NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Procura Vibo chiude indagini su concorso per dirigente all'Asp

       

       

      Procura Vibo chiude indagini su concorso per dirigente all'Asp

      24 nov 18 La Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini preliminari sul concorso all'Azienda sanitaria provinciale che portò al conferimento di un incarico dirigenziale al medico Vincenzo Damiani. Nel registro degli indagati, per abuso d'ufficio in concorso, sono stati iscritti il direttore generale dell'Asp, Angela Caligiuri, di 63 anni; il direttore sanitario, Michelangelo Miceli, di 64, ed il direttore amministrativo, Elga Rizzo, di 47. Indagati anche i componenti della Commissione esaminatrice dell'avviso pubblico del 26 novembre 2016 (poi rettificato con avviso pubblico del 15 marzo 2017) per l'affidamento di incarico di direttore del Distretto sanitario unico provinciale. Si tratta di Salvatore Barillaro, di 57 anni; Sergio D'Ippolito, di 66, e Davide Matalone, di 43. Secondo quanto é emerso dall'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Benedetta Callea, gli indagati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Vincenzo Damiani, individuandolo quale vincitore della selezione ed assumendolo nell'incarico attraverso un'apposita delibera dell'Asp datata 23 novembre 2017. E questo malgrado si trattasse di soggetto incandidabile perché sottoposto a procedimento penale e fosse medico convenzionato da meno di dieci anni.

      "Ci auguriamo che presto emergano le responsabilità nell'Asp di Vibo Valentia per la nomina illegittima del direttore del Distretto sanitario unico dell'azienda, vicenda che in assoluta solitudine denunciammo alla magistratura". Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Francesco Sapia e Dalila Nesci, componenti della commissione Sanità. "La Procura di Vibo Valentia - proseguono i parlamentari 5stelle - sta indagando sull'episodio, come appreso dalla stampa, che rappresenta un classico, purtroppo, dell'amministrazione della sanità in Calabria. Sulla gestione delle aziende del Servizio sanitario regionale abbiamo presentato oltre 600 esposti circostanziati, a riprova della nostra attività di controllo a tutto spiano, mentre la politica tradizionale fa finta di non vedere il gravissimo livello di illegalità nell'ambito sanitario calabrese". "Continueremo - dicono ancora Sapia e Nesci - a mantenere alta l'attenzione sulle nomine e sugli incarichi nella sanità, così come sulle carenze e necessità delle strutture, consapevoli che in Calabria il diritto alla salute è compresso dalla vecchia politica, dalla criminalità e dai colletti bianchi, che spesso operano in sodalizio".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito