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      Pentadattilo, da paese fatasma ad albergo diffuso

       

       

      Pentadattilo, da paese fatasma ad albergo diffuso

      06 mar 18 Da borgo fantasma a straordinario modello di ospitalità diffusa. É quanto accade oggi a Pentedattilo - il borgo arroccato sulla rupe del Monte Calvario, che prende il nome dalla caratteristica forma che ricorda le cinque dita della mano di un ciclope - diventato, da qualche tempo, meta turistica e luogo di attrazione per appassionati e visitatori che vi giungono da tutta Europa. Sarà questo luogo magico, assieme all'Aspromonte che gli fa da cornice, uno degli scenari del Meeting nazionale delle Guide ambientali escursionistiche (Aigae) in programma dal 6 all'8 aprile prossimi con base a Santo Stefano in Aspromonte. Qui si darà vita ad una "tre giorni" incentrata sui temi e le opportunità del turismo ambientale. In calendario conferenze, itinerari, escursionismo, formazione professionale ma anche escursioni lungo sentieri inediti, nel cuore di borghi storici e realtà di grande fascino. "Pentedattilo - afferma Andrea Laurenzano, guida ambientale escursionistica Aigae - da borgo svuotato, abbandonato, spopolato, è diventato ora un borgo turistico. In seguito ad ordinanze di sgombero risalenti agli anni '60 questo paesino era morto, dimenticato da tutti. Oggi grazie all'operato della Pro-Pentedattilo è ritornato a vivere. Le abitazioni sono state recuperate e trasformate in alloggi. Pentedattilo è paesino ad ospitalità diffusa, bellissimo borgo e meta ambita in estate". Una storia, quella del borgo reggino, che affonda nella notte dei tempi: fu colonia calcidese nel 640 a.C. e importante centro economico durante tutto il periodo greco-romano. Nel corso della dominazione romana, Pentedattilo, che è anche un sito geologico, rappresentò anche un importante centro militare grazie alla sua posizione strategica sulla fiumara Sant'Elia, che era la via privilegiata per raggiungere l'Aspromonte. Poi dagli anni '60 la fine e l'oblio. Adesso, a distanza di anni da quella fuga generalizzata, pare sia giunta oggi l'ora del ritorno alla vita. Una rinascita, sostenibile, che ha portato con sé anche l'apertura di botteghe di artigianato e prodotti tipici. Aspetti che, legati l'uno all'altro, hanno fatto di questo luogo una meta turistica tra le più ambite, soprattutto tra i giovani. E dove, oltre a campi scout e itinerari naturalistici che godono delle attrazioni del Parco nazionale dell'Aspromonte, si svolgono anche importanti raduni e festival cinematografici.

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