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      Arrestati da Gdf Sindaco e vicesindaco di Fuscaldo per appalti truccati, più altri 12

       

       

      Arrestati da Gdf Sindaco e vicesindaco di Fuscaldo per appalti truccati, più altri 12

      05 nov 18 Il sindaco di Fuscaldo, centro dell'Alto Tirreno cosentino, Gianfranco Ramundo, é stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola, insieme ad altri componenti dell'Amministrazione comunale. L'accusa é di corruzione e tentata concussione. Nell'operazione della Guardia di finanza, in cui sono impegnati oltre cento militari, sono coinvolte, complessivamente, 14 persone. Oltre al sindaco Ramundo, sono stati arrestati anche il vicesindaco, Paolo Cavaliere, ed un assessore di cui, al momento, non si conosce l'identità. Coinvolti anche un funzionario pubblico, imprenditori, un professionista ed altre persone. I reati contestati agli indagati, oltre alla corruzione ed alla tentata concussione, sono, a vario titolo, "indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative di gare pubbliche e di procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione e falso ideologico". Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Paola su richiesta del Procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruni e dei sostituti Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco.

      Con l'acusa di peculato sono stati fermati: GIANFRANCO RAMUNDO, Fuscaldo, 62 anni, sindaco; PAOLO CAVALIERE, Fuscaldo, 44 anni, vicesindaco; ERCOLE PAOLO FUSCALDO, Vibo Valentia, 45 anni, assessore; GIANFRANCO MIRABELLI, Rende, 64 anni, imprenditore; MICHELE FERNANDEZ, Cosenza, 60 anni, professionista; SERGIO GIOIA, Cosenza, 60 anni, professionista; SALVATORE FIDOTTI, Napoli, 43 anni, imprenditore; ROBERTINO PERRI, Cosenza, 52 anni, imprenditore; MASSIMILIANO DE SANTO, Castrovillari, 53 anni, imprenditore; LUIGI DE SIMONE, Paludi, 53 anni, imprenditore; FRANCESCO CAPUTO, Rossano, 56 anni, imprenditore; ANTONIETTA CAPUTO, Rossano, 54 anni, imprenditore; GIOVANNI RISULEO, Rossano, 64 anni, imprenditore SALVATORE MONTANINO, Pomigliano d’Arco, 47 anni, imprenditore.

      Collaudato sistema corruttivo

      L'inchiesta della Procura della Repubblica di Paola che ha portato all'arresto del sindaco e del vicesindaco di Fuscaldo riguarda appalti ed affidamenti diretti gestiti, oltre che dal Comune dell'Alto Tirreno cosentino, anche dal Comune di Cosenza. Elemento di collegamento fra i due enti locali cosentini la figura di un funzionario, dipendente a tempo indeterminato del comune di Cosenza ed autorizzato ad esercitare part-time le funzioni di responsabile di settore anche nel Comune di Fuscaldo. Le investigazioni di polizia giudiziaria hanno consentito di accertare, riferisce la Guardia di finanza, "l'esistenza di un collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica radicato nei due enti locali ed alimentato da abituali condotte illecite poste in essere da pubblici ufficiali ed imprenditori ai danni dei due Comuni. Il sistema - sempre secondo quanto riferisce la Guardia di finanza - ha avuto come oggetto la gestione di molti appalti pubblici ed affidamenti diretti sia del Comune di Fuscaldo che di quello di Cosenza riguardanti lavori, servizi e forniture per un valore complessivo di oltre sette milioni e mezzo di euro. Le indagini che hanno portato agli arresti sono state condotte dalla Compagnia di Paola della Guardia di finanza.

      Le molteplici turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione sono state scoperte all’esito di articolate e complesse indagini, sviluppate mediante specifiche attività tecniche, analisi di una enorme mole di documentazione cartacea ed informatica acquisita all’esito di perquisizioni e sequestri (aventi ad oggetto anche n. 26 supporti informatici: tra personal computer, tablet e telefoni cellulari), assunzione di dichiarazioni testimoniali, indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali. Per ciascuna gara pubblica e di procedimento di scelta del contraente, i Finanzieri hanno ricostruito gli accordi clandestini e le collusioni fra i soggetti pubblici e privati, nonché i mezzi fraudolenti utilizzati per assegnare illecitamente i lavori ed i servizi da parte dei Comuni, in violazione alle norme contenute nel Codice degli Appalti ed altre che regolamentano l’esercizio della funzione pubblica. In diversi casi, le indagini hanno documentato che gli atti contrari ai doveri d’ufficio ovvero le omissioni di atti dovuti da parte di Pubblici Ufficiali venivano retribuiti, in termini di contropartita ed in virtù di accordi corruttivi o per effetto delle condotte di indebita induzione, da promesse illecite di utilità – consistite in “incarichi professionali, assunzioni di lavoratori ed utilizzo gratuito di struttura alberghiera” – ovvero dazioni di utilità – rappresentate da “trasferimenti di sede di lavoro di pubblici dipendenti” – ed altri “doni”. Sono stati ricostruiti i rapporti interpersonali fra i Pubblici Ufficiali, gli imprenditori e gli altri soggetti coinvolti, i quali hanno contrassegnato una “funzione pubblica spogliata della sua reale natura”, finalizzata cioè al “perseguimento dell’interesse pubblico e del bene comune”, ma piegata strumentalmente per il “mero raggiungimento di interessi privati”. In molte occasioni, la commistione fra gli “interessi pubblici” e gli “interessi privati” ha determinato la creazione di una vera e propria “confusione fra ruoli” tra il Pubblico Ufficiale, l’imprenditore e viceversa.

      Le principali gare pubbliche oggetto di indagine sono le seguenti:

      - “affidamento diretto della gestione del depuratore comunale di Fuscaldo (CS)”: valore complessivo oltre € 1.000.000,00; - “aggiudicazione dei lavori di ripristino del Lungomare di Fuscaldo (CS)”: valore complessivo dell’appalto € 236.000,00;
      - “gestione della raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti – differenziata ed assimilata
      - servizio di igiene urbana presso il Comune di Fuscaldo (CS)”: valore complessivo dell’appalto € 4.000.000,00;
      - “affidamento diretto del servizio di pulizia spiagge del Comune di Fuscaldo”: valore complessivo € 16.550,00;
      - “conferimento da parte del Comune di Fuscaldo (CS) di un incarico professionale”;
      - “assegnazione delle concessione demaniali, in relazione al piano spiaggia del Comune di Fuscaldo (CS)”;
      - “rifacimento di un manto stradale pubblico nella città di Fuscaldo (CS) a spese di un imprenditore (quindi non dovuto), già affidatario di commesse”;
      - “installazione di un dehors (insieme degli elementi mobili per la ristorazione, posti sul suolo pubblico o asservito all’uso pubblico)”;
      - “lavori di completamento della chiesa San Domenico di Cosenza”: valore complessivo € 1.920.000,00;
      - “lavori aggiuntivi per il miglioramento dell’efficienza energetica del Teatro Rendano di Cosenza”: valore complessivo € 90.000,00;
      - “acquisto da parte del Comune di Cosenza di un personal computer di ultima generazione, del quale se ne appropriava un Pubblico Ufficiale”: valore € 1.337,00.

      Disposto il sequestro di beni nei confronti di alcuni indagati e società, per un valore complessivo di 215 mila euro. A due società, inoltre, è stata applicata la misura cautelare interdittiva del “divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione”, per la durata di un anno. Complessivamente 20 le persone indagate.

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