NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Blitz PS alla cosca dei piscopisani, 31 arresti

       

       

      Blitz PS alla cosca dei piscopisani, 31 arresti

      09 apr 19 La Polizia di Stato di Vibo Valentia, a conclusione di complesse indagini condotte in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il Servizio centrale operativo e con il coordinamento dalla Procura antimafia di Catanzaro, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 31 persone. Ad essere colpita la cosca detta dei "piscopisani", così chiamata perché ha la sua base operativa nella frazione "Piscopio" di Vibo Valentia. Le persone coinvolte nell'operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa; estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'operazione che é in corso sono impiegati oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L'Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano e Udine.

      In lotta con la cosca Mancuso

      La cosca di 'ndrangheta dei "piscopisani" voleva rimpiazzare quella dei Mancuso, storicamente dominante sul territorio, nel controllo delle attività illecite in una vasta area comprendente Vibo Valentia ed alcune frazioni. É quanto é emerso dall'inchiesta condotta dalla Procura antimafia di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, che stamattina ha portato all'operazione della Polizia di Stato, denominata significativamente "Rimpiazzo", nell'ambito della quale sono state arrestate 31 persone. Secondo quanto é emerso dalle indagini, condotte dalla Squadra mobile di Vibo Valentia, i "piscopisani" volevano subentrare alla cosca dei Mancuso nella gestione degli affari criminali in tutto il comprensorio di Vibo Valentia, comprendente, oltre al capoluogo, le frazioni Vibo Marina, Porto Salvo e Bivona. Il tentativo dei "piscopisani" di spodestrare i Mancuso fu la causa di uno scontro tra i due gruppi che provocò anche alcuni omicidi.

      Una base operativa anche a Bologna

      La cosca dei "Piscopisani", nell'ambito del suo tentativo di subentrare a quella dei Mancuso nel controllo delle attività illecite non soltanto nel vibonese ma in tutto il territorio nazionale, aveva impiantato una base operativa delle sue attività criminali a Bologna. É quanto emerso dall'indagine dello Sco e della Questura di Vibo Valentia che ha portato stamattina all'operazione "Rimpiazzo", con l'arresto di 31 persone. Proprio nel capoluogo emiliano nelle settimane scorse erano state sequestrate armi che sarebbero state nella disponibilità dei "piscopisani" e che confermano le mire espansionistiche del gruppo criminale. Dalle indagini é emerso inoltre che il gruppo dei piscopisani avrebbe "piazzato" cocaina a Palermo. Quantitativi consistenti di droga sono stati sequestrati nel corso delle indagini proprio nel capoluogo siciliano.

      Arresto a Nuoro

      Si trovava già nel carcere nuorese di Badu 'e Carros una delle 31 persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione della Polizia di Vibo Valentia, della Questura di Catanzaro e il Servizio centrale operativo e con il coordinamento dalla Procura antimafia di Catanzaro. L'arrestato - del quale non sono state rese note le generalità - secondo quanto si apprende, è rinchiuso già da tempo nel penitenziario di massima sicurezza della Sardegna per reati precedenti. Le persone coinvolte nell'operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa; estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

      Commenti

      "Operazione anti-'ndrangheta: più di trenta arresti disposti dalla Procura Antimafia di Catanzaro. Duecento poliziotti impegnati a Vibo Valentia, a cui si aggiungono gli altri colleghi in azione a Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L'Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro e Udine. Gli arrestati dovranno rispondere di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, rapina, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, spaccio, lesioni. Grazie alle nostre forze dell'ordine e agli inquirenti! Operazioni di questo tipo mandano un segnale preciso ai clan: c'è tolleranza zero, lo Stato è più forte di voi". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

      "Un operazione straordinaria che è riuscita a fare luce su anni di delitti e soprusi, sradicando una potente rete criminale a Vibo". È quanto afferma, a proposito dell'operazione "Rimpiazzo", l'on Jole Santelli, vice presidente della commissione antimafia di Forza Italia. "Desidero ringraziare la polizia di stato e il questore Andrea Grassi - dice Santelli - e la procura distrettuale antimafia, nella persona del procuratore capo, Nicola Gratteri, per la brillante sinergia con la quale è stata portata a termine un'operazione che mina alle fondamenta la forza militare della ndrangheta vibonese. Si tratta dell'ennesima risposta che le istituzioni hanno dato, in Calabria - aggiunge la vice presidente della commissione antimafia - ai tentacoli della criminalità organizzata, le cui emanazioni hanno raggiunto diverse città italiane".

      "Complimenti alla Polizia di Vibo Valentia in collaborazione con la Questura di Catanzaro per l'operazione antimafia che ha portato all'arresto di oltre trenta persone affiliate alla 'ndrangheta. Una bella giornata per l'Italia intera e per tutti coloro che credono nella legalità e lottano ogni giorno per sradicare la criminalità organizzata dalla nostra Nazione". E' quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito