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      Presidente Conte in Calabria, primo atto firma cittadinanza consapevole

       

       

      Presidente Conte in Calabria, primo atto firma cittadinanza consapevole

      23 nov 18 Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è arrivato nella Prefettura di Reggio Calabria, prima tappa della visita che effettuerà stamattina nella regione. Conte é stato accolto dal prefetto Michele di Bari, dal presidente della Regione, Mario Oliverio, e dal sindaco della Città metropolitana, Giuseppe Falcomatà. "Voglio dire che a questo viaggio tenevo molto", ha detto Conte ai giornalisti entrando in Prefettura. Il Presidente, dopo essere giunto a Reggio Calabria, ha apposto la sua firma, con accanto il prefetto Michele di Bari, sul "Registro per la cittadinanza consapevole" nell'atrio del Palazzo del Governo. Conte, oltre al presidente della Regione, Mario Oliverio, e al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha incontratoi Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria e di Palmi, Giovanni Bombardieri ed Ottavio Sferlazza, alla presenza del Questore, Raffaele Grassi, e dei comandanti regionali e provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza. Locri, seconda tappa della visita in Calabria e poi anche Isola Capo Rizzuto, dove Conte si è recato in alcuni terreni confiscati alla 'ndrangheta. - Il "Registro di cittadinanza consapevole", sul quale oggi a Reggio Calabria il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha apposto la sua firma, é stato istituito nel dicembre dello scorso anno dal Prefetto di Reggio Michele di Bari. Chi sottoscrive il "Registro" testimonia "il proprio rifiuto di ogni logica e interesse 'ndranghetistico, in favore dello sviluppo sociale, economico e culturale del territorio".

      A gennaio visita operativa con i ministri

      "Il mio viaggio in Calabria non è un viaggio storico, deve essere un viaggio di ordinaria attività di governo. Sarebbe sbagliato dedicare eccezionalmente un'attenzione passeggera ad un territorio che vive con così grave disagio". A dirlo è stato il premier Giuseppe Conte nella tappa di Locri del suo viaggio in Calabria. "A gennaio - ha aggiunto - tornerò per una visita di un'intera giornata e più operativa. Coinvolgerò anche i ministri per i vari dossier. Spero di poter portare anche qualche soluzione".

      Priorità: Lavoro, legalità, sviluppo

      "In questa regione ci sono tante priorità da affrontare. Intanto c'è il problema della legalità, bisogna contrastare la 'ndrangheta, una delle mafie più virulente e pericolose". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi a Locri. "La 'ndrangheta - ha aggiunto - si infiltra nel tessuto sociale ed economico e quindi la soglia di attenzione e di contrasto deve essere altissima. Ma c'è anche un problema di sviluppo economico, di crescita, di sviluppo sociale. C'è il problema del lavoro. La disoccupazione giovanile è altissima. C'è una povertà diffusa. Bisogna anche cercare di presidiare le attività industriali, perché non ce ne sono moltissime, e di consentire loro di poter crescere e svilupparsi. E poi bisogna creare occasioni di crescita economica".

      Omaggio alla lapide di Fortugno.

      Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della sua visita a Locri ha reso omaggio alla memoria del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre del 2005. Conte, accompagnato dalla vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, e da suo figlio Giuseppe, ha sostato davanti alla lapide in ricordo di Fortugno posta nell'androne di Palazzo Nieddu, il luogo in cui l'esponente politico fu ucciso dopo aver votato nel seggio allestito per le primarie dell'Ulivo. Il premier ha anche visitato brevemente la mostra allestita nello stesso palazzo. Quindi, salutando Maria Grazia Laganà, ha assicurato attenzione alla Locride e in particolare alla sanità, aggiungendo che prenderà in considerazione tutte le possibilità per far crescere il territorio. In precedenza il Presidente del Consiglio aveva visitato un ostello gestito dal consorzio Goel ospitato in un bene confiscato nel 2005 ad una cosca di 'ndrangheta. L'edificio è stato poi assegnato al Comune, che lo ha ristrutturato con i fondi del Pon Sicurezza trasformandolo in un ostello con 45 camere da tre posti letto ciascuna e con bagno. Dopo una prima gara andata deserta per l'assegnazione della gestione del bene, alla seconda ha partecipato il gruppo Goel che se l'è aggiudicata. La struttura, appena dieci giorni dopo l'affidamento, fu danneggiata gravemente con il furto delle cisterne dell'acqua. Nuovamente ristrutturato, l'ostello ha aperto nel maggio 2017 e negli obiettivi del Goel deve diventare il punto di attrazione per il turismo responsabile grazie anche allo sviluppo di progetti internazionali in particolare sui mercati tedesco e inglese. Un altro obiettivo, inoltre, è inserire la struttura in un sistema etico e legale di turismo esperienziale e corresponsabile per diffondere al di fuori della Calabria un messaggio positivo sulla Locride e più in generale su tutta la regione.

      Visita terreni confiscati a Isola C.R.

      É stata ad Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, l'ultima tappa della visita odierna in Calabria del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier ha incontrato il prefetto di Crotone, Cosima di Stani, ed il prefetto Domenico Mannino, che presiede la Commissione straordinaria che gestisce il Comune di Isola Capo Rizzuto, sciolto per presunti condizionamenti della criminalità organizzata. Quindi la visita in uno dei terreni confiscati alla cosca di 'ndrangheta degli Arena e gestiti dalla cooperativa "Terre Joniche". Il premier, durante la visita ad Isola Capo Rizzuto, non ha fatto dichiarazioni ai giornalisti. A conclusione il presidente Conte é partito alla volta di Napoli, dove sarà in visita nel pomeriggio.

