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      Borrelli (Protciv) in Calabria per la revisione dei Centri Operativi Misti

       

       

      Borrelli (Protciv) in Calabria per la revisione dei Centri Operativi Misti

      05 mar 19 "Siamo partiti dalla Calabria per portare avanti un progetto europeo su quella che è la macchina della gestione dei soccorsi. Avere delle sedi già individuate, preventivamente strutturate in grado di essere operative immediatamente in caso di emergenza, è un obbiettivo per dare una risposta immediata alla popolazione". Lo ha detto il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di una riunione con i prefetti della regione per l'esame della bozza sulla rivisitazione dei Centri operativi misti della Calabria. "È fondamentale avere queste infrastrutture - ha aggiunto Borrelli, riferendosi ai Centri operativi misti - ed è importante conoscere la fragilità del nostro territorio e cercare di porre rimedio a questa fragilità. I Centri operativi misti saranno i luoghi di coordinamento a supporto del Piano straordinario varato la settimana scorsa dal Governo, che ha stanziato risorse adeguate anche per gli interventi di prevenzione strutturale. Bisogna lavorare sulla prevenzione, intervenire sulla manutenzione nel territorio e, ovviamente, impegnarsi sulla macchina organizzativa, che poi è quello che stiamo facendo oggi". Borrelli, poi, rispondendo alle domande dei giornalisti ha parlato del nuovo assetto della Protezione civile calabrese affidata per il momento a Domenico Pallaria. "Con lui - ha detto - avevo già lavorato in precedenza. Siamo in continuo e costante contatto e non ci sono problemi di operatività". A giudizio di Borrelli, "Carlo Tansi è stato un grande direttore, un funzionario qualificato anche sotto il profilo tecnico. Lo voglio ringraziare - ha aggiunto - per l'opera che ha prestato".

      Una piattaforma nazionale per allerta con cellulari

      "E' stato avviato un percorso per la realizzazione di una piattaforma nazionale di allertamento della popolazione perché molto può essere fatto a livello centralizzato. Questa è una piattaforma che parte dal centro e arriva sulla periferia e dà la possibilità anche ai singoli sindaci e a chi gestisce il territorio di poter diramare delle allerta a livello locale. È un mix tra un allertamento nazionale e uno locale". Lo ha detto il Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli a Catanzaro. "Stiamo intervenendo anche con un sistema normativo - ha aggiunto Borrelli - per poter modificare il codice delle comunicazioni digitali. Sarà un sistema che utilizza la tecnologia dei telefonini perché è stato stimato che ci sono 49 milioni di telefonini nel nostro Paese e noi partiremo da lì dalle celle telefoniche, per mandare messaggi di allertamento, per poi passare a delle app che daranno delle informazioni localizzate proprio nel luogo in cui la persona si trova, attraverso il gps". Importanti sono i Piani comunali di Protezione civile. "La condizione per restituire un'efficace informazione e allerta ai cittadini - ha sostenuto ancora Borrelli - è partire da un Piano comunale di Protezione civile. Il presupposto per la nostra piattaforma nazionale di allertamento, e per la app, è avere dei Piani comunali di Protezione civile, dei Piani territoriali, dove sono indicati quelli che sono i fenomeni che si sono verificati nel corso del tempo. Perché questo sistema di allertamento possa migliorare con una sorta di autoapprendimento mandando a reperire le informazioni che ci sono sui Piani comunali di Protezione civile, restituendo una informazione puntuale ai cittadini".

      Diffondere cultura prevenzione rischi nelle scuole

      "A livello nazionale andiamo bene così. Le risorse ci sono, i fondi ci sono, il personale c'è. Dobbiamo lavorare su alcuni punti, come l'allertamento, ma anche sulla diffusione della conoscenza, con la diffusione della cultura di Protezione civile che stiamo portando avanti nelle scuole". Lo ha detto il Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. "Bisogna creare delle accademie di Protezione civile - ha aggiunto - dove si possa formare chi lavora nelle Prefetture, nei Comuni e nelle Regioni, ma anche chi studia all'Università, che potrebbe così avere dei crediti formativi".

      Prefetto Ferrandino: Com presidio importante

      "La Protezione civile e la tutela di un territorio passano prima tutto dalla riorganizzazione dei centri operativi misti. Questo è un imperativo categorico ed è uno dei pilastri sui quali poggia la gestione delle emergenze". Lo ha detto il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino a margine della riunione in Prefettura a Catanzaro con gli altri prefetti della Calabria per l'esame della bozza sulla rivisitazione dei Centri operativi misti alla quale hanno preso parte anche il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, e il direttore regionale dei Vigili del fuoco Marco Ghimenti. "Sapete tutti - ha aggiunto Ferrandino - che questo è un territorio particolare non solo sotto il profilo della vulnerabilità sismica, ma perché è esposto anche ad un rischio maremoto dovuto, dal lato tirrenico, al vulcano Stromboli e, dal lato ionico, ad altri possibili eventi che si potrebbero ereditare dalla Grecia. Sotto questo aspetto, con la Protezione civile nazionale e regionale, stiamo lavorando da oltre un anno, e d'intesa strettissima con le altre Prefetture della Calabria, per approntare dei correttivi che abbiano una valenza di natura territoriale regionale molto ampia. La rivisitazione dei Com si baserà sulla sostenibilità della divisione di queste aree e verrà condivisa con le Prefetture e con i comandi provinciali dei vigili del fuoco, anch'essi elementi importantissimi nelle fasi di gestione delle emergenze". "Si parla di costruire una rete - ha sostenuto ancora il prefetto di Catanzaro - che coinvolga tutti i soggetti dedicati alla Protezione civile. Oggi a questo tavolo non ci sono le Amministrazioni comunali perché è un lavoro preparatorio all'attività che dovremmo andare a svolgere con l'Anci. Ci saranno più incontri che prevederanno la discussione con i sindaci"

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