NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Sibaritide devastata dal maltempo, è emergenza

       

       

      Sibaritide devastata dal maltempo, è emergenza

      28 nov 18 É ripreso in Calabria il traffico ferroviario lungo la linea jonica, tra Sibari e Crotone, e su quella tirrenica, tra Gioia Tauro e Palmi, sospeso stamattina a causa dell'allagamento dei binari dovuto, nel primo caso, all'esondazione del fiume Crati, e, nel secondo, alle forti precipitazioni. Lo ha reso noto Rfi con un comunicato. Il traffico, riferisce ancora la società, sta tornando gradualmente alla normalità. La stessa Rfi comunica che in mattinata, tra le 12.15 e le 13.20, a Thurio, frazione di Corigliano-Rossano, c'é stata una manifestazione inscenata da un gruppo di residenti della zona per protestare contro la decisione di farli evacuare dalle loro abitazioni, con l'occupazione della linea ferroviaria. La protesta, dopo circa un'ora, é rientrata. Al momento si registrano rallentamenti fino a 30 minuti fra Bagnara e Villa San Giovanni, lungo la linea tirrenica, per allarme pluviometrico. Intanto il maltempo e le fortti piogge hanno messo in ginocchio tutta l'agricoltura e le aziende agricole di COrigliano-Rossano. Nel periodo in cui veniva fatta la raccolta dei mandarini si teme per le aziende che rischiano di perdere il raccolto.

      Stato calamità

      "Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha seguito per tutta la notte e per l'intera giornata di oggi, in stretto e costante contatto con la Protezione civile regionale, con il Commissario del Comune e con il Prefetto di Cosenza, la nuova emergenza che si è venuta a creare sul territorio di Corigliano-Rossano a causa della rottura di un argine e all'esondazione del fiume Crati, ingrossato dalle piogge dei giorni scorsi, che ha provocato diversi allagamenti che hanno interessato in particolare attività produttive, zootecniche e agricole. Particolarmente colpite le contrade di Thurio e Ministalla". Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. "Stando ad un prima, sommaria stima dei danni - si aggiunge nella nota - sarebbero centinaia gli ettari di agrumeti distrutti e moltissimi i capi di bestiame, soprattutto ovini, travolti e uccisi dalla piena. Per fortuna non si registrano feriti tra la popolazione, anche se diversi nuclei familiari, le cui abitazioni sono state allagate, sono stati tempestivamente evacuati e ospitati nei locali di un istituto scolastico della frazione di Cantinella dove la Protezione civile regionale ha allestito immediatamente un punto di ricovero ed una cucina da campo per dare ristoro a circa sessanta persone. In queste ore, pertanto, procedono spedite le prime azioni di risposta all'emergenza. Il Comune ha disposto immediatamente un intervento in somma urgenza per riparare l'argine che ha ceduto e la Protezione civile è impegnata con uomini e mezzi a prestare assistenza alla popolazione anche tramite l'ausilio di diverse associazioni di volontariato. A queste, come a tutte quelle che sono impegnati ad affrontare sul campo l'emergenza, il presidente Oliverio ha espresso un forte e sentito ringraziamento, sottolineando la grande importanza del loro contributo in situazioni come questa. Affrontata questa prima fase, immediatamente dopo si procederà alla ricognizione dei danni". "Intanto, nella Prefettura di Cosenza - conclude la nota - si è svolta una riunione per fare il punto sulla situazione. Anche per questa nuova emergenza la Regione chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del Governo nazionale".

      "Nelle prossime ore effettuerò un approfondito sopralluogo a Corigliano ed in particolare nelle contrade di 'Thurio' e 'Ministalla' allagate la scorsa notte a causa dell'esondazione del fiume Crati". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale delegato all'Agricoltura, Mauro D'Acri. "Da imprenditore agricolo, prima ancora che da delegato regionale all'Agricoltura - aggiunge - so bene quanto il lavoro nei campi sia non solo difficile ma sempre più esposto alle drammatiche conseguenze di eventi climatici divenuti troppo consistenti ed imprevedibili. Esprimo tutta la mia personale ed istituzionale vicinanza ai cittadini ed alle imprese colpite. Decenni di abbandono, la mancata e costante manutenzione delle aste fluviali ed una non completa ed efficace regimentazione delle acque hanno lasciato il segno e ci consegnano oggi un territorio estremamente fragile. Le decine di interventi che sono in corso in tutta la regione per mitigare il rischio idrogeologico purtroppo non sono sufficienti. La sfida che abbiamo davanti richiede tempo, risorse ed una programmazione più che decennale". "Il tema attuale, invece - dice ancora il consigliere D'Acri - è quello che riguarda il ristoro dei danni che le imprese sono costrette a subire, oggi a Corigliano come appena pochi giorni fa a Crotone. Quantificati i danni, assumo il mio personale impegno a rendere quanto più veloci possibili tutti gli adempimenti e le procedure necessarie per risarcire le imprese".

