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      CamCom Reggio: Calano impieghi bancari verso imprese

       

       

      CamCom Reggio: Calano impieghi bancari verso imprese

      06 feb 18 Crescono gli impieghi bancari a favore del sistema economico reggino, ma non per le imprese. E' quanto emerge dai dati Bankitalia relativi al secondo trimestre 2017 - resi noti dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria - sull'andamento dei rapporti tra le banche e le imprese nella Città metropolitana. "Ammontano a 4,7 miliardi di euro - è detto in una nota - gli impieghi bancari nel territorio metropolitano, con un incremento pari a +0,8 rispetto al trimestre precedente. Aumentano gli affidamenti concessi alle famiglie (+1,1%) e alla Pubblica Amministrazione (+2,6) mentre, in continuità con il passato più recente, subiscono una contrazione i finanziamenti alle imprese (-0,6%). D'altronde, la quota maggiore di credito (il 47,6% del totale) viene 'assorbita' dalle famiglie, a comprova di come l'accesso al credito sia fra le problematiche maggiormente avvertite dal tessuto imprenditoriale locale. Diversamente da quanto osservato sui finanziamenti, il valore dei depositi è diminuito dell'1,1%, a causa dell'andamento negativo del risparmio proveniente dai nuclei familiari (-1,3%) e dalla Pubblica Amministrazione (-8 %), mentre migliorano i risultati dei depositi provenienti dal tessuto imprenditoriale (+1,8%). Tuttavia si evidenzia che i depositi delle imprese rappresentano solo il 9% del totale, una percentuale inferiore rispetto alla media regionale (10,8%) e soprattutto nazionale (21%). "I più recenti dati sul credito alle imprese - afferma il presidente della Camera di commercio di Reggio, Antonino Tramontana - ci devono far riflettere. Il rischio è che la ripresa in atto non si tramuti in occupazione se le nostre imprese non riescono a trovare le risorse per finanziare gli investimenti". Nella nota dell'ente camerale si rileva che "uno dei motivi di difficoltà nei rapporti tra banche ed imprese è da associare alla rischiosità del credito, calcolata come rapporto fra l'ammontare degli impieghi in sofferenza e il totale dei prestiti concessi dalle banche. L'indicatore risulta essere più elevato nella Città metropolitana di Reggio (17,3%) rispetto a quanto non lo sia in Calabria (15,3%) e in Italia (10,2%). Sono proprio le imprese a gravare maggiormente sull'aumento delle sofferenze con un tasso di rischiosità che, nel secondo trimestre 2017, tocca il 37,8%, valore che quasi quintuplica il dato riferito alle famiglie (8,1%). Anche il tasso medio di finanziamento effettivo per rischi a revoca, pari all'8,6%, risulta più elevato del dato medio regionale (8,3%) e, soprattutto, nazionale (4,8%). Il tasso applicato alle imprese risulta più alto rispetto a quello applicato alle famiglie (l'8,8% contro il 6,4%); anche se, per entrambe le tipologie di prenditori, i tassi risultano in contrazione rispetto a giugno dell'anno precedente, rispettivamente di 0,6 e 1,4 punti percentuali".

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