diretto il cui iter, secondo quanto è stato dimostrato, é risultato turbato sin dall'inizio". Le persone coinvolte nell'indagine, riferisce ancora la Questura, "hanno agito in violazione del principio del buon andamento dell'attività amministrativa, accogliendo richieste illogiche e onerose da parte del Consorzio, il quale risultava paradossalmente la parte forte di una trattativa con la Pubblica amministrazione. A conferma di ciò, il Comune di Crotone ha affidato la piscina al Consorzio alle condizioni indicate da quest'ultimo nonostante lo stesso già negli anni passati si fosse reso moroso creando un danno economico ingente, pari a circa un milione di euro, al Comune, che si accollava tutte le spese attinenti la gestione della piscina".

      "Si tratta di una misura ponderata e scelta per non essere inutilmente devastante, ma era assolutamente necessaria" ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, incontrando i giornalisti. "Può sembrare - ha aggiunto il procuratore - che grandi scorrettezze non siano state commesse perché ormai tutto è diventato normale, ma non è questa la legalità".

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