NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Uccisa in un agguato a Gallico l'amante del boss Lo Giudice

       

       

      Uccisa in un agguato a Gallico l'amante del boss Lo Giudice

      17 mar 18 Un agguato a colpi di pistola ha tolto la vita questa notte all'amante del boss Lo Giudice, Fortunata Fortugno, 48 anni di Reggio. L'agguato è avvenuto nei pressi del torrente Gallico contro l'auto dove c'erano a bordo la donna e Demetrio Lo Giudice, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco dell'omonima cosca di ndrangheta. Lo Giudice era seduto accanto all'amante ed è rimasto ferito ad un braccio. Secondo le ricostruzioni fatte dalla Polizia intervenuta sul posto, i killer si sono avvicinati all'auto ferendo Lo Giudice e giustiziando la donna con un colpo alla testa. Corsa inutile in auto del boss verso gli Ospedali Riuniti dove però la Fortugno è giunta cadavere. Immediata l'azione della Squadra Mobile reggina che assieme alle Volanti ed alla Polizia Scientifica si sono recati su posto dell'agguato per i rilievi del caso. Lo Giudice, 53 anni, di Reggio Calabria, è stato già coinvolto nell'operazione “Eremo”, ed è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Le indagini, svolte dalla sezione omicidi della Questura di Reggio coordinata dalla Procura delle Repubblica, sono rivolte in tutte le direzioni. Tra le piste battute anche quella del delitto passionale. Nessuna ipostesi, però, viene esclusa.

      I sicari - o il sicario - che nella serata di ieri hanno ucciso Fortunata Fortugno e ferito il suo amante Demetrio Lo Giudice, potrebbero avere sparato con l'intenzione di uccidere entrambi, senza avere un obiettivo privilegiato rispetto all'altro. E' la sensazione che si coglie negli ambienti investigativi reggini impegnati a cercare di dare una soluzione al caso. I diversi colpi di pistola, infatti, sono stati sparati contro la vettura all'interno della quale si trovavano i due e quindi potenzialmente in grado di uccidere entrambi. Al riguardo, Lo Giudice, sentito dagli investigatori, non è stato in grado di fornire particolari utili né a ricostruire la dinamica del fatto né a dare un nome agli assassini o all'assasino. Se a sparare sia stato uno solo o più d'uno, infatti, non è stato ancora accertato. Tra l'altro, sul luogo dell'omicidio non sarebbero stati rinvenuti bossoli. Le indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria sono rivolte ora alla vita privata della coppia. Fortunata Fortugno faceva la sarta e le famiglie sue e del marito non sono legate ad ambienti criminali. Demetrio Lo Giudice, in passato sorvegliato speciale di ps, invece, è ritenuto un elemento di spicco dell'omonimo clan 'ndranghetista attivo nel rione di san Giovannello. Arrestato una decina di anni fa nell'ambito dell'operazione Eremo e successivamente era stato assolto. L'uomo non è parente del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice. Allo stato, sul movente, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, neanche quello passionale magari, vista la caratura di Lo Giudice, caratterizzato anche da mafiosità.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito