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      Arrestato dai CC in Olanda latitante Bonarrigo

       

       

      Arrestato dai CC in Olanda latitante Bonarrigo

      21 set 17 E' stato arrestato ad Amsterdam Gioacchino Bonarrigo, 33 anni, di Cinquefrondi (Reggio Calabria), latitante dal luglio 2011 quando evase dai domiciliari. Bonarrigo, ritenuto elemento di spicco della cosca Bellocco operante nel reggino e con ramificazioni in Italia e all'estero, è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. L'uomo è stato arrestato dalla polizia olandese insieme ai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Bonarrigo è stato arrestato il 7 settembre scorso, ma la notizia è stata resa nota solo oggi per motivi investigativi. Bonarrigo, destinatario di mandato di arresto europeo da luglio 2011, era ricercato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Inoltre è destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura di Palmi, dovendo scontare 2 anni e 19 giorni di reclusione per reati in materia di armi e ricettazione. Fondamentale ai fini dell'individuazione del latitante si è rivelata l'attività di ricerca che la polizia olandese ha avviato su input dei carabinieri di Reggio Calabria sotto la direzione della Dda. In particolare, dalla collaborazione tra i carabinieri e la polizia olandese ed all'opera di raccordo ininterrottamente assicurata dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), è emerso che il latitante, sotto false generalità, era solito muoversi in vari paesi della Comunità europea, tra cui prevalentemente l'Olanda. Nella mattinata del 6 settembre scorso, in un quartiere centrale della capitale olandese, è stata individuata l'area dove Bonarrigo aveva trovato rifugio. I servizi di osservazione, andati avanti sino al giorno dopo, hanno poi consentito di bloccare in strada il ricercato. All'operazione hanno partecipato i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio e quelli del neo-costituito Gruppo di Gioia Tauro, presenti in ogni fase, sia per l'individuazione e sia per il riconoscimento immediata di Bonarrigo.

      --- VIDEO: Cattura dei CC in Olanda del latitante Bonarrigo

      Viaggiava in lungo ed in largo per l'Europa per gestire un traffico internazionale di droga che dal Sudamerica giungeva in Italia, ma la sua base era l'Olanda. Ed è proprio nella capitale del paese nord europeo, Amsterdam, che Gioacchino Bonarrigo, ritenuto elemento di spicco della cosca Bellocco di Rosarno, è stato ammanettato dalla polizia locale e dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del gruppo di Gioia Tauro dopo 6 anni di latitanza. Il 33enne di Cinquefrondi, era scappato dagli arresti domiciliari - ai quali era ristretto per reati minori - nel luglio 2011 per sfuggire ad un'ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Fatte perdere le sue tracce, Bonarrigo - che deve anche scontare 2 anni e 19 giorni di reclusione per armi e ricettazione - aveva iniziato a girare per l'Europa stabilendosi in Olanda, paese a lui caro e nel quale era già stato arrestato nel 2006 nell'ambito di un'altra inchiesta. Per muoversi utilizzava cinque documenti con altrettante generalità false. E sono stati proprio questi a tradirlo. I carabinieri del reparto operativo di Reggio e quelli del neo-costituito Gruppo di Gioia Tauro, gli davano la caccia da anni e grazie alle loro indagini sono risaliti ad una di queste identità. Seguendo le tracce del documento, gli investigatori dell'Arma - forti anche di un mandato di arresto europeo emesso nell'aprile 2016 - sono risaliti all'Olanda e subito si sono coordinati con la polizia locale con il raccordo del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip). Due carabinieri sono partiti alla volta dell'Olanda ed insieme ai colleghi del posto hanno attivato i servizi di controllo e osservazione. Quando hanno riconosciuto Bonarrigo mentre usciva da un edificio in un quartiere del centro di Amsterdam hanno dato il segnale ai poliziotti olandesi che lo hanno bloccato. L'uomo ha provato a negare di essere il ricercato esibendo un documento falso ma proprio con l'identità a cui erano risaliti i carabinieri. Vistosi scoperto e vedendo la presenza dei militari italiani, Bonarrigo ha capito che non c'era più niente da fare e si è lasciato ammanettare.

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