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    Latitante messicano catturato dallo Sco e dalla Mobile di Cosenza a Firenze

     

    Latitante messicano catturato dallo Sco e dalla Mobile di Cosenza a Firenze

    10 apr 17 La polizia ha arrestato a Firenze, Ruvalcaba Tomas Jesus Yarrington, 60 anni, già governatore dello stato del Tamaulipas in Messico ed esponente del Partito rivoluzionario istituzionale, latitante dal 2012, condannato a due ergastoli e ricercato in campo internazionale dagli Usa per associazione per delinquere, traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria, evasione fiscale e false attestazioni in atti destinati alla pubblica autorità. Il latitante, riferisce la polizia, è stato un politico messicano, in passato esponente del Partito rivoluzionario istituzionale e dal 1999 al 2005 ha ricoperto la carica di governatore dello Stato del Tamaulipas. A partire dal 1998, approfittando delle cariche istituzionali ricoperte, avrebbe percepito cospicue tangenti dai narcotrafficanti messicani, riconducibili prevalentemente al noto 'Cartello del Golfo', agevolandoli, in cambio, nell'esportazione di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana negli Stati Uniti d'America. Le investigazioni per la localizzazione e la cattura del latitante, condotte dal Servizio centrale operativo con la collaborazione della Squadra Mobile di Cosenza, nonché con il supporto della Squadra mobile di Firenze e la Polizia scientifica, sono state avviate lo scorso febbraio in seguito alle informazioni fornite dal Department of Homeland Security attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Latitante dal 2012, è considerato, dalla rivista americana “Forbes” come una tra le dieci persone più corrotte del Messico. Su di lui pende una taglia di 15 milioni di pesos messicani.

    Seguito dalla stazione di Paola. Singolare la sua cattura avvenuta grazie all'opera della Mobile di Cosenza che era sulle sue tracce dalla stazione di Paola. Gli agenti non sicuri dell sua identità, perchè pare abbia anche fatto una plastica facciale, hanno avuto la certezza grazie alle impronte digitali. L'uomo è considerato uno dei più pericolosi latitanti in giro per il mondo.

    Bloccato mentre era a cena. Era a cena in piazza Signoria. Ruvalcaba Tomas Jesus Yarrington è stato individuato ieri sera in un ristorante di piazza della Signoria a Firenze. La polizia lo ha poi bloccato, poco distante, in piazza Beccaria verso le 21. Sia al ristorante sia al momento in cui è stato fermato, il messicano era in compagnia di un uomo di origine polacca, la cui posizione è al vaglio degli investigatori. Quando è stato bloccato, l'ex governatore ha negato di essere lui e ha mostrato una patente messicana falsa con un altro nome

    Dimorava a Paola. In seguito alla segnalazione del collaterale organismo Statunitense, la Squadra Mobile Cosenza ed il Servizio Centrale Operativo (SCO) hanno avviato un'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola consistente, prevalentemente in servizi di osservazione, di pedinamenti e di intercettazioni. Sebbene, vi fosse la possibilità che YARRINGTON RUVALCABA Tomas Jesus, potesse essersi sottoposto ad intervento di plastica facciale modificando i propri connotati al fine di celare la reale identità, il fiuto degli investigatori lo ha individuato nella cittadina Tirrenica di Paola dove evidentemente si era stabilito da qualche mese. Egli, avendo al disponibilità di documenti falsi, si spacciava per MORALES Perez, imprenditore messicano, riuscendo, nei mesi scorsi ad eludere anche due controlli da parte delle Forze dell’Ordine. Dopo giorni di appostamenti, e dopo un accurato studio delle caratteristiche somatiche, gli agenti sono giunti alla conclusione che MORALES Perez, di fatto era proprio YARRINGTON RUVALCABA Tomas Jesus Nella giornata di ieri, proprio quando Fattività d'indagine stava per concludersi con l’arresto del latitante, è iniziato un lungo pedinamento che dalla Cittadina tirrenica si è protratto fino alla città di FIRENZE dove, nella tarda serata di ieri è stato tratto in arresto. L’uomo, al momento del fermo, avvenuto a pochi passi dal centro storico Fiorentino, ha continuato a negare la sua identità. Solo dopo essere stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici si è avuta la certezza della sua vera identità attraverso la comparazione delle impronte digitali. All’operazione hanno preso parte anche funzionari dell’Interpol nonché funzionari del Department of Homeland Security americano. Le indagini proseguiranno per verificare la presenza in Italia di eventuali fiancheggiatori.

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