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      Il depuratore di Crosia scaricava reflui a mare, 3 denunce dei CCF

       

       

      Il depuratore di Crosia scaricava reflui a mare, 3 denunce dei CCF

      19 ago 19 Tre persone, tra amministratori, tecnici e gestori dell'impianto di depurazione del Comune di Crosia, sono state denunciate dai carabinieri forestale per inquinamento ambientale, scarico abusivo, deturpamento di bellezze naturali e distruzione di habitat. I provvedimenti sono scattati a seguito di un controllo sugli argini del fiume Trionto che ha fatto emergere la presenza di reflui maleodoranti. I liquidi, dopo aver percorso quasi due chilometri, si riversavano in mare in località "Pantano Martucci" di Corigliano-Rossano. Dai controlli si è accertato che l'inquinamento proveniva dallo scarico del depuratore di Crosia per il mancato trattamento dei reflui. L'impianto, già sottoposto a sequestro, risulta sottodimensionato e non adeguatamente funzionale. Secondo i rilievi che sono stati effettuati, ne sarebbero derivati danni e alterazioni dell'equilibrio chimico-fisico e biologico del corso d'acqua che ne deteriorano e compromettono l'ecosistema fluviale e lo stato di conservazione.

      A seguito dell'operazione dei Carabinieri forestali il Comune di Crosia chiarisce che:
      Apprendiamo dalla stampa dell’intervento dei Carabinieri forestali che hanno riscontrato alcune anomalie sull’impianto di depurazione cittadino. A tal riguardo, si precisa che la struttura depurativa cittadina è sotto sequestro già dal 2014 e che la gestione dell’intera area in cui sorge l’impianto è in gestione ad un’azienda privata. Tutte le attività di manutenzione della suddetta area e dello stesso depuratore sono autorizzate sistematicamente dalle autorità giudiziarie. Così come è in vigore un’autorizzazione allo scarico, in scadenza a gennaio 2020, rilasciata dagli enti preposti. Risulta, inoltre, così come si evince anche dalla circostanziata nota dei Carabinieri forestali, un deficit strutturale dell’intero sistema di collettamento a causa delle sopravvenute esigenze demografiche ed urbanistiche, mutate nell’ultimo decennio. È per questo che, a seguito del sequestro del depuratore, cinque anni fa, l’Amministrazione e gli uffici comunali hanno provveduto dapprima ad avviare un’azione di manutenzione straordinaria della struttura, risultata però insufficienti a tamponare le esigenze, e successivamente ad avviare un progetto per la riqualificazione ed il potenziamento, fino ad un’utenza di 25mila abitanti, del depuratore comunale. Il progetto è stato oggetto di finanziamento da parte della Regione Calabria, nel febbraio 2018, e ad oggi è in corso di programmazione esecutiva che consentirà, a breve, di avviare le procedure di gara.

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