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    Msf: UE cambi priorità su sbarchi, troppi morti

     

     

    Msf: UE cambi priorità su sbarchi, troppi morti

    27 ott 16 "Quante tragedie come questa serviranno prima che i leader dell'Unione europea cambino le loro priorità malriposte sulla deterrenza e forniscano alternative sicure alle traversate dei migranti in mare?". É la domanda che pone Stefano Argenziano, responsabile per le operazioni sulla migrazione di Medici senza frontiere, in relazione all'approdo stamattina nel porto di Reggio Calabria della nave Bourbon Argos di Msf con a bordo i cadaveri di 12 migranti recuperati nei giorni scorsi da un gommone alla deriva a 26 miglia dalle coste della Libia. "È una tragedia - aggiunge Argenziano - ma purtroppo non si può dire che sia stato un giorno eccezionale nel Mediterraneo. Le scorse settimane sono state terribili per i nostri team e per le altre navi di ricerca e soccorso, costantemente impegnate in operazioni di salvataggio in cui troppi uomini, donne e bambini hanno perso la vita. Queste attività di ricerca e soccorso stanno diventando una gara in un cimitero marittimo. I nostri team sono schiacciati da una crisi creata dalle politiche, che ci fa sentire incapaci di fermare le morti in mare. Il 2016 sarà probabilmente dichiarato l'anno più nefasto per le morti nel Mediterraneo centrale". "Nel corso di quest'anno - dice ancora il rappresentante di Medici senza frontiere - 327.800 persone sono arrivate in Europa via mare e 3.740 hanno perso la vita durante la traversata, secondo i dati dell'Unhcr. I team di Msf a bordo delle tre navi di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale, dall'inizio delle operazioni ad aprile scorso, hanno soccorso oltre 17 mila persone. Di fronte a una tale tragedia, MSF ribadisce ancora una volta che, se le operazioni di ricerca e soccorso possono salvare vite, creare vie legali e sicure è l'unico modo per mettere fine alle morti in mare".

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