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      Macchina cuore-polmoni salva vita a donna in ospedale Reggio C.

       

       

      Macchina cuore-polmoni salva vita a donna in ospedale Reggio C.

      27 apr 18 E' stato impiantato per la prima volta, nella cardiochirurgia di Reggio Calabria, un moderno dispositivo chiamato Ecmo per il trattamento di una paziente affetta da miocardite fulminante. Lo rende noto la direzione strategica del Grande ospedale metropolitano "Bianchi-Melacrino-Morelli". "Sono trascorse tre settimane - è detto nel comunicato - dalla dimissione di una giovane donna ricoverata in urgenza nel 'Centro Cuore' per uno shock cardiogeno. La donna era stata ricoverata in condizioni disperate nel mese di febbraio a seguito di un malore improvviso legato ad una influenza che aveva compromesso gravemente il suo cuore a tal punto che si era quasi fermato". "La miocardite è una infiammazione del muscolo cardiaco - afferma Virgilio Pennisi, responsabile della Cardiologia dell'ospedale reggino - che in alcune situazioni può condurre ad insufficienza cardiaca e shock ed è gravata da elevata mortalità (60-70%)". "La donna - aggiunge - Angelo Covino, responsabile della Cardioanestesia - arrivata in ospedale in tarda notte, è stata immediatamente sottoposta a cure intensive e coronarografia e visto il repentino peggioramento delle sue condizioni cliniche sottoposta in poche ore dal ricovero ad intervento chirurgico di impianto di Ecmo veno-arterioso periferico cioè senza aprire il torace". "L'Ecmo - sottolinea Pasquale Fratto, responsabile della Cardiochirurgia - è un dispositivo 'salvavita', una moderna e versatile circolazione extracorporea utilizzata generalmente in pochi Centri, che si occupano soprattutto di trapianti e scompenso, per il trattamento dell'insufficienza cardiaca e respiratoria. Necessita pertanto di medici e personale infermieristico altamente specializzati, in grado di gestire in poche ore le complesse fasi organizzative, di impianto e soprattutto di gestione postoperatoria. Con l'introduzione di queste sofisticato supporto - prosegue Fratto - nel Centro Cuore reggino disponiamo oggi, con i fatti, di competenze e tecnologie d'avanguardia per trattare anche malattie così complesse come l'insufficienza cardiaca acuta. Siamo, cioè, nella condizione, all'interno di un ospedale pubblico sede di tutte le specialità mediche e chirurgiche, di poter offrire a ciascun paziente, tenendo conto delle sue problematiche, il trattamento migliore non solo in elezione ma anche in emergenza/urgenza". "La paziente ora sta bene - è detto ancora nel comunicato - ed è stata dimessa per il periodo riabilitativo. In considerazione dell'elevata mortalità di questa malattia, si tratta un importante successo non solo clinico ma soprattutto organizzativo del Centro cuore e di tutto l'ospedale".

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