      Lotta a criminalità e sostegno a legalità

      "La Calabria è una terra di rara bellezza, poco valorizzata anche a causa di un sistema di trasporti poco efficiente. È una Regione che con orgoglio e consapevolezza rivendica il suo diritto a crescere sfruttando le sue enormi potenzialità e a perseguire il proprio sviluppo economico e sociale". Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook, nel giorno della sua visita nella regione. "La lotta alla criminalità organizzata e il sostegno alla legalità - per i quali c'è massima attenzione da parte del mio governo - devono andare di pari passo con la crescita economica e lo sviluppo sociale. Dal 2006 al 2016, 26mila giovani laureati hanno abbandonato la Calabria: è una perdita di capitale umano che contribuisce a impoverire questa Terra", sottolinea. "Dopo Reggio Calabria, questa mattina, mi sono recato a Locri e a Isola di Capo Rizzuto. Qui ho visitato alcune realtà che hanno sviluppato attività e creato lavoro a partire da beni confiscati alla criminalità organizzata. Queste esperienze, portate avanti da giovani capaci e determinati, sono il simbolo di una Regione che non si arrende alle difficoltà economiche e sociali e che vuole crescere. Restituire gli spazi occupati dalla malapianta della criminalità alle iniziative comunitarie delle persone oneste è un obiettivo primario di questo Governo", conclude. "Tornerò presto in Calabria, una volta approvata la legge di bilancio, per realizzare interventi di rilancio di questo territorio".

      Calabria regione sofferente

      "E' una visita, questa in Calabria, che ho voluto fare perché questa é una regione molto sofferente e provata da un grande disagio sociale". Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a conclusione dell'incontro che ha avuto nella Prefettura di Reggio Calabria con i rappresentanti delle istituzioni locali. "Tra i problemi, insieme a quello della criminalità organizzata e della disoccupazione giovanile - ha aggiunto Conte - c'é la situazione di una regione che è ancora isolata per carenze di infrastrutture e perché le vie di comunicazione sono complicate. Ho voluto testimoniare, con la mia presenza la solidarietà di tutto il Governo".

      Pericolose infiltrazioni della ndrangheta

      "In Calabria c'é una delle forme di criminalità organizzata più virulente e pericolose come la 'ndrangheta, che mostra forti capacità di infiltrare le pubbliche amministrazioni". Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Reggio Calabria.

      Stato deve risposte a giovani che emigrano

      "Per la Calabria non si può applicare solo un discorso di legalità. Occorrono anche interventi per la crescita economica e sociale. I dati ne sono testimoni: sono decine di migliaia ormai i giovani calabresi che emigrano ed é a questi giovani e alle loro famiglie che lo Stato deve dare una risposta. Dobbiamo lavorare tanto". Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria.

      Impegno Governo per la Calabria

      Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all'uscita dalla Prefettura di Reggio Calabria, dove ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni calabresi, si è avvicinato ad un gruppo di cittadini e di militanti del Movimento 5 Stelle che stazionavano davanti il Palazzo del Governo. A loro, Conte, nel corso di un breve colloquio, ha assicurato "l'impegno del Governo per far ripartire la Calabria". Tra i cittadini presenti davanti la Prefettura c'era anche un gruppo di lavoratori edili impegnati nella realizzazione del nuovo palazzo di giustizia di Reggio che stamattina hanno ricevuto la lettera di licenziamento dall'impresa che ha vinto l'appalto e che ha deciso di non proseguire i lavori. Il Presidente del Consiglio é poi ripartito per raggiungere Locri, seconda tappa della sua visita in Calabria.

      Emergenza sanità

      "Un'altra emergenza, in Calabria, è l'attività sanitaria. E l'ospedale di Locri in particolare. Una recente visita ispettiva ne ha denunciato le molte carenze e anche su questo dobbiamo fornire risposte". Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Locri.

      Procuratore: Conte dimostra attenzione per la Calabria

      "Lo Stato, prima con la presenza del Ministro dell'Interno a San Luca e oggi a Reggio Calabria con il Presidente del Consiglio dei Ministri, dimostra adeguata attenzione per la Calabria". Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, che ha incontrato il premier Giuseppe Conte insieme al Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, all'Avvocato generale dello Stato, Fulvio Rizzo, e al presidente della Corte d'appello, Luciano Gerardis. "Di fronte alla consapevolezza della virulenza del fenomeno mafioso e dei pericoli che ne derivano per i cittadini e le istituzioni - ha aggiunto Bombardieri - deve necessariamente corrispondere un urgente e necessario potenziamento degli organici delle forze di polizia e della polizia giudiziaria, il cui deficit inficia pesantemente il lavoro di prevenzione e di contrasto contro la ndrangheta. Serve una presenza adeguata per arginare e sconfiggere la sfida della 'ndrangheta, assicurando legalità, sicurezza, libertà d'impresa e democrazia".

      Oliverio: Ho esposto problemi regione

      "Ho rappresentato al Presidente del Consiglio dei Ministri, che ringrazio per la sua presenza oggi in Calabria, i problemi della Calabria: da Gioia Tauro alla sanità, dalle infrastrutture al lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria a conclusione dell'incontro che ha avuto in Prefettura con il Premier Giuseppe Conte. "Ho sottoposto al Presidente Conte - ha aggiunto Oliverio - la necessità di ripartire con l'Accordo di programma quadro affinché la Calabria esca dall'isolamento e si ricongiunga con il resto d'Italia e d'Europa. Su Gioia Tauro, in particolare, ho chiesto che la 'Zona economica speciale' prenda rapidamente avvio, uno strumento che sarà utile non solo alla Calabria ma che rappresenterà un'opportunità per l'intero Paese".

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