      Evacuati durante veglia funebre

      Stavano partecipando alla veglia funebre, in casa, per la morte di un loro congiunto, quando sono stati sorpresi dall'acqua esondata dal fiume Crati. E' la disavventura patita da una famiglia residente in contrada Ministalla, la località di Corigliano Rossano colpita dallo straripamento del fiume ingrossato dalle piogge e che ha rotto gli argini. I componenti del nucleo familiare sono stati costretti ad abbandonare precipitosamente la loro casa mentre erano intenti a pregare attorno alla bara della persona cara. In breve l'acqua ha invaso l'abitazione. Molti dei parenti presenti sono andati via subito, mentre i familiari più stretti del defunto si sono rifiutati, in un primo tempo, di abbandonare la bara del congiunto. Tra non poche resistenze la famiglia è stata poi fatta evacuare, in attesa di provvedere successivamente al trasferimento della bara nella Chiesa in cui si svolgeranno i funerali.

      Coldiretti: situazione gravissima

      "E' gravissima la situazione venutasi a creare in località Ministalla di Corigliano Rossano dopo l'onda di piena che ha provocato l'esondazione del fiume Crati. Da una prima ricognizione da noi effettuata, risultano allagati da più di un metro d'acqua oltre mille ettari di agrumeti in piena produzione e circa mille pecore sono morte annegate, alcune decine di bovini e naturalmente ci sono decine di famiglie evacuate e danni ad abitazioni e strutture". É quanto si afferma in una nota di Coldiretti Calabria. "Una situazione di estremo disagio - è detto nel comunicato - che ha costretto la Protezione civile ad intervenire con mezzi fluviali per mettere in sicurezza le persone. Il Consorzio di Bonifica di Trebisacce si è messo immediatamente a disposizione, attivandosi con uomini, mezzi e risorse proprie per le immediate opere di messa in sicurezza dell'argine e per tentare così di ridurre il rischio residuo ed evitare ulteriori tracimazioni e danneggiamenti a seguito di un eventuale nuove ondate di piena". "Ormai è un bollettino quotidiano - ha detto il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto - la conta dei danni sarà fatta e si aggiungerà a quella delle ultime settimane. Si ripetono tragedie legate alla fragile situazione idrogeologica, accentuata da eventi meteorologici sempre più violenti e questo ci obbliga a ribadire la necessità di un grande piano per la manutenzione del territorio, perché la sicurezza da frane, alluvioni e cedimenti del terreno è il primo intervento infrastrutturale, di cui abbiamo bisogno". "È importante, a questo punto - ha aggiunto Aceto - che si attivino tutte le forze per prestare soccorso alla gente che vive in questi luoghi nonché le procedure idonee per affrontare l'emergenza. Si invitano gli Enti che controllano il territorio a porre in essere provvedimenti necessari alla messa in sicurezza del territorio e alla pulizia e manutenzione dei fiumi"

      Confagri: Subito tavolo tecnico

      "Dopo la tromba d'aria che solo tre giorni addietro ha provocato a Crotone danni ingenti e proposto le tristissime immagini di centinaia e centinaia di alberi d'ulivo sradicati dalla furia del vento, oggi a Corigliano, l'ennesimo allagamento con migliaia di ettari di superficie agricola e di produzioni invase dall'acqua". E' quanto afferma, in una nota, di Confagricoltura Calabria. "Ormai - sostiene il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti - è un bollettino di guerra continuo e considerato che, ogni parola risulta vana, fuori tempo e persino fuori luogo, è giunta l'ora di agire e di farlo nella maniera più radicale, coordinata ed efficace possibile. E' per questo che Confagricoltura Calabria chiede al presidente della Giunta regionale di attivare un tavolo tecnico regionale con tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali specifiche, con i sindacati e con le organizzazioni di rappresentanza. Chiediamo non un'iniziativa interlocutoria ma l'avvio di un preciso percorso che consenta di definire urgenze e priorità 'costringendo' al dialogo tutti quegli enti che oggi, per una normativa che distribuisce e sovrappone le competenze, hanno responsabilità nel governo e nella gestione del territorio". "Se ciascuno - sostiene ancora Statti Statti - continua a fare, e spesso a non fare, per conto proprio sarà difficile se non impossibile mettere in sicurezza i cittadini, le aziende agricole, il territorio ". Per il vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Nicola Cilento, "la situazione vissuta oggi a Corigliano è emblematicamente rappresentativa delle debolezze, dei ritardi e della confusione gestionale in Calabria. La storia del fiume Crati, uno dei fiumi più importanti della nostra regione - sottolinea Cilento - è nota: in più parti scorre con argini compromessi dalla mancata manutenzione e l'alveo, come nella zona interessata dall'esondazione di questa notte, è letteralmente ostruito da alberi e vegetazione. E'una situazione giunta al limite dell'insostenibilità, cosi come per la verità lo era quando cinque anni fa le acque del Crati inondarono i resti archeologici dell'antica e gloriosa Sibari. Siamo qui a parlare nuovamente dello stesso tema e - conclude Cilento - se le risorse economiche sono certamente un aspetto da considerare è anche vero che intanto e da subito si può iniziare ad agire coordinando, in una logica unitaria, interventi che costano poco o affatto e garantiscono una più efficace regimentazione delle acque".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito