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      Busta con proiettile a legale, candidato elezioni, di Lamezia

       

       

      Busta con proiettile a legale, candidato elezioni, di Lamezia

      21 feb 18 Il centro meccanografico postale di Lamezia Terme (Cz) ha intercettato una busta contenente un proiettile a pallettoni avvolto in un facsimile di scheda elettorale di Giuseppe d'Ippolito, candidato M5s alla Camera nel collegio uninominale di Catanzaro. All'interno della busta, indirizzata al candidato 5stelle, è stato ritrovato anche un messaggio intimidatorio: «mo' vidi mo a funisci», «ora vedi di smetterla». Lo rende noto lo stesso D'Ippolito, avvocato e docente universitario, che stamani è stato informato del fatto dai carabinieri di Lamezia Terme, i quali l'hanno convocato di proposito. Per la vittima è stata disposta una tutela per la propria abitazione e per lo studio legale di cui è titolare, siti a Lamezia Terme, comune di recente commissariato per infiltrazioni mafiose. Al candidato 5stelle è stato anticipato che verrà proposta alla Prefettura di Catanzaro l'ulteriore misura della tutela personale. Nella sua campagna elettorale, centrata sulle infiltrazioni della politica da parte della 'ndrangheta e sul pericolo d'inquinamento mafioso delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, D'Ippolito aveva più volte parlato della vicenda dello scioglimento di Lamezia Terme e del ruolo politico, a riguardo, del centrodestra, lì vincitore delle ultime amministrative nel giugno 2015. «Non mi lascerò fermare – commenta D'Ippolito – da simili, vigliacchi tentativi di cucirmi la bocca e dall'imbarbarimento della politica che sta caratterizzando questa campagna elettorale».

      "Non lasceremo solo Giuseppe D'Ippolito". Lo ribadiscono tutti i candidati del MoVimento 5 Stelle e l'eurodeputata Laura Ferrara, referente regionale in Calabria della campagna elettorale pentastellata, in riferimento "al vile atto intimidatorio destinato al candidato alla Camera del collegio uninominale di Catanzaro, Giuseppe D'Ippolito". "Quanto accaduto - affermano - non ci farà arretrare di un solo millimetro. La strategia del terrore, vile e barbara, colpisce non solo il nostro candidato ma anche la parte più sana della nostra società, che crede nella democrazia e nella libertà di espressione. La colpisce al cuore e nell'orgoglio. L'orgoglio di vivere in un Paese che ha deciso di alzare la testa e non voltarla più dall'altra parte. Ed è col cuore, attraverso la scelta di restare a vivere e lavorare onestamente in questa regione che si esplica la nostra più grande sfida per il presente e il futuro".

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