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      Dopo la fiera di Torino, fa proseliti in tutta Itaia il libro di Corbelli su Cisse

       

       

      Dopo la fiera di Torino, fa proseliti in tutta Itaia il libro di Corbelli su Cisse

      21 mag 19 Dopo il grande successo riscosso domenica scorsa al Salone Internazionale del Libro di Torino, con la presentazione di Vittorio Sgarbi, La favola del piccolo Cisse inizia a conquistare e affascinare, dopo la Calabria, anche il resto dell’Italia. Da Modena, Bergamo, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Rivoli e altri piccoli e grandi centri continuano a chiedere al Movimento Diritti Civili la password per scaricare(gratuitamente) dal web il libro di Franco Corbelli che racconta e documenta l’incredibile, commovente e fiabesca storia (reale e, fortunatamente, a lieto fine, grazie alla straordinaria mobilitazione di Diritti Civili e la collaborazione di altre Istituzioni e Associazioni) del bambino ivoriano di 5 anni, sbarcato da solo, due anni fa, da una nave tedesca carica di migranti, al porto di Corigliano, alla ricerca del suo papà in Europa, dopo che la sua mamma era stata imprigionata sulla costa di Sabratha, mentre insieme, dopo essere miracolosamente giunti in Libia, attraversando il deserto, stavano per salire su un vecchio barcone diretto in Italia. Sgarbi ha definito questo racconto “una favola perfetta e affascinante (ci sono tutti gli elementi di una fiaba: il bambino, l’animale, il mare e la barca, simboli della tragedia dei migranti, l’incredibile avventura e quel sogno che si realizza) che andrebbe letta e studiata in tutte le scuole, perché riesce a raccontare e descrivere, attraverso una drammatica vicenda reale, la tragedia epocale dell’immigrazione e il grande valore dell’accoglienza e della solidarietà”. “Il Presidente della Camera, Roberto Fico, nei mesi scorsi, in una sua lettera che mi ha mandato, l’aveva definita ‘una vera favola’, afferma Corbelli. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, leggendola, si è commosso. Nelle scuole dove viene presentata affascina e commuove studenti e docenti. C’è chi la paragona alla Favola di Pinocchio, chi al Libro Cuore. Ma a differenza delle fiabe capolavoro del passato questa è invece una meravigliosa favola moderna, vera, con personaggi e luoghi reali. Per tutti è un’opera destinata a restare immortale. Una favola che, prosegue Corbelli, ha un altro grandissimo valore e qualcosa di misterioso perché s’intreccia anche con la grande opera umanitaria che si sta realizzando a Tarsia, il Cimitero internazionale dei Migranti, per quel mio fantastico incontro, al Lago di Tarsia (proprio dove sta sorgendo la monumentale opera), con lo splendido animale migratorio, la cicogna(che la leggenda vuole sacro e simbolo di pietà), esattamente il giorno(due anni fa) dello sbarco del bambino ivoriano, da solo, al vicino porto di Corigliano. E due anni fa, poco prima dell’arrivo del piccolo Cisse, una nuova coppia di cicogne bianche, è arrivata dall’Africa per nidificare proprio lì, al Lago di Tarsia, dove vi mancava da quasi 30 anni, dagli anni 90. Per questo solo leggendo questa favola del piccolo Cisse si capirà perché sto facendo realizzare a Tarsia questa grande opera di Civiltà, apprezzata nel mondo ed elogiata dal Vaticano e dalla famiglia del bambino siriano Alan Kurd,a cui sarà intitolata”.

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