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      Truffa UE credito sociale: 14 rinvii a giudizio tra cui Ruberto e Salerno

       

       

      Truffa UE credito sociale: 14 rinvii a giudizio tra cui Ruberto e Salerno

      05 gen 18 Due indagati ammessi al rito abbreviato e richiesta di rinvio a giudizio per altri 14, tra i quali l'ex assessore regionale Nazzareno Salerno, attuale consigliere regionale. Sono le decisioni prese dal Gup distrettuale di Catanzaro, Claudio Paris, nell'ambito dell'inchiesta "Robin Hood", scattata nel febbraio dello scorso anno e riguardante una presunta truffa ai danni della comunità europea per la gestione dei fondi in particolare quelli del credito sociale. Saranno processati con rito alternativo Giuseppe Avolio Castelli, di 60 anni, di Roma, e Francesco Masciari, 52 anni, avvocato di Catanzaro, quest'ultimo indagato per rivelazione di segreti d'ufficio. Il gup ha rigettato un'altra analoga richiesta avanzata da Bruno Dellamotta, 70 anni, di Genova ma residente a Firenze. Per gli indagati ammessi al rito abbreviato l'inizio del processo é stato fissato all'11 aprile prossimo. Per tutti gli altri, il pm Graziella Viscomi ha reiterato stamani in aula la richiesta di rinvio a giudizio. Tra questi, oltre all'ex assessore Salerno, figurano Pasqualino Ruberto, di 47 anni, di Lamezia Terme, ex presidente di Calabria Etica, società "in house" della Regione Calabria e già consigliere comunale di Lamezia Terme; Vincenzo Caserta (61), originario di San Costantino Calabro e residente a Catanzaro, ex direttore generale del Dipartimento regionale Lavoro; Ortensio Marano (44) di Belmonte Calabro, ex amministratore delegato della Cooperfin Spa; Claudio Isola (39), di Vibo Valentia, ex componente della Struttura speciale dell'assessorato regionale al Lavoro; Maria Francesca Cosco (48), avvocato di Catanzaro; Gianfranco Ferrante (54), imprenditore, di Vibo Valentia; Vincenzo Spasari (57), di Nicotera, impiegato di Equitalia, ed il figlio Saverio (29); Damiano Zinnato (51), di Nicotera, cognato del boss Luigi Mancuso; Valerio Grillo (66), avvocato di Vibo Valentia, ed Antonio Cusimano (58), entrambi ex componenti del Comitato di gestione del Credito sociale); Michele Parise (45), di Castrolibero, e Patrizia Nicolazzo (44), di Lamezia Terme. Coinvolte nell'inchiesta della Dda di Catanzaro, che contesta ad alcuni imputati anche l'aggravante delle modalità mafiose, la società Cooperfin Spa e la M&M Management Srl, entrambe con sede a Belmonte Calabro. Parte civile nel processo si è costituito Bruno Calvetta, dirigente generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria.

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