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      Albamonte (Anm) "In Calabria maggiore emergenza giustizia"

       

       

      Albamonte (Anm) "In Calabria maggiore emergenza giustizia"

      09 gen 18 "Penso che la situazione calabrese sia la più emergenziale che stiamo vivendo in Italia, sia per il livello di criminalità, per la necessità di impegno da parte dell'autorità giudiziaria, delle forze dell'ordine e delle istituzioni, e anche per il bisogno di una partecipazione attiva della società civile alla vita legale di questa regione". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte, parlando con i giornalisti a Cosenza a margine del convegno sul tema "Magistratura e Avvocatura: democrazia e libertà", organizzato dalla locale Camera penale e dall'Unione delle Camere penali. "Soltanto con l'apporto dell'autorità giudiziaria e delle forze di polizia, come abbiamo visto già in altri territori, come la Sicilia e la Campania - ha aggiunto Albamonte - si arriva solo fino ad un certo punto del contrasto, ma non si riesce veramente ad avviare un capovolgimento dei rapporti di forza sul territorio. Sono contento di vedere che negli ultimi anni, prima a Reggio Calabria e adesso anche a Catanzaro, c'é un impegno forte e serio da parte delle altre istituzioni. E con la convergenza di nuove forze investigative si rafforza l'attività di contrasto da parte dei colleghi".

      Serve parità genere in elezione Csm. "Si comincia a parlare di riforma del Csm sempre a ridosso della scadenza del rinnovo del Consiglio, questa volta anche a Camere sciolte e quindi con le elezioni imminenti. Certamente c'è da fare in merito alla modifica del sistema elettorale dell'organo di autogoverno della magistratura, a cui stava lavorando peraltro il Parlamento nelle ultimissime battute, anche per restituire una partecipazione di genere equilibrata. Perché questo è uno dei nostri problemi". Lo ha detto a Cosenza il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte. "C'è poca partecipazione femminile - ha aggiunto Albamonte - nelle istituzioni di autogoverno, a fronte di una forte presenza femminile nella magistratura. È giusto allora introdurre un'equilibrata corrispondenza tra il corpo e il vertice della magistratura. Bisognerà subito mettere mano a questa anomalia, non con progetti di riforma calati dall'alto ma con una partecipazione seria e attiva della magistratura".

      Col dialogo miglioramenti a riforma. "Ci sono alcuni passaggi tecnici nella riforma della Giustizia che potevano essere migliorati, ma ciò che va apprezzato è il clima di dialogo che si è creato in questa legislatura e non solo con noi. Perché solo così le cose si fanno bene". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte, a Cosenza a margine del convegno su "Magistratura e Avvocatura: democrazia e libertà". "Per la giustizia - ha aggiunto Albamonte - é stata una stagione importante di riforme, che abbiamo seguito da vicino ed a cui abbiamo partecipato con l'interlocuzione. Come sempre accade, alcune cose sono state ampiamente condivise, come la parte che riguarda la riforma del sistema penitenziario, che vede il nostro grande favore e per la quale c'è stato un contributo serio dell'associazione. Altri aspetti, come la riforma del processo penale, presentano luci ed ombre. E lo stesso vale per le intercettazioni, la cui riforma complessivamente è positiva perché introduce un rapporto equilibrato con la privacy".

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