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      Strage di Rende, disposta l'autopsia per dipanare il mistero, forse diverbi col figlio

       

       

      Strage di Rende, disposta l'autopsia per dipanare il mistero, forse diverbi col figlio

      14 feb 18 Un gesto di follia estrema. Verso questa tesi protendono gli inquirenti, che hanno disposto l’autopsia delle quattro vittime della strage avvenuta in contrada Cutura/Santo Stefano di Rende. Un mistero diversamente spiegabile quello che ha spinto Salvatore Giordano a suicidarsi dopo aver distrutto la sua famiglia. Tra le ipotesi quella di un dissidio in famiglia con il figlio Giovanni che stava prendendo saldamente in mano l’attività di famiglia, il negozio di telefonia, che condivideva con il fratello. I carabinieri hanno passato le pulci a tutte le carte, ai messaggi sui cellulari e a quanto era custodito nell’attività commerciale e nell’abitazione per dare una spiegazione plausibile a quello che plausibile non è. Un padre che da il colpo di grazia in testa ai figli, dicono i medici, ha una sola spiegazione, quella dell’amore che comunque si esprime per mettere fine alle sofferenze che lui stesso aveva loro provocato. Così come l’estremo gesto di spararsi in bocca sul corpo della moglie come a rendersi conto dell’estrema follia che lo ha portato a compiere la strage con un altro gesto d’amore unirsi nella fine alla donna della sua vita in un momento di lucidità ritrovata. Moglie a cui ha sparato prima al petto e non intesta come ai figli. Gli inquirenti lo hanno trovato vestito con scarpe e cappotto, forse pronto a partire, mentre la sua famiglia era tutta in pigiama. Sull’episodio avvenuto in piena notte gli investigatori stanno cercando di dare risposte sul dilemma del perché nessuno dei vicini sia intervenuto. Spari e grida, quando la notte aumenta tutti i rumori, non sono stati avvertiti da nessuno. Eppure il modus operandi davvero cruento, le coltellate prima, gli spari dopo, il tentativo dei figli di tentare di calmare il padre, insomma il trambusto che una lite con tanto di coltelli e pistole ha potuto generare non passa inascoltato. Molto verosimilmente il padre, questa l’unica spiegazione logica possibile, ha agito contro il figlio, il corpo era lontano ina latra stanza, e poi ha affrontato la figlia e la moglie intervenute per tentare di calmare la sua ira. Una rabbia che con l’età avanzata sarebbe stata il frutto di una depressione generata dal giovane che lo avrebbe “spodestato” dall’attività che era la sua vita. Da capofamiglia probabilmente la sua psiche non avrebbe accettato di passare in secondo piano, lui che con tanti sacrifici aveva dato una casa e benessere a chi aveva generato. Un progetto probabilmente pensato prima perché il trovarsi le armi in casa, di proprietà del padre, fanno parte di quel progetto contorto di farla finita e preparato di sicuro in precedenza. A queste domande, però, solo ipotesi, potranno rispondere solo gli ulteriori accertamenti che l’esame autoptico può dare. Intanto dai messaggi whastapp della figlia si è appurato che l’ultimo scritto è dell’una e trenta di notte. La scientifica ha collocato la strage verso le quattro di mattina, dunque difficile stabilire altri collegamenti. Ora i parenti e gli amici piangono una famiglia travolta da un impeto d’ira che ha chiuso definitivamente con un gesto sconsiderato il futuro di quattro persone. Che il Padreterno abbia pietà di lui.

      --- Il video sul posto dell'eccidio (VIDEO)

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