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      Commemorato ad Amantea il maresciallo dei CC Achille Mazza

       

       

      Commemorato ad Amantea il maresciallo dei CC Achille Mazza

      25 mar 19 Ad Amantea, si è svolta la commemorazione del 27° anniversario della morte del Maresciallo Maggiore Achille Mazza, Medaglia d’Oro al Valor Civile. Il Maresciallo Mazza, già Comandante la Stazione Carabinieri della città di Amantea, è stato ucciso il 23 marzo del 1992, dopo essersi precipitato sul luogo in cui era stata segnalata l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco: un uomo, infatti, al culmine di una lite di vicinato, si era asserragliato in casa tenendo con sé il figlio di 14 anni ed aveva sparato diversi colpi di fucile contro alcune autovetture in sosta. Nonostante i ripetuti avvertimenti, da parte del malvivente, di non avvicinarsi all’abitazione, il Maresciallo Mazza, sprezzante dell’imminente pericolo per la propria incolumità, aveva deciso di provare comunque a ricondurre l’uomo alla ragione al fine di trarre in salvo il 14enne. Il malvivente, alla vista dei Carabinieri, fece più volte fuoco colpendo mortalmente il Maresciallo. La commemorazione si è articolata in una messa solenne, celebrata, presso il Convento di San Bernardino, dal Cappellano militare della Legione Carabinieri Calabria, Don Vincenzo Ruggiero, e nella deposizione di una corona commemorativa presso il cippo eretto nei pressi del luogo ove è avvenuto il sacrificio del Maresciallo Maggiore Mazza. Alle varie fasi della cerimonia, alla presenza della vedova e della figlia del Maresciallo Maggiore Achille Mazza, Sig.ra Ottavia Cardia e Sig.na Rosaria Mazza, hanno partecipato il Generale di Brigata Vincenzo Paticchio, Comandante della Legione Carabinieri Calabria; il Tenente Colonnello Piero Sutera, Comandante Provinciale Carabinieri di Cosenza; il Capitano Giordano Tognoni, Comandante la Compagnia Carabinieri di Paola; i Comandanti di Stazione della Compagnia di Paola ed i Comandanti di Stazione Carabinieri Forestale; una nutrita rappresentanza di Carabinieri in servizio nel Comando Provinciale di Cosenza; una rappresentanza di militari in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Amantea; i rappresentanti locali delle varie Forze Armate e di Polizia, operanti nel territorio amanteano, in servizio ed in congedo. Presenti anche il Dott. Roberto Micucci, in rappresentanza di S.E. il Prefetto di Cosenza, ed il Sindaco di Amantea, Dott. Mario Pizzino; oltre che tantissimi studenti del Polo Scolastico di Amantea e delle scuole elementari cittadine, accompagnati da dirigenti scolastici ed insegnanti. Al termine della funzione religiosa, il Generale di Brigata Vincenzo Paticchio, Comandante della Legione Carabinieri Calabria, nel corso di un breve quanto intenso intervento, ha evidenziato che: “La perdita non è mai qualcosa che si possa accettare è qualcosa con cui s’impara a convivere […] certo la vicinanza della famiglia dell’Istituzione alla quale si appartiene aiuta, ma inevitabilmente quella data, quel momento ha un’importanza che nessuno di noi deve sottovalutare. Per questo, per nessuno di noi, quello di oggi è un atto di presenza obbligatoria, ma è una vera e sincera partecipazione, perché è la nostra famiglia che si riunisce […]. Dice un poema, non recente, ma sempre attuale “Non mi cercare dove non siamo stati insieme. Cercami e ricordami in ciò che siamo stati insieme ed in ciò che abbiamo costruito”. Non mi permetto di ricordarlo alla famiglia, ma di ricordarlo a noi stessi, a noi Carabinieri, che invece con Lui ci siamo stati, ci abbiamo vissuto, ne abbiamo raccolto l’esempio e ne abbiamo raccolto il seme […] Grazie alla famiglia ed un grazie rinnovato da parte dell’Istituzione che io rappresento a chi tanto ha dato ed a chi tanto continua a dare con l’esempio di vita”. La commemorazione è poi proseguita nei pressi del cippo commemorativo eretto in via Maresciallo Achille Mazza, ove, alla presenza di tanti cittadini e numerose scolaresche, è stata dapprima deposta una corona d’alloro ed, in ultimo, il Tenente Colonnello Piero Sutera, Comandante Provinciale Carabinieri di Cosenza, ha preso la parola sottolineando che “ancora oggi, a distanza di anni da quel tragico giorno, nel fare memoria del sacrificio del Maresciallo Mazza, si riscopre un mirabile esempio di straordinaria dedizione al servizio ed al dovere. Credo che questo sia il messaggio più importante che deve giungere ad ognuno di noi ed, in particolare, a voi giovani studenti: per migliorare la società, bisogna avere il coraggio di fare il proprio dovere sempre e fino in fondo, senza compromessi o mezze misure. Questo non significa essere eroi, significa piuttosto avere sempre piena consapevolezza del proprio ruolo, dei propri doveri e delle proprie responsabilità. È questo il testamento morale che ci ha idealmente lasciato Achille e che noi dovremmo fare nostro: credo che sia questo il miglior modo per onorare chi ha dato la vita per il nostro Paese”.